Cronaca

Slavina sull’Hotel Rigopiano, ci sono alcuni morti

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FARINDOLA (PE) – “Aiuto, aiuto, stiamo morendo di freddo”: è l’sms inviato ai soccorritori da una coppia di clienti rimasta intrappolata nell’hotel Rigopiano, nel Comune di Farindola, travolto mercoledì 18 gennaio da una valanga mentre ospitava circa 20 turisti, tra cui una coppia marchigiana.

È composta da 20 uomini e 7 mezzi dei Vigili del fuoco, due squadre del Soccorso alpino e speleologico, sei ambulanze del 118 e forze di polizia la colonna che ha raggiunto la struttura.

“La situazione è estremamente problematica. Ci sono tre o quattro metri di neve”, ha detto il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri. “Ci sono tanti morti. Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”, ha aggiunto Crocetta.

I soccorritori hanno messo in salvo due persone, ma intanto è stata estratta dalle macerie e dalla neve la prima vittima: si tratta di un uomo. Lo scenario viene descritto come apocalittico: “Un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”.  Gli uomini del Soccorso alpino Guardia di finanza (Sagf) e del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) ancora non sentono voci provenire dall’interno, ma vedono alcune luci accese. Le persone già messe in salvo si chiamano Giampiero Parete e Fabio Salzetta.

“La valanga è immensa”, confermano i soccorritori. Dentro l’albergo risultano 30 dispersi. “Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile”, ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni. La moglie e i due figli dell’uomo sono sotto le macerie dell’albergo. “E’ arrivata la valanga – ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rianimazione – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l’arrivo dei soccorsi”.

Parete, residente a Montesilvano, è cosciente ed è assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. É arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non è preoccupante. É stato lui ieri a lanciare l’allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell’arrivo dei soccorsi, insieme all’altro superstite.

I soccorritori proseguono a scavare “ma – raccontano – è difficilissimo”. Intanto una colonna di mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco con alcune ambulanze è bloccata a 9 chilometri dalla struttura. La slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. Il personale dell’albergo e i clienti sarebbero dunque da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie.

Slavina sull’Hotel Rigopiano, ci sono alcuni morti ultima modifica: 2017-01-19T11:00:22+00:00 da Redazione
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Tags: Farindola

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