Aprile, 2019

05apr21:3023:30Ivan Talarico a Babilonia con "Autobiografia del mio amico immaginario"

ivan talarico 5 aprile 2019

Quando

(Venerdì) 21:30 - 23:30

Dove

Babilonia Pescara

via Campobasso, 13 Pescara

Informazioni sull'evento

Venerdi 5 aprile ore 21:30 a Babilonia, Pescara reading poetico di Ivan Talarico dal titolo "Autobiografia del mio amico immaginario". A volte è difficile mettersi nei panni degli altri, ma spesso è complicato anche essere se stessi. L'unica possibilità, quindi, è vivere altrove, lontano dagli altri e lontano da noi. Ivan Talarico ci porta nel mondo del suo amico immaginario, dove tutto è possibile e impossibile, dove tutto sembra normale ma anche no. Tra poesie, brevi discorsi e canzoni, Ivan non parla mai di se stesso e della sua vita, ma parla sempre tra sé e sé. Per ascoltarlo bisogna stare vicini a lui. Per capirlo bisogna stare vicini a noi.

INGRESSO

L'evento è con formula Up to you, quindi decidi tu che offerta lasciare all'ingresso per assistere al concerto. L'organizzazione raccomanda la puntualità. Ingresso riservato ai soci Arci. Si consiglia la prenotazione, anche tramite messaggio Whatsapp, al 320 26 59 801. A Babilonia si possono trovare cocktail, drink, birre artigianali e se vuoi e oltre 30 piadine presenti sul menu (cannibali, vegetariane e dolci).

BIOGRAFIA DI IVAN TALARICO

Ivan Talarico, cantautore, poeta, teatrante, ha pubblicato due libri di poesie con Gorilla Sapiens Edizioni, è stato ospite al Premio Tenco, vincitore e miglior testo a Musicultura 2015. Porta in giro per tutta Italia il suo ultimo concerto “Il mio occhio destro ha un aspetto sinistro” che ha debuttato a gennaio al Teatro Vascello registrando un sold out. Nel tempo libero scioglie ghiacciai a scopo ludico.

HANNO DETTO DI LUI ...

Ivan è un vulcano al crepuscolo. Un malandrino d’altri tempi. Un mistico irreligioso. Un poeta pudico innamorato dei sensi. Un serissimo cultore della risata. Amante della logica del paradosso, delle freddure che scaldano il cuore, Ivan è un esperto dell’ingenuità, un infallibile maestro di errori, un metodico studioso della spontaneità. Poeta, cantautore, performer comico (e non solo), Talarico ha esplorato varie forme artistiche (soprattutto calcando i palchi teatrali in tutte le forme possibili) ma rimane un artista tuttora in ricerca. Adriano Ercolani, Repubblica XL

Nelle canzoni di Ivan Talarico la soluzione al dramma umano è immaginaria, patafisica, fantastica. È tutto uno «scrostare i grandi sentimenti della loro stupidità», per dirla ancora con Queneau. È tutto un razionale decervellamento, che ribalta il luogo (e il senso) comune, e lo rende più credibile. Daniele Sidonio, L'isola che non c'era

La parola, prima ancora che la canzone, è l’arma di Talarico. Quella con cui arriva al pubblico senza filtri e senza macchinazioni. Ricercate o quotidiane, inventate o reali che siano, infatti, le parole divorate velocemente davanti al microfono e talvolta accostate in maniera insolita e imprevedibile tra loro creano e raccontano quasi un alfabeto dell’incomunicabilità umana e permettono all’affabulatore Ivan Talarico, di tenere lo spettatore incollato alla poltrona per oltre un’ora raccontando con maestria quanto di insondabile e inconoscibile ci sia al mondo: l’amore e l’animo umano. Se ci si aspetta, però, la melensa retorica cui la musica leggera italiana ci ha abituato negli ultimi anni si rimane senza dubbio delusi. L’amore di Carote d’amore o di L’elefante non fa rima con sole e cuore. Valentina Ersilia Matrascìa, Art a part of culture