Il PD dice basta allo “scandalo” del porto di Pescara

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PESCARA – Alza la voce il gruppo consiliare del PD e dice basta allo “scandalo” del porto di Pescara, che ormai da mesi versa in condizioni critiche dovute all’insabbiamento dei fondali.

A denunciare l’ennesimo fallimento del dragaggio è stato il capogruppo del PD, Moreno Di Pietrantonio, che ha affermato:

stiamo assistendo ad uno scarica barile , noi chiediamo a grande voce di finire con questo scandalo e prendere provvedimenti sin da subito.

Coprire il fallimento di un dragaggio inesistente e continuare a non dare risposte ad una interrogazione consiliare tesa a conoscere i termini della procedura con i quali sono stati affidati i lavori è una impresa alla quale il Sindaco Mascia dedica tutte le sue energie.

Le attrezzature, continua sono inadeguate, c’è una nave che con una pinza ( adatta a sollevare gli scogli), tira su i fanghi che poi, ricadono in mare. Questo è uno scandalo da gridare le spese, che si stanno affrontando sono spropositate; noi, riteniamo che chi governa ha la responsabilità di decidere.

L’incontro con il Ministro Matteoli, non c’è stato, è stiamo ancora aspettando di essere ricevuti dal ministro.

Duro l’affondo  nei confronti dell’attuale maggioranza del consigliere Del Vecchio , che è  così intervenuto:

rimane difficile da comprendere perché, mentre la marineria denuncia a gran voce l’attivazione di misure drastiche che possano determinare nuovi scenari per la soluzione dell’insabbiamento del porto di Pescara, arrivando al punto di dimostrare concretamente che nel porto oramai è possibile passeggiarci a piedi, il Sindaco, mostri soddisfazione nel perseguire quell’azione che dovrebbe portare alla rimozione di materiali nella misura di ulteriori 10.000 metri cubi, in aggiunta ai precedenti 9.000 già rimossi, non potranno, comunque, comportare alcun minimo miglioramento ai fondali se non quello di produrre un pauroso dispendio di risorse pubbliche che ammonterebbe a 2,4 milioni di euro, affermando senza mezzi termini: ” Tale autorizzazione, ci consentirà di proseguire l’operazione di escavazione dei fondali senza alcuna soluzione di continuità, senza interruzioni.

Ha dichiarato ancora Del Vecchio:

E senza soluzione di continuità,  esprime gratitudine l’impresa Nicolaj  a cui con ” tale operazione”  sarà permesso di lavorare nel porto di Pescara per il resto della sua vita considerato che quanto rimuove viene immediatamente rimpiazzato dall’azione del fiume e delle correnti marine e con buona pace dei pescatori e degli altri operatori.

Di conseguenza , dobbiamo supporre che le analisi eseguite dai laboratori privati abbiano dato esito uguale ed allora: perché continuare a trattare il materiale dragato con il mulino della ditta DEC la cui funzione è solo quella di separare le componenti granulometriche a costi sproporzionati? Perché l’impresa Nicolaj continua a sottoporre il materiale dragato a trattamento avendo la stessa impresa comunicato alla Regione Abruzzo la disponibilità di un sito, quello della ditta EURO PIEMME s.r.l. di Moscufo, autorizzato con determina Dirigenziale DF/ 58 del 7/07/ 2003? Perché non ricondurre l’appalto alle condizioni originarie quando a seguito di gara, per € 500.00, l’offerta per l’escavo ed invio in sito autorizzato aveva un costo unitario di circa 55 euro al metro cubo mentre con la tecnica in uso oggi e per soli 17.000 metri cubi della seconda fase, il costo unitario e di oltre 115 euro al metro cubo?

Il consigiere PD ha così concluso:

in questo incredibile scenario , in cui tutti si sottraggono alle loro responsabilità dimostrando di non avere contezza rispetto a chi ha competenza e di cosa nella gestione dei bacini portuali nonostante la normativa in vigore espliciti chiaramente come le competenze sull’escavo è di assoluta e totale competenza della Regione Abruzzo, che si avvale della collaborazione dei Comuni sede di porti come recita il comma 7 dell’art.105 del D.Lgs. 112/1998 ” L’attività di escavazione dei fondali dei porti è svolta dalle autorità portuali o, in mancanza, è conferita alle regioni” il cui richiamo in primis alla autorità portuale non può non rinnovare e rilanciare un dibattito che si è animato in questi giorni sulla necessità che anche la Regione Abruzzo si dotti di una Autorità portuale che non può vedere estranee le istituzioni locali a cominciare dai comuni e per essi quello di Pescara.”

Il PD dice basta allo “scandalo” del porto di Pescara ultima modifica: 2011-05-14T15:39:46+00:00 da Rita Consorte
Pubblicato da
Rita Consorte

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