“Quasi una stalla su dieci (9%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi con rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico nazionale” spiega il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli – si tratta di una situazione generalizzata che, tuttavia, nella nostra provincia è particolarmente preoccupante per la forte vocazione zootecnica dei nostri imprenditori. A strozzare gli allevatori italiani è l’esplosione delle spese di produzione e di gestione aziendale, a cui si aggiunge il problema della disponibilità di fieno e foraggi tagliata dalla siccità e dal cambiamento climatico – aggiunge il direttore – e’ a rischio un patrimonio importantissimo anche a livello sociale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento delle zone svantaggiate”.
Da questi presupposti l’esigenza di approfondire la nuova Politica agricola comunitaria, il sistema di aiuti, le opportunità nonché i cambiamenti previsti dalla riforma. “E’ necessario che gli allevatori conoscano e vengano informati sui cambiamenti in atto – conclude il Vice Presidente Cianfaglione – in questo incontro raccoglieremo inoltre le loro istanze e la presenza di amministratori pubblici sarà un primo passo per una condivisione delle problematiche e per l’attuazione delle future strategie”.
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