Marzo, 2019

24mar11:3013:00Vittorio Comi presenta "Mi sgrommo le pulegge e stracarico lo giallumi"

vittorio comi libro

Quando

(Domenica) 11:30 - 13:00

Dove

Spazio Matta Pescara

Via Gran Sasso 53 Pescara

Informazioni sull'evento

Domenica 24 Marzo 2019 alle ore 11.30 allo Spazio Matta di Pescara ci sarà la presentazione libro di Vittorio Comi dal titolo "Mi sgrommo le pulegge e stracarico lo giallumi" edizioni Ponte43, 2018. Presentazione a cura di Associazione Culturale GrandHotel. L'appuntamento rientra nella rassegna Matta in Scena 4° edizione. Dialogano Vittorio Comi (artista e autore), Simona Bartolena (storica dell’arte e curatrice), M. Letizia Paiato (storica dell’arte e caporedattore Rivista Segno). Ingresso gratuito.

Una carriera negli effetti speciali poi artista, regista, art director e docente all’Accademia di Belle Arti a Lecce, Vittorio Comi con questo testo racconta il proprio pensiero sull’arte contemporanea: un punto di vista originale, una miniera d’idee e progetti frutto di ricerche e “immaginazioni”, che l’autore mette a disposizione di tutti senza copyright. Non classificabile né come catalogo o come biografia dell’artista, per alcuni lettori quasi un “romanzo” in cui la trama si svolge tra innovazione e ricerca, tra divino e profano, tra natura e tecnologia tra scienza e filosofia, Mi sgrommo le pulegge e stracarico lo giallumi (edito da Ponte43, 2018) propone idee artistiche incentrate sulla sostenibilità ambientale e sulla sensibilizzazione sociale insieme a opere e progetti frutto della pura fantasia e di un sapere tecnico che contraddistingue l’intero lavoro di Vittorio Comi.

BIOGRAFIA VITTORIO COMI

Creo i miei lavori soprattutto con essenze erbose delle quali scelgo le caratteristiche estetiche e vegetative. Mi piace l’erba perché apparentemente povera, semplice; perché, se non curata, reincorpora l’opera. Essa cresce, si evolve e ha bisogno di attenzioni e di cure, come ogni essere vivente, per non deperire. Ha bisogno di acqua, di luce, della giusta temperatura. È una porzione di vita incorniciata, un essere con una propria storia e un proprio percorso, nato per il felice incontro di fattori diversi. Sebbene stia appesa a una parete, come una qualsiasi opera d’arte, essa non è immobile, silenziosamente, con lentezza, i suoi germogli crescono, si modificano, mutano colore e forma, possono ammalarsi, ingiallire, seccare, morire o vivere. Il mio lavoro riesce solo se incontra chi condividendone lo spirito, vuole prendersene cura, iniziando un nuovo tipo di rapporto con l’artista, non univoco.

Possedere un’opera di questo tipo significa per entrambi, artista e collezionista, iniziare un percorso comune in cui il primo fa da guida nella cura, nel taglio, nel nutrimento dell’opera e il secondo ne segue la crescita e l’evoluzione attraverso un rapporto diretto e fisico che gli permette di acquisire una nuova sensibilità verso il "vivente". Nella mia ricerca artistica cerco di esprimere con forza e coerenza, senza far ricorso alla parola o ad installazioni di matrice troppo concettuale, la mia idea di rispetto dell’ambiente. Le opere con l’erba sono incorniciate per una scelta un po’ “retrò”, a volte ironica, e per sottolineare che non si tratta di giardinaggio o design. Le mie esperienze artistiche di scultura, pittura e installazione confluiscono in queste opere senza la ricerca di una categoria precisa o della riconoscibilità di uno stile. Mi interessa invece l’immediatezza dell’arte e della sua lettura, prediligo l’aspetto innovativo ea volte spettacolare dell’arte, le geometrie astratte, l’estetica minimale ed anche figurativa.