L’artista napoletano fa il pieno di pubblico con i suoi figli Jo Donatello e Menayt
BRECCIAROLA DI CHIETI (CH) – Si apre con uno stacchetto musicale dedicato alla celebre trasmissione radio “Tutto il calcio minuto x minuto” il concerto del trio composto da Gigione e dai suoi figli Jo Donatello e Menayt. Oltre due ore di musica e divertimento nella piazza di Brecciarola gremita e molto accogliente.
La prima a salire sul palco è stata la figlia di Gigione, Menayt, che dopo aver aperto con una interpretazione in spagnolo di un classico della canzone italiana come “Resta cu umme” di Domenico Modugno, ha proposto alcuni suoi brani da “Messaggino vagabondo” a “Ti voglio bene”, da “Bugiardo amore” per chiudere con “Mamma Maria“, noto successo dei Ricchi e Poveri.
Quindi è stata la volta di Jo Donatello che sulle note di “Ti piace il gelatino” ha proposto i suoi brani molto giocati sui doppi sensi come “Giovanna ‘a minigonna”, “O’ cos nun s’aiza“, “Stà cu mme“, “O’ biscotto” passando per i suoi successi del passato come “Pronto amore”, “Mi manchi” e “Cuore”. Momento di partecipazione con alcuni bambini sul palco in “Ti piace il gelatino” e finale molto applaudito con “Il bombolone“, “‘A figli’ e Zi Cuncetta”, “Pepe pepe pepe” e “Roppoppo (canta e balla con noi)“.
L’ingresso di Gigione sul palco ha dato una scossa ai presenti che hanno partecipato attivamente ai suoi brani. Un’alternanza costante di brani folkloristici come “Traparanella“, le stra ballate “La zitella” e “Cicirinella teneva teneva” (con un musicista della band vestito da Pulcinella) a brani neo melodici e più seriosi come “Papa Francesco“, “Lauretta mia” e “Padre Pio“. Non è mancato un omaggio alla musica napoletana con “O’ surdato nnammurato” oltre alle hit da “La campagnola” a “Zi Nicola“, da “‘O ballo do’ cavallo” a “La molisana“.
Conclusione affidata al trio completo per interpretare un brano in onore della Madonna di Fatima, quindi padre e figlio hanno chiuso con la canzone “Figlio mio”, scritta da Gigione per Jo Donatello. Un serata piena di allegria che ha unito intere famiglie, alcune presenti al gran completo a riprova di come gli artisti hanno saputo abbracciare più generazioni.