Attualità

Ideen Green Coldiretti: a Roma dall’Abruzzo i vini fermentati con i frutti “Mbriachelli”

Condividi

ROMA – Dalla prima carta alimenti sostenibile e riutilizzabile fatta con la cera d’api all’“incubatrice” per i funghi cardocelli realizzata con gli scarti del cardo che sono usati anche per fare le posate, dalla glassa di vino Primitivo ottenuta dai residui della lavorazione delle uve all’acqua tonica agricola fatta con luppolo, ginepro e genziana, fino alle bombe di semi realizzate con l’aiuto di ragazzi disabili. Sono solo alcune delle innovazioni presentate dai giovani imprenditori della Coldiretti in occasione degli Oscar Green, il salone della creatività Made in Italy della “Generazione in campo” che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese. La presentazione dei finalisti nazionali dell’Oscar Green si è svolta a Roma, dove c’era anche una azienda abruzzese. Si tratta della Biocantina Orsogna 1964 arrivata tra le tre aziende finaliste nazionali della categoria “Custodi d’Italia” con il progetto presentato al concorso da Sara Del Monte.

La cantina, presieduta da Giuseppe Micozzi e diretta da Camillo Zulli, è arrivata in finale con i vini fermentati con lieviti “mbriachelli”, progetto realizzato in collaborazione con il Parco Nazionale della Maiella (insieme a ricercatori di un laboratorio di microbiologia e all’Università degli studi di Teramo) con l’obiettivo di tutelare e conservare la biodiversità dell’ecosistema abruzzese. Si tratta di una gamma di vini chiamata “Vola Volè Maiella National Park”: vini biologici, vegani, certificati per la biodiversità e senza solfiti aggiunti, ma soprattutto fermentati con i lieviti autoctoni dei frutti ‘mbriachelli’, chiamati così perché fermentando producono bevande a bassa gradazione alcolica. La selezione di lieviti è avvenuta su 7 specie autoctone e in 7 diverse fasce altimetriche della Maiella. “Ogni anno – ha spiegato Sara Del Monte, 33 anni che ha ritirato il premio per la cantina abruzzese – a conclusione delle prove di microvinificazione viene scelto il lievito da utilizzare nelle fermentazioni dei vini. I lieviti selezionati dai frutti sono conservati presso la ceppoteca della “Banca di conservazione del Germoplasma” del Parco della Maiella e sono a disposizione della comunità. Per la nostra cantina è un onore essere arrivati in finale, segno che stiamo lavorando bene soprattutto grazie alla grande capacità progettuale del direttore Zulli e dall’organo politico nella persona di Micozzi”.

Alla premiazione romana, alla presenza del Presidente Nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e del Segretario Generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo, c’erano anche il ministro del Masaf Francesco Lollobridiga e il ministro allo sport e ai giovani Andrea Abodi e la delegata nazionale dei Giovani di Coldiretti Veronica Barbati insieme al segretario Stefano Leporati. Dall’Abruzzo, il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Roberto Rampazzo, i delegati di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano (regionale) e Pietro De Sanctis (L’Aquila), il presidente della Cantina Orsogna 1964 Giuseppe Micozzi e il direttore del parco nazionale della Maiella Luciano Di Martino, partner della Cantina Orsogna 1964. Nel corso dell’evento, è stato inoltre presentato un dossier sui giovani agricoltori realizzato dal centro studi Divulga da cui emerge che l’Abruzzo è al primo posto della classifica nazionale per aumento di giovani negli ultimi dieci anni impegnati in agricoltura (+16 per cento).

Ma vediamo quali sono le diciotto finaliste nazionali del premio.

Nasce in Calabria la prima “Ape pack”, una “carta d’api” fatta con lino e cera d’api per avvolgere i salumi del pregiato Suino Nero. Un packaging totalmente green che sostituisce la plastica e il sottovuoto garantendo un’ottima conservazione dei salumi anche fuori dal frigo e per lunghi periodi di tempo, oltre ad essere lavabile, riutilizzabile ed ecologico.

La sostenibilità è la parola d’ordine anche della prima glassa di vino Primitivo che in Puglia viene prodotta – spiega Coldiretti – andando a recuperare una parte marginale del grappolo, i racemi, che fino ad oggi non conosceva destinazione e che viene ora separata dai semi, lavorata fino a diventare una pasta e poi trasformata in una vera e propria delizia.

