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Grosseto in risalita, Pescara corner fatali

da Davide Luciani

I biancorossi ottengono un successo fondamentale che li rilancia in chiave playoff. Per i ragazzi di Di Francesco troppe disattenzioni sui calci da fermo: urge una maggiore attenzione.

GROSSETO – In una partita ricca di emozioni e di errori difensivi, il Grosseto ha la meglio su un Pescara mai domo. I maremmani agganciano così proprio i biancazzurri a quota 42 a -1 dalla zona play off.

GLI SCHIERAMENTI – Molte assenze in entrambe le squadre. Serena deve fare a meno di otto giocatori, tra cui spiccano Consonni, Papa Waigo, Freddi, Caridi e Defendi. L’ex tecnico del Venezia presenta comunque il solito 4-4-2. Davanti a Narciso i quattro di difesa sono, da destra, Petras, Turati, Rincon e Mora. A centrocampo debutta il greco Tachtsidis (ex Genoa e Cesena) a destra, con Alfageme sulla corsia opposta. I due centrali di centrocampo sono Vitiello e Crimi. In attacco, Serena sceglie una coppia di alfieri, affiancando Immobile a Sforzini

Anche il Pescara è alla serie con defezioni importanti. Di Francesco è costretto a rinunciare a Nicco, Cascione, Tognozzi, Maniero, Bucchi e Gessa. Il tecnico abruzzese presenta la squadra con un inedito 3-5-2. Davanti a Pinna i tre di difesa sono Olivi, Mengoni e Diamoutene. A centrocampo Petterini a sinistra e Zanon a destra fungono da terzini elastici, abbassandosi in fase di non possesso palla per formare una difesa a cinque. I tre di centrocampo sono Bonanni, Berardocco (all’esordio dall’inizio) e il recuperato Ariatti. In attacco Sansovini questa volta è affiancato dal rumeno Stoia.

SANSO-STOIAN, AVVIO FLASH – Pronti, via e il Pescara è subito in vantaggio: cross dalla sinistra di Sansovini per Stoian, lasciato libero da Mora di colpire di testa nell’area piccola  e di insaccare.  Il Grosseto nei primi venti minuti di gioco, pare incapace di reagire: i palloni per le due torri Immobile-Sforzini non arrivano e la difesa a cinque del Pescara controlla senza problemi. L’unico brivido gli abruzzesi lo corrono al 18′, quando Vitiello finta la conclusione da dentro l’area e serve Immobile, che da buona posizione, calcia a lato.

CORNER FATALI … – Quello che sembra essere un fuoco di paglia si rivela essere ben presto il preludio ai gol dei biancorossi. Al 25′ infatti Tachtsidis batte un angolo da destra, la palla passa tra un nugolo di giocatori ed arriva ad Alfageme che con un potente tiro di collo, mette la palla sotto l’incrocio dei pali. Rianimato dal gol, il Grosseto si fa più intraprendente, soprattutto sulle fasce, dove Tachtsidis a destra e Alfageme a sinistra spingono molto, mettendo in difficoltà il Pescara. Gli abruzzesi però, sono attenti in fasse di non possesso palla e le occasioni per i biancorossi sono nulle.

Dove i biancazzurri devono migliorare e molto, è invece sulle situazioni scaturite da palle inattive. Al 38′ infatti ancora un calcio d’angolo da destra è fatale agli abruzzesi: Tachtsidis batte un altro angolo, la difesa biancazzurra respinge, il greco raccoglie ancora il pallone e tira in porta dove Pinna, meno sicuro del solito in quest’occasione, respinge in maniera non impeccabile: sul pallone si avventa Turati che insacca.

Il Pescara comunque non si sfalda, ma anzi continua proporre il suo gioco e a cercare il gol del pari, che arriva allo scadere del primo tempo con Sansovini. Il gol nasce ancora da un angolo. Questa volta a crossare è Bonanni, la palla, prolungata da Olivi, arriva a Sansovini che di testa firma il pari.Mora anche in questo caso si dimentica l’attaccante di riferimento.

GROSSETO MEGLIO NEI CAMBI, FURIA SFORZINI – Nella ripresa la gara è meno vivace: le due squadre sembrano accontentarsi del pari anche se i due allenatori provano a dare una svolta alla gara con i cambi. Inizia subito Di Francesco, che fa entrare Soddimo per Ariatti. l’ex sampdoriano si va a piazzare alle spalle di Sansovini con Stoian che scala nel ruolo di interno destro. Il cambio sembra però peggiorare la fase di possesso palla del Pescara. Soddimo, infatti, molto nervoso, perde numerosi palloni, favorendo spesso le ripartenze del Grosseto. Serena prova a dare maggior freschezza alla squadra cambiando i due esterni di centrocampo, Tachtsidis e Alfageme, con Asante e Alessandro e facendo entrare Soncin per Immobile. Di francesco, visto che i suoi iniziano a trovare difficoltà nel contenere gli avversari, leva Stoian inserendo Del Prete per dare maggior compattezza dietro.

Delle due squadre è il Grosseto a recepire meglio il messaggio del suo tecnico: protagonista degli  ultimi quindici minuti è il capitano biancazzurro Mora, che riscatta i due errori di posizionamento sui gol biancazzurri con una spinta costante a sinistra. Pinna è così costretto a due interventi miracolosi nel giro di un minuto prima su Sforzini servito da Vitiello (32′), poi su Crimi servito da un assist di testa di Sforzini a sua volta imbeccato da Mora. Le due azioni sono il preludio al gol della squadra di Serena. E’ il 36′ quando Mora batte l’ennesimo angolo e Sforzini, mette in rete di testa, nonostante Mengoni provi a trattenerlo tenendolo per la maglia.

A questo punto Di Francesco, fa la mossa contraria a quella effettuata sul 2-2, togliendo Zanon e inserendo Ganci. Il Pescara si butta in avanti e avrebbe l’occasione di pareggiare con Sansovini (47′), ma il tiro del numero nove, deviato, lambisce solo il palo. E’ questa l’ultima emozione di una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Il Grosseto, con questa vvittoria, si candida per un posto nei play off, obiettivo possibile visto che davanti nessuno corre e gli innesti di gennaio hanno fatto fare un salto qualitativo alla squadra del patron Camilli.

Per il pescara si tratta invece della quinta sconfitta consecutiva in trasferta. Quello che preoccupa è la grande differenza tra gare giocate in casa e in trasferta dagli abruzzesi. Fuori i ragazzi di Di Francesco incassano reti da 7 gare per un totale di 13 gol subiti, mentre in casa la porta di Pinna è rimasta imbattuta nelle ultime sette gare. Di Francesco dovrà lavorare molto specie sui calci piazzati: troppe le disattenzioni dei suoi ragazzi. Se si battono tre ciorner e si subiscono tre gol, qualcosa non quadra.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

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