Aprile, 2024

06apr(apr 6)21:0007(apr 7)23:59"Spreco" in scena al Teatro Fenaroli di Lanciano

Spreco

Quando

6 (Sabato) 21:00 - 7 (Domenica) 23:59

Dove

Teatro Fenaroli Lanciano

Via dei Frentani, 6 Lanciano

Informazioni sull'evento

È una carena che s’inabissa nelle profondità di molte questioni del mondo moderno e nella quale s’impigliano grandi tematiche e infinite suggestioni lo spettacolo Spreco, in scena al Teatro Fedele Fenaroli di Lanciano dopodomani, sabato 6 aprile, alle ore 21 (prenotazione obbligatoria al 340.9775471; biglietto 10 euro). Ultimo appuntamento della fortunata stagione 2023/2024 del Teatro Contemporaneo, diretta dagli attori e registi Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino, e promossa dal Comune, la pièce teatrale, prodotta dal Teatro del Sangro in collaborazione con Ecolan spa, s’impone per la poliedricità di spunti di riflessione che è capace di far affiorare e per il suo dinamismo narrativo e scenico; una comédie humaine nella quale s’intersecano molte storie e molti volti, che incarnano i tic, le bizzarrie, le stranezze, le anomalie e finanche i drammi personali e collettivi di una società del consumo, sbranata dalla mancanza di certezze e di baricentri, e tradita dal suo stesso accumulare, che annaspa e che spesso è soverchiata dal vivere quotidiano e dalle eterne, insolubili lotte generazionali, sociali e familiari. L’intento centrale è nobile: sensibilizzare il pubblico e, in particolare, i più giovani al tema dello spreco alimentare, piaga del nostro tempo, che ha forti ripercussioni sul piano sociale, ambientale ed economico, e incoraggiare comportamenti virtuosi che abbiano come obiettivo quello di non sprecare cibo e alimenti preziosi.

Lo spettacolo sarà interpretato da Autilia Ranieri, nota al grande pubblico per il suo ruolo da protagonista nella serie “Gomorra”, da Stefano Angelucci Marino e da undici giovani allievi-attori del Teatro Studio di Treglio: Antonino Antonini, Maria Vittoria Coletti, Domiziana Cuonzo, Paolo Del Peschio, Giulia Di Paolo, Gabriella Galante, Giordano Gaspari, Chiara Maccione, Emanuela Presicce, Domenico Rosato, Angela Rachele Staniscia. La trama, apparentemente elementare, prende corpo da una tranquilla cena a casa, organizzata da Samanta per i suoi due figli e per tre loro amici, che diventa motivo di apprensione e di scompiglio: tutti i ragazzi, infatti, dopo aver mangiato, si sentiranno male. Da qui inizierà un viaggio infernale, tra medici, visite e ospedali, alla ricerca delle cure e delle cause dei malori improvvisi. Sebbene la traccia principale sia quella dello spreco alimentare, cattiva abitudine da emendare, la trama dello spettacolo non rimane schiacciata sotto il peso di un intento esclusivamente didascalico né viene modulata per attorcigliarsi lungo quest’unico motivo né si compiace di vezzi e tirate moraleggianti. Lo spreco è insieme trait d’union e spunto narrativo per il racconto di un’umanità osservata attraverso lo specchio dell’arte teatrale che la riflette così fedelmente da deformarne i contorni; che la coglie sic et simpliciter nelle sue inquietudini, antinomie, amarezze e grottesche manifestazioni, e persino nella sua vitalità, che fa capolino nelle scene di frizzante ilarità, nel vociare dei ragazzi, che è quasi un cadenzato frinire, un gorgheggio esuberante e frenetico, un inno alla vita e un invito a non sciuparla. Lo spreco, qui, da letterale si fa metaforico, allegoria neppure tanto celata né sottaciuta nella quale, come spiega Rossella Gesini, che cura la regia dello spettacolo, «lo spreco di cibo, che è vita, diventa anche similitudine dello spreco della vita». La meticolosa mano di Gesini, coadiuvata da quella di Angelucci Marino, s’avverte nella sapienza e nella cura con cui sono cesellati i personaggi, nello scandaglio delle molte anime, delle molte sfaccettature e dei paradossi della contemporaneità, nell’ampio respiro che forniscono al pubblico alcuni fermoimmagine inseriti ad arte, ossimorico contraltare al dinamismo narrativo, e all’ampia plasticità dei gesti e dei movimenti degli attori.