Il sindaco Mastromauro illustra il calendario e coglie l’occasione per augurare un buon 2011:
Atteso, apprezzato, piacevole, il Calendario di Giulianova propone in questa edizione, attraverso le belle foto di Roberta Censorii e i sempre perspicui testi di Sandro Galantini, un interessante viaggio nelle principali chiese di Giulianova.
Un viaggio nell’arte, nella storia e nella fede che dalla medievale chiesa di S. Maria a Mare dell’Annunziata, con
le sue intriganti e ancora misteriose formelle della lunetta, giunge a quella di Colleranesco, riaperta al culto il 2 marzo 2003.
Tappe di questo percorso appassionato e appassionante sono il duomo di San Flaviano, un edificio imponente che, partecipe del geniale piano di fondazione della Giulianova rinascimentale, con la sua peculiare struttura ottagonale e la arditissima cupola costituisce davvero un “unicum” nella nostra regione.
Quindi il Santuario della Madonna dello Splendore, già annoverato nel 1907 tra i principali d’Italia ed ancora oggi meta di numerosissimi pellegrini, la barocca Sant’Antonio, nata però a metà Cinquecento come cappella del finitimo convento minorita e, per concludere, la chiesa della Natività, realizzata nel primo Novecento, parrocchia dal 1927 e quindi sede delle funzioni e delle attività pastorali del Lido sino all’entrata in funzione, il 29 giugno 1974, della nuova chiesa di S. Pietro Apostolo.
Una storia per vero densa, ricca e complessa, che il Calendario 2011, insieme con le edizioni che l’hanno preceduto, pur con i limiti propri di una pubblicazione di questa indole tuttavia contribuisce a restituire, rendendoci quindi maggiormente consapevoli del tanto che possediamo e di cui essere orgogliosi.
Anche il Presidente del Consiglio comunale Nello Di Giacinto rivolge auguri sinceri di Buon Anno e ricorda l’importanza e la bellezza delle Chiese di Giulianova:
oggi Giulianova non annovera più le chiese presenti nell’’800 e che Riccardo Cerulli ricordava nel suo Giulianova 1860. Alcune sono progressivamente sparite, al punto che di esse non ricordiamo più nemmeno il titolo, altre, le più antiche, sono fortunatamente ancora esistenti, ed altre ancora sono state costruite nel corso del Novecento, come la chiesa della Natività, che nel 2011 festeggerà i cento anni della sua consacrazione e intitolazione, e come quella di Colleranesco, inaugurata il 23 settembre 1951, prossima quindi a solennizzare i suoi 60 anni.
Tra le più antiche, la bellissima chiesa dell’Annunziata, le cui origini – risalenti all’XI secolo – rimandano alla fase medievale della nostra vicenda cittadina, e la spettacolare chiesa di San Flaviano, legata invece alla nuova città che Giulio Antonio Acquaviva fondò nel 1470 e il cui piano fu affidato, come si sostiene, o a Francesco di Giorgio Martini oppure Leon Battista Alberti, comunque ad un genio dell’architettura rinascimentale. Antichissime o novecentesche, le chiese rappresentano comunque un patrimonio della nostra città, come gli edifici su cui si è posato, nella scorsa edizione del calendario, l’obiettivo di Roberta Censorii e lo sguardo indagatore di Sandro Galantini.
Un patrimonio in cui convergono, abbracciandosi mirabilmente, le espressioni architettoniche, l’arte e la devozione della nostra comunità.
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