Aprile, 2019

07apr21:0023:00Progetto Macro Asilo allo Spazio Matta

progetto macro asilo 7 aprile 2019

Quando

(Domenica) 21:00 - 23:00

Dove

Spazio Matta Pescara

Via Gran Sasso 53 Pescara

Informazioni sull'evento

Domenica 7 Aprile 2019 allo Spazio Matta di Pescara per la Sezione Danza doppio appuntamento a cura di Anouscka Brodacz: Il Macro Asilo al Matta. La serata inizia alle ore 19.00 con un incontro dedicato ad approfondire il “Macro Asilo – il museo ospitale”, un progetto artistico ideato dall'antropologo Giorgio De Finis e ospitato per la durata di 15 mesi all’interno del Museo Macro di Roma.

Un’opera viva con oltre 250 artisti in residenza dal 1° ottobre 2018, data di avvio del progetto, un modo diverso di “giocare” al gioco del museo, un dispositivo relazionale, uno spazio del “comune” che ripensa l’istituzione museale partendo dai suoi criteri costitutivi [dall’abc], offrendosi come il luogo dove avviare un nuovo incontro tra gli artisti e la citta, l’arte e la società. Ne parleranno Giovanni Impellizzieri, coreografo ospite nel mese di marzo 2019 del Macro Asilo e Maria Letizia Paiato, storico e critico dell’arte, capo-redattore della Rivista Segno che ha seguito la vicenda del Macro Asilo dal principio.

Alle ore 21.00 la Performance REFUGIUM MEUM realizzata in collaborazione con MACRO ASILO e ACCADEMIA NAZIONALE DI DANZA a cura di Anouscka Brodacz. Si inizia con Proximity a cura dello stesso Giovanni Impellizzieri, una performance con Du Chen, Maria Elena Curzi, Eleonora Galante, Marco Lattucchelli, Mubarak Tahir e Marella Vitucci. In una cornice scenografica che ricorda i materiali utilizzati negli sbarchi dei migranti, i corpi sono concepiti come un nucleo dal quale partono forze che li informano, formano, deformano, che li definiscono nell’ambiente determinandone i caratteri essenziali. I piani, i volumi, le linee dei corpi, assumono il carattere d’individualità libere ma simultaneamente connesse nell’ambiente performativo generato.

La danza si espone attraverso intrusioni-estrusioni materiche, lo spostamento, l’attrazione-repulsione reciproca dei corpi, il movimento, cioè l’interpretazione delle forze. I corpi, insiemi di qualità percepibili nelle danze, producono cinetiche che si influenzano a vicenda lasciando fiorire icone, sparpagliando moti, realizzando paesaggi mutevoli a partire da coordinate condivise di tempo e spazio. Il materiale coreografico si presenta come produzione di mobilità simultanea alla mobilità dello sguardo, un immediato consegnarsi del corpo alla visione. Attraverso l’azione dei performer, il corpo si fa spazio e lo spazio si fa corpo in una danza d’ambiente intesa come sviluppo di un insieme di realtà percepite.

Giovanni Impellizzieri nasce a Milazzo nel 1984. Coreografo e performer attraversa diversi mezzi di produzione artistica: poesia, musica, arti visive, danza. Nel 2019 è artista residente presso il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma con ASYLUM Coreografia con il progetto Contronarrative che rivisita il concetto di asilo utilizzando le arti performative e visive come cornice di cooperazione tra più soggetti: coreografi, danzatori, studenti, cittadini migranti, visitatori. Tutti sono chiamati a costituire un ambiente immersivo in cui le azioni dei corpi possano essere interpretate come conquiste di tempo e spazio, in un’attività artistica, etica e politica.

Ospite della performance di Giovanni Impellizzieri, oltre agli allievi del 2°Biennio dell’Accademia Nazionale danza, Mubarak Tahir, giovane rifugiato libico che ha partecipato alla residenza del Macro Asilo. Mubarak nasce nel 2000 a Mogadiscio. Ama la danza sin da piccolo, in particolar modo il popping. Attualmente studia italiano e vive a Roma presso lo SPRAR Centro Enea.

Segue Camera 2D, performance curata sempre da Anouscka Brodacz per il laboratorio di “Regia e Drammaturgia della Danza” con il 2° Biennio Scuola di Coreografia dell’Accademia Nazionale Danza, in residenza al Macro Asilo dal 18 al 22 marzo, ovvero un lavoro di ricerca coreografica e drammaturgica sul tema dell’asilo e del rifugio, utilizzando una sperimentazione ed una manipolazione del corpo allo scopo di far diventare il movimento bidimensionale. Nell’azione il danzatore immagina di trovarsi stretto in uno spazio molto piatto, all’interno di un’architettura virtuale che dovrebbe rappresentare una possibilità di “rifugio”, un luogo di piccole dimensioni a cui adattarsi, sia in senso fisico che psicologico, un cartone da clochard, una stanza anche grande, ma che ci va stretta… con momenti di adattamento anche passivo e momenti di rivolta caparbia. Danzatori: Du Chen, Maria Elena Curzi, Eleonora Galante, Marco Lattucchelli, Marella Vitucci accompagnati dalla musica live di Piero Delle Monache.

Chiude questo appuntamento la proiezione del video “Refugium meum”, ispirato allo stesso tema, frutto del lavoro degli allievi nel laboratorio di Regia Video, condotto in Accademia Nazionale Danza da Andrea Micaroni.

INGRESSO

Ingresso gratuito a TALK Macro Asilo – il museo ospitale

Ingresso agli spettacoli 10 euro, ridotto 8 euro [studenti e soci Alleanza 3.0]

Info e prenotazioni: 327 8668760 | info@artistiperilmatta.org