È composta da 20 uomini e 7 mezzi dei Vigili del fuoco, due squadre del Soccorso alpino e speleologico, sei ambulanze del 118 e forze di polizia la colonna che ha raggiunto la struttura.
“La situazione è estremamente problematica. Ci sono tre o quattro metri di neve”, ha detto il delegato alpino del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, Antonio Crocetta, che da ieri sera si è messo in marcia con gli sci insieme agli altri. “Ci sono tanti morti. Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”, ha aggiunto Crocetta.
I soccorritori hanno messo in salvo due persone, ma intanto è stata estratta dalle macerie e dalla neve la prima vittima: si tratta di un uomo. Lo scenario viene descritto come apocalittico: “Un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”. Gli uomini del Soccorso alpino Guardia di finanza (Sagf) e del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico (Cnsas) ancora non sentono voci provenire dall’interno, ma vedono alcune luci accese. Le persone già messe in salvo si chiamano Giampiero Parete e Fabio Salzetta.
“La valanga è immensa”, confermano i soccorritori. Dentro l’albergo risultano 30 dispersi. “Sono salvo perché ero andato a prendere una cosa in automobile”, ha riferito ai medici Giampiero Parete, 38 anni. La moglie e i due figli dell’uomo sono sotto le macerie dell’albergo. “E’ arrivata la valanga – ha detto ancora ai sanitari il 38enne, ricoverato in Rianimazione – sono stato sommerso dalla neve, ma sono riuscito a uscire. L’auto non è stata sepolta e quindi ho atteso lì l’arrivo dei soccorsi”.
Parete, residente a Montesilvano, è cosciente ed è assistito dal personale della Rianimazione dell’ospedale di Pescara e dagli psicologi della Asl. É arrivato in stato di ipotermia, ma il quadro clinico non è preoccupante. É stato lui ieri a lanciare l’allarme al suo datore di lavoro. Poi la lunga attesa dell’arrivo dei soccorsi, insieme all’altro superstite.
I soccorritori proseguono a scavare “ma – raccontano – è difficilissimo”. Intanto una colonna di mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco con alcune ambulanze è bloccata a 9 chilometri dalla struttura. La slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano si è staccata dalla montagna molto probabilmente a causa delle scosse di terremoto di ieri mattina. Il personale dell’albergo e i clienti sarebbero dunque da quasi 24 ore sotto la neve e le macerie.
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