Arriva dal Trentino la prima acqua tonica agricola 100% italiana – continua Coldiretti -, ottenuta artigianalmente grazie a una sapiente miscela di luppolo, genziana e ginepro che ne fanno un ingrediente formidabile per cocktail a provenienza garantita ma anche una bevanda dissetante da gustare “liscia”. E in Campania nelle terre confiscate alla Camorra è nata una filiera per la produzione di bioplastiche sfruttando la pianta del cardo che viene trasformata in posate green biodegradabili, in teli per proteggere le piante e in altri oggetti, mentre con gli scarti della lavorazione si fanno dei pannelli per far nascere i pregiati funghi cardoncelli.

Arrivano, invece dalla Sardegna le “bombe di semi” di piante autoctone di terra sarda e ‘su nenniri’, vasi di terra cruda con semi di grano, fatti con l’aiuto di ragazzi disabili per promuovere la cultura della pace e della solidarietà nel rispetto dei diritti umani. In Molise c’è chi ha recuperato un’antica varietà di fagioli “della levatrice”, o fagiolo della fertilità che si donava anticamente alle donne che desideravano diventare madri ma che negli ultimi anni era quasi estinto prima di tornare sulle tavole grazie all’impegno dei giovani agricoltori.

In Val d’Aosta c’è Hortobot, il contadino robot che analizza l’orto prima ancora di essere coltivato, si occupa della semina, poi del trapianto, dell’irrigazione, della frollatura del terreno e del raccolto, aiuta a risparmiare energie e acqua ed è in grado di leggere e decifrare anche improvvise avversità meteo. E c’è pure l’agrinfluencer veneto capace di creare una community di centinaia di migliaia di agricoltori e allevatori e dare vita a un vero e proprio reality dal nome “Quella pazza fattoria”.

Spazio anche alla solidarietà, con le innovative esperienze di welfare agricolo in Toscana con il coinvolgimento di ragazzi autistici, che sono diventati brigata di cucina al mercato contadino di Campagna Amica, in Lombardia dove l’azienda agricola rappresenta un’occasione dei recupero per detenuti ma anche soggetti con disagi psichici, ex tossicodipendenti e ragazze madri, fino alle Marche dove è nato il Frolla Bus, un furgoncino dove ragazzi disabili sfornano biscotti contadini da vendere nei mercati.

Ma l’innovazione coinvolge anche il turismo, dalla app agribici che dà la possibilità di fare un vero e proprio tour tra le campagne in Emilia Romagna, al teatro di viti in Friuli Venezia Giulia, dove si arriva per mezzo di un qr code per gustare vino e ascoltare un concerto live di musica classica in mezzo alle vigne. Dai reflui di un allevamento in Piemonte si ricavano elettricità e biogas per assicurare il riscaldamento del Centro di ricerca sui tumori di Caldiolo (Torino), a c’è anche, come nel Lazio, chi ha risolto il problema della dipendenza energetica rendendo la propria azienda completamente autosufficiente grazie ai pannelli fotovoltaici

Non mancano gli agricoltori eroici, giovani che – conclude Coldiretti – assicurano la presenza sul territorio a prezzo di mille difficoltà, dalla famiglia umbra che produce latte e yogurt a mille metri d’altezza, chi in Sicilia ha avviato una filiera dello zafferano.

ABRUZZO – SARA DEL MONTE

IL VINO CHE FERMENTA CON I POLLINI DI MONTAGNA

I vini biodinamici e quelli naturali qui sono una storia di lunga data e di alta quota. In diverse altitudini della Maiella, sono stati selezionati frutti – rileva Coldiretti – che diventano i lieviti per la fermentazione di questi vini naturali. E’ una alchimia che, qui, si ripete grazie ai frutti ‘mbriachelli’ della Maiella, cresciuti in un ambiente incontaminato, con capacità zuccherine riconosciute e distinguibili. BioCantina Orsogna conta 450 soci per una produzione 100% biologica, su 1.400 ettari di viti, il cui 45% certificato biodinamico, quanto basta a essere riconosciuta come la più grande comunità internazionale biodinamica, certificata per biodiversità.

Ideen Green Coldiretti: a Roma dall’Abruzzo i vini fermentati con i frutti “Mbriachelli” ultima modifica: 2023-02-20T10:49:16+00:00 da Redazione
Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter