Il Chieti conquista la finale dei playoff promozione

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I neroverdi pareggiano 1-1 in casa, dopo il 2-2 dell’andata, ed ora si giocheranno l’accesso alla C1 con la Paganese

CHIETI – Il Chieti pareggia con l’Aprilia 1-1 in uno Stadio Angelini gremito (oltre 2100 spettatori) ed accede alla finale dei playoff promozione: affronterà la Paganese che si è sbarazzata della Vigor Lamezia. La squadra laziale ha venduto cara la pelle, ma alla fine si è dovuta inchinare ai neroverdi che nel doppio confronto (all’andata era finita 2-2) erano partiti forti della migliore posizione in classifica.

IL MATCH – Con Lacarra squalificato, Paolucci schiera in attacco Alessandro con Berardino, Fiore e Sabbatini in appoggio. L’Aprilia si presenta con Pignalosa e Buonaiuto a cercare di scardinare la difesa neroverde affiancati da Calderini. Il Chieti parte subito bene: al 2′ è Alessandro ad operare un bel controllo aereo seguito però da un fiacco tiro centrale che non impensierisce Bifulco. Al 7′ è Bigoni, su bel suggerimento di Sabbatini, ad involarsi sulla fascia e crossare, Aquino intercetta la sfera con un braccio. È rigore netto: Sabbatini trasforma con grande freddezza con un millimetrico rasoterra che si infila alla destra di Bifulco. L’Aprilia accenna una timida reazione con Carta che sugli sviluppi di un corner tira senza però sortire alcun effetto.

Al 22′ Berardino non ce la fa e deve lasciare il campo a Gammone. Qualche minuto più tardi Fiore se ne va in velocità e tira, ma un difensore si trova sulla traiettoria e devia con un intervento a molti apparso alquanto dubbio. Calderini lascia spazio a Germani al 35′. La partita non ha più sussulti fino al termine del primo tempo che si chiude col Chieti in vantaggio.

Neanche il tempo di rientrare in campo che la squadra di Vivarini coglie il pareggio: Pignalosa pesca proprio il neo entrato Germani che con un bel tocco fredda Feola. Al 6′ Gammone, in una delle poche occasioni in cui si è messo in luce, sfugge ai difensori laziali e crossa, Aquino salva in angolo. I laziali prendono fiducia e sfiorano la marcatura al 14′ quando Germani si trova a tu per tu con Feola ma si divora la ghiotta palla goal tirando alle stelle.

Il Chieti ha in Amadio la sua anima: il centrocampista regala una bella palla a Fiore che prova il tiro a giro senza fortuna, la palla finisce infatti fra le mani di un attento Bifulco. Poco dopo Alessandro pecca un pò di egoismo quando, dopo essersi bevuto mezza difesa avversaria, invece di mettere al centro, opta per la conclusione e il tiro si spegne sull’esterno della rete. Vivarini tenta il tutto per tutto mandando in campo Di Mario, una punta, al posto del difensore Gomez. Paolucci gioca allora la carta Anastasi al posto di un evanescente Gammone.

Al 37′ una punizione di Sabbatini viene solo sfiorata di testa da Migliorini. Nei minuti finali i neroverdi devono solo controllare e dunque Paolucci, per coprirsi un po’ di più, manda nella mischia Serpico togliendo Alessandro, apparso meno brillante del solito. Dopo tre minuti di recupero l’Angelini può esplodere di gioia: per il Chieti il sogno della finale è realtà. Da segnalare i brutti fischi rifilati da una parte di pubblico all’ex allenatore Vivarini e qualche scaramuccia al rientro negli spogliatoi. Non c’è tempo per festeggiare: i neroverdi troveranno nel doppio confronto di finale un’agguerrita Paganese, ma questo Chieti non teme più nessuno e se la giocherà per cercare di tornare in C1, palcoscenico che da troppo tempo manca da queste parti e che, per il gioco messo in mostra quest’anno, meriterebbe ampiamente.

