Chieti

Gabriello Angelucci, prima vittima della famigerata Banda Casaroli

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Era un abruzzese nato a Francavilla al Mare nel 1906. Il Presidente della Repubblica gli concesse “alla memoria” la massima ricompensa al valor civile

FRANCAVILLA AL MARE – La Banda Casaroli fu la sanguinaria banda criminale che operò una serie di rapine compiute a partire dall’autunno del 1950. Ne facevano parte oltre al capoclan Paolo Casaroli i suoi complici: Romano Ranuzzi, Daniele Farris, Giovanni De Lucca e Lorenzo Ansaloni. Dopo aver rapinato diverse banche (a Binasco la Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, Banco di Roma di Ca’ de Pitta alla periferia di Genova e Cassa di Risparmio di Torino in via Stradella), il bandito Paolo Casaroli e i suoi complici assaltano a Roma, il 15 dicembre del 1950, il Banco di Sicilia, in viale Trastevere, uccidendo Gabriello Angelucci il direttore dell’agenzia. Il 17 gennaio del 1950 parte della banda venne intercettata a Bologna presso l’abitazione di Casaroli. Il tentativo di fuga dei malviventi provocò la morte di alcuni agenti e comuni cittadini. Il massacro si concluse con la morte del bandito, Romano Ranuzzi e la cattura del capobanda. Il complice Daniele Farris si suiciò in un cinema. Casaroli venne poi condannato all’ergastolo e restò in carcere fino al 1978. Il regista Florestano Vancini, nel 1962, realizzò sulla tragica vicenda il film “La banda Casaroli“.

Ma chi era Gabriello Angelucci la loro prima, incolpevole, vittima ?

Gabriello Enrico Filippo Angelucci nacque a Francavilla a Mare (CH), il 31 marzo del 1906, da Diego (quarantasettenne “insegnante”) e Maria Bonacci. Gabriello Angelucci sposò Maria Casalini che gli diede due bambine: Stefania e Lidia (all’epoca della tragedia avevano rispettivamente di 14 e 5 anni). La sua coraggiosa reazione, che gli costò la vita, indusse i banditi alla fuga senza alcun bottino. A Gabriello Angelucci il Presidente della Repubblica, con decreto del 30 luglio 1951, concesse la massima ricompensa al valor civile con questa motivazione: “Alla memoria di Angelucci Gabriello, direttore di agenzia del Banco di Sicilia, il 15 dicembre 1950 a Roma. Durante l’aggressione a scopo di rapina, attuata a danno della Banca da quattro malfattori, affrontava con intrepido coraggio uno di essi che, penetrato nel suo ufficio, gli aveva intimato, minacciandolo con l’arma in pugno, di non muoversi. Raggiunto da alcuni proiettili mentre si slanciava contro l’aggressore, si abbatteva esamine al suolo e poco dopo decedeva. Vittima del suo elevato senso del dovere, compiuto sino all’estremo sacrificio”. Ad uccidere Gabriello Angelucci fu il bandito Daniele Farris spinto da Paolo Casaroli che lo incitò “spara … spara !!”. Il direttore, immediatamente soccorso, spirò sull’autoambulanza che lo stava portando all’Ospedale San Camillo. Nel film “La banda Casaroli” il ruolo del suo assassino fu interpretato dall’attore Tomas Milian.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Nella foto la locandina del film “La banca Casaroli”;

Gabriello Angelucci, prima vittima della famigerata Banda Casaroli ultima modifica: 2019-04-26T10:34:53+00:00 da Redazione
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