Maggio, 2018

25mag17:3020:00“Domani, chiameranno domani”, Andrea Salonia a Fondazione Pescarabruzzo

Andrea Salonia domani chiameranno domani 25 maggio 2018 Pescara

Quando

(Venerdì) 17:30 - 20:00

Dove

Fondazione Pescarabruzzo

Corso Umberto I, 83, 65122 Pescara PE

Informazioni sull'evento

Il finalista del Premio Strega 2018, Andrea Salonia sarà a Pescara per la presentazione del suo nuovo libro. “Domani, chiameranno domani” è il titolo del volume che verrà illustrato il 25 maggio dalle ore 17.30 nella sala convegni della Fondazione Pescarabruzzo. Con lui presenti all'incontro Nicola Mattoscio della Fondazione Pescarabruzzo, Nicoletta Di Gregorio e Giovanni D'Alessandro. L'evento culturale sarà condotto da Licia Caprara mentre al Presidente del Tribunale dell'Aquila, dott. Ciro Riviezzo saranno affidate le conclusioni.

BIOGRAFIA

Andrea Salonia è nato a Como ed è medico e Professore. Domani, chiameranno domani è il suo primo romanzo. Il libro è candidato nella decina dei finalisti del Premio letterario Strega 2018. Il protagonista, di “Domani, chiameranno domani” (Mondadori Electa pp. 220; 16,90 euro) è Agusto C. un esperto dell’acciaio che sa riconoscere l’odore degli altoforni, il rosso del fuoco, l’arancio caldo del metallo fuso, il crepitio del farsi materia solida dell’acciaieria di cui è direttore, la più importante d’Italia.

In fabbrica i suoi dodicimila dipendenti sanno tutto di lui: quando entra in ufficio, quale macchina guida, se è al cellulare e se bestemmia. Eppure adesso non sanno più nulla: se piange la sera o come trascorre le giornate senza fine, recluso in casa agli arresti domiciliari, accusato di aver riversato materiali dannosi per gli uomini, gli animali, i terreni e le acque.

In bilico tra speranza e rassegnazione, ogni giorno Augusto attende che gli inquirenti lo chiamino e gli diano l’opportunità di raccontare la sua versione dei fatti, di spiegare le sue ragioni. È un’attesa straziante, fatta di rituali semplici, di passi lenti e precisi, del ricordo del padre e l’amore della moglie, di leggende popolari che riaffiorano da un passato remoto. È un’attesa fatta del progressivo perdere dei sensi, tra i sapori, gli odori, i colori e i suoni del Salento.

Secondo Rosellina Archinto, editrice e giurato del Premio Strega e del Premio Bagutta, si tratta di: “Un romanzo intenso che colpisce per la sua scrittura densa e piena di pathos. Un romanzo in cui l’acciaieria fa da sfondo ad un groviglio di sentimenti analizzati spietatamente, con un ritmo incalzante”.