Guerriglia a Pescara: monta la rabbia dei pescatori

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PESCARA – Scene di guerriglia urbana ieri mattina a Pescara, per la protesta dei pescatori esasperati ormai da tempo sulla questione del Dragaggio del Porto Canale, ripreso ed interrotto più volte per cause arcinote.

Tutto ha avuto  inizio alle 9,00 quando i pescatori si sono riuniti presso il porto Commerciale bloccando di fatto la circolazione lungo la banchina nord: reti, funi ed altro materiale utilizzato per la pesca ostruivano il passaggio delle macchine.

Il clima è pesante, per le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa si annuncia una mattinata di fuoco così è stato.

Tutti in marcia si spostano verso piazzale della Marina, dove ha sede la Capitaneria di Porto; la marineria sostenuta da imprenditori, operatori portuali ed alcuni esponenti del PD, chiedono un incontro con il Comandante della Capitaneria, durante la riunione sono volate parole grosse tra i rappresentanti della marineria, che chiedono a gran voce un ordinanza per il chiudere il Porto di Pescara.

Intanto l’ingresso dell’Asse Attrezzato è stato invaso da Cassonetti dell’immondizia rovesciati per ostacolare il veicolo delle macchine, scene deprimenti per una città come Pescara.

Sono le 10.50 l’incontro non porta risultati,e la tensione sale a colpi di spranghe e pietre viene assaltata la capitaneria di Porto, due poliziotti rimangono feriti e trasportati in Ospedale; viene frantumato l’intera entrata della Capitaneria di Porto.

Non è finita sono le 11.00 la protesta dei pescatori si sposta davanti il Palazzo della Prefettura, è qui si verificano ancora scontri con lancio di pietre contro la Prefettura.

Trascorsi cinque minuti una rappresentanza dei pescatori, chiede un incontro con il Prefetto D’Antuono, intanto tutta la zona dove risiedono: Comune, Provincia e Prefetto viene interdetta al traffico.

La riunione con il Prefetto, non sortisce gli effetti sperati : egli dichiara di non avere potere per disporre la chiusura del Porto, perché spetta di competenza alla Guardia Costiera.

Sono le 12.10 ed i pescatori si dirigono verso l’Asse Attrezzato, e lo bloccano restando lì fino alle 14.00 inoltrate.

Alle 12.30 davanti al palazzo della Provincia il Questore di Pescara, Passamonti: ” La capitaneria è disposta a concedere solo la chiusura parziale del Porto, mentre i pescatori chiedono che il Porto venga chiuso totalmente”.

Anche Bruno Santori, responsabile della SANMAR è solidale con la marineria: ” Hanno effettuato un dragaggio farsa spendendo oltre 2,500.000 € senza risolvere nulla.

Sono due anni – continua ancora Santori -, che stiamo chiedendo il monitoraggio e nessuno ha fatto niente.”

Sotto i riflettori sicuramente l’attuale classe dirigente Politica, che si è dimostrata finora non all’altezza di gestire una situazione tanto delicata come quella del dragaggio.

Perché la Regione Abruzzo non pensa di dotarsi di un’Autorità Portuale, un ente preposto alla gestione e manutenzione del Porto come quello ad esempio del Porto di Ancona.. un ‘idea per un incubo che ormai dura da  tempo  e che oggi ha avuto un triste epilogo   a causa degli animi  ormai troppo esasperati di gente, che con questo lavoro vive e dà da mangiare alle proprie famiglie.

Guerriglia a Pescara: monta la rabbia dei pescatori ultima modifica: 2011-06-02T00:36:51+00:00 da Rita Consorte
Pubblicato da
Rita Consorte

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