Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi invita ad affrontare al più presto quella che è una vera emergenza nazionale
La tragica alluvione di Genova,causata dall’esondazione del Torrente Ferreggiano, tributario del Torrente Bisagno,e che ha provocato morti e danni ci obbliga a riflettere su come l’uomo abbia selvaggiamente costruito,cementificato corsi d’acqua,occupato gli alvei dei fiumi senza riflettere sulle conseguenze delle sue azioni contro la natura .Recriminare però serve a poco e non restituirà la vita a chi l’ha persa, bisogna invece cominciare a pianificare il territorio nell’ottica della prevenzione del rischio idrogeologico e programmare rapidamente interventi di messa in sicurezza dello stesso, rispettando però l’equilibrio dell’ambiente.
Gian Vito Graziano , Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi ha affermato:
l’autunno è iniziato con i tragici eventi alluvionali del salernitano, di Roma, ancora della Campania, della Liguria, della Toscana e nuovamente in Liguria . Nell’arco di 20 giorni abbiamo avuto frane, alluvioni, morti, centinaia di sfollati e danni per milioni di euro . C’è bisogno urgente di pianificare con la natura e non contro la natura . Questo è l’accorato appello che arriva dai geologi italiani a tutta la classe dirigente . I bollettini meteo ormai in Italia sono diventati bollettini di guerra. Dobbiamo essere pronti a combattere contro il nemico che è il dissesto idrogeologico. Non bisogna perdere più tempo.
Così come furono considerate emergenze quella dei rifiuti a Napoli e quella dell’acqua in Sicilia , credo che anche questa debba essere considerata una vera emergenza nazionale . Necessita una legge organica di pianificazione del territorio. Bisogna attivare i presidi territoriali e fare prevenzione a tutto campo 365 giorni l’anno.