IMPRESSIONI POST PARTITA:

L’ALLENATORE DELL’APRILIA VINCENZO VIVARINI: “Noi siamo molto contenti. Tutti credono alle stupidaggini che si sentono in settimana, alle analisi che si fanno partita dopo partita, ma la realtà è che abbiamo fatto un grandissimo campionato. La società è contentissima, ha compiuto un lavoro eccezionale su giocatori che arrivavano da periodi difficili, non si partiva per raggiungere questo obiettivo. L’Aprilia ha creduto in uomini che erano stati un pò dimenticati, abbiamo dimostrato su tutti i campi di aver fatto bene come qualità ed intensità di gioco sia in campionato che nei playoff. Il Chieti ha meritato? Vi lascio commentare il doppio confronto. Domenica scorsa ho addirittura sentito dire che il mio giocatore doveva essere espulso sull’episodio del rigore, ma questo sarebbe stato vero se il penalty ci fosse stato, invece non c’era visto che lui aveva preso la palla e non il giocatore.

Quante bugie sono state dette? La cosa che mi dispiace è che io sono stato due anni a Chieti e sembra qui si siano scordati della mia signorilità. Ho sentito anche storie sui motivi per cui io sarei andato via da qui ed io personalmente non li so: non spetta a me parlare, ho rispetto per tutti e le spalle grandi. Accetto ogni cosa dal pubblico di Chieti perché so quanto ci tenga alla sua squadra: è chiaro che i fischi mi hanno fatto un po’ male. Per quanto riguarda l’operato dell’arbitro posso dire che mi allineo a quanto ha sottolineato il Direttore Sportivo del Lamezia: in questa partita ad esempio rigore non giusto per loro, uno per noi sacrosanto ma non assegnato con la maglia di Calderini strappata. Sono solo amareggiato per i miei ragazzi che forse meritavano qualcosa in più, ma loro devono accettare tranquillamente il verdetto del campo. Dopo questo campionato avranno maggiori possibilità di fare meglio l’anno prossimo facendo tesoro dell’esperienza accumulata. Non so ancora se rimarrò”.

L’ALLENATORE DEL CHIETI SILVIO PAOLUCCI: “Non commento cosa ha detto Vivarini sull’arbitro. Il risultato è giusto, ci siamo complicati la vita, ma l’Aprilia non ha creato reali pericoli, ha fatto solo un buon possesso palla. Per quanto riguarda ciò che è successo nel tunnel verso gli spogliatoi dico solo che qualcuno deve imparare l’educazione. Abbiamo ora la finale con la Paganese, molto difficile. Sarà decisivo il match dell’andata: dobbiamo essere bravi a fare risultato da loro. Ce la giocheremo. Sono felice per aver visto un gran pubblico che ci ha incitato così forte dall’inizio alla fine”.

IL DIFENSORE E CAPITANO DEL CHIETI ALFONSO PEPE: “Sapevamo che con l’Aprilia avremmo avuto due partite difficili. Dopo il nostro goal abbiamo avuto un pò di paura. Per quanto riguarda il rigore Nicola (Fiore) ci ha detto che il difensore ha colpito la palla con la mano, dunque credo che ci fosse. Contro la Paganese dobbiamo giocare come sappiamo, senza pensare al vantaggio che il miglior piazzamento in classifica ci regala”.

IL PRESIDENTE DEL CHIETI WALTER BELLIA: “È un sogno che si realizza. Devo dire grazie al mister, al mio staff e ai ragazzi che hanno dimostrato di valere l’accesso ai playoff e di potersela giocare con tutti. Sapevamo di incontrare una grossa squadra, ma abbiamo avuto ragione noi. Il presidente deve fare il presidente: io cerco di far star bene tutti i collaboratori che stanno con me ed i giocatori devono poter fare il loro lavoro tranquillamente”.

TABELLINO:

CHIETI-APRILIA 1-1

CHIETI (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Migliorini, Pepe, Malerba; Amadio, Del Pinto; Berardino (22′ Gammone e dal 28’Anastasi), Sabbatini, Fiore; Alessandro (39′ Serpico). A disp.: Perucchini, Gialloreto, Pedrocchi, Di Noia. All.: Paolucci

APRILIA (4-2-3-1): Bifulco; Gomes (22′ st Di Mario), Aquino, Diakite, Carta; Croce, Cruciani; Criaco, Calderini (35′ Germani), Buonaiuto (37’st Gritti); Pignalosa. A disp.: Pellegrino, Di Libero, Gritti, Crialese, Salese. All.: Vivarini

Arbitro: Sig. Francesco Borriello di Mantova (Favia di Bari – Fraschetti di Perugia)

Reti: 7′ Sabbatini (rig.), 1’st Germani

Ammoniti: Alessandro, Gammone.

Angoli:4-6.

Spettatori complessivi: 2133.

Pubblicato da
Piero Vittoria

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