Maggio, 2018

27mag19:0021:00Teatrodotto della Valle incantata al Teatro Caniglia

teatrodotto della valle incantata

Quando

(Domenica) 19:00 - 21:00

Dove

Teatro Maria Caniglia Sulmona

Via Antonio de Nino, 30, 67039 Sulmona AQ

Informazioni sull'evento

Domenica 27 maggio alle ore 19 al Teatro Caniglia di Sulmona andrà in scena il Teatrodotto della valle incantata,  spettacolo di teatro, danza e libertà. Regia di Daniella De Panfilis.

La Danza e il Teatro si fondono in un Saggio unico, in questa serata-Evento, che porterà in scena il lavoro congiunto della scuola di Danza “Collettivo Dadalouve” di Stefania Di Massa, e dei Corsi di Teatro e Teatro-danza del “Marfateatro” di Daniella De Panfilis, in collaborazione con Manola Amoroso. Si vedranno interagire sul palco tutti gli allievi attori e danzatori per l’Anno Accademico 2017/2018, principianti di vari livellidai 3 ai 65 anni, alcuni dei quali al loro debutto assoluto. Agiranno straordinariamente insieme, indistinguibili tra loroper entusiasmo, talento e voglia di mettersi in gioco.

Lo spettacolo parla di tutto, parla di noi. È un viaggio nel teatro a partire dalla Tragedia greca. Il coro di Prometeo incatenato, eroico semidio, dopo aver sottratto la Luce agli Dèi per donarla ai mortali, oggi non può che gridare allo scempio che l’uomo contemporaneo ha fatto di quella Luce, disertando la verità per l’apparenza, sostituendo la bellezza con l’immagine, il reale col virtuale, il rispetto con la maleducazione più nera. Per fortuna echeggia subito Ovidio, poeta nostro, col suo mito di Flora, a riportare la Primavera nei nostri cuori con una danza lieve che ci scorta allegramente tra le braccia dell’amico Shakespeare. Celebriamo ancora, a modo nostro, la bellezza dell’amore ideale, quello tra Romeo e Giulietta, destinati eternamente a morire per poterlo custodire intatto e inalterato tra le stelle. In fondo siamo tutte Giulietta e tutti Romeo, che a un certo punto, però, crescono, cambiano strada, si perdono di vista, smettono di amarsi. E quando l’amore finisce, ahinoi, inizia la guerra. Il Teatro del ‘900 ci scorta dritti dritti allo straniamento della percezione della realtà, allo svuotamento della coscienza, che riduce l’uomo alla condizione di un ottuso burattino; ripete gesti senza più capirne il senso, intrappolato in questa giostra senz’anima che si fa teatro dell’Assurdo. E quando il vuoto avanza, e Godot non arriva, la Società si sgretola, la storia si dimentica ed ecco farsi largo, come mostruose creature mitologiche, le grandi opere devastatrici che l’uomo dona a se stesso, ignavo e ignaro come i personaggi di Ionesco, di aver armato una guerra atroce proprio nel giardino di casa sua. Il Gasdotto non lo vogliamo! Vogliamo la nostra Valle libera. Non siamo schiavi, vogliamo danzare alla vita perché questo siamo noi. Vogliamo condurre l’Arte, le Risorse naturali, l’impegno Civile, la Condivisione, il Rispetto, il Lavoro, la Parità, la Possibilità. Vogliamo condurre Meraviglia, non Gas! No Snam, Sì a noi!