Al GSSI a L'Aquila il 18 marzo avrà inizio il Winter General Meeting della Darkside Collaboration che vedrà la partecipazione e la presenza di illustri membri e professionalità di rilievo da tutto il mondo, impegnati nelle ricerche per la rivelazione della materia oscura.

Il meeting farà il punto sullo stato dell’arte dei progetti facenti parte della Collaborazione DarkSide che conduce uno degli esperimenti più importanti al mondo per la rivelazione della materia oscura ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

Il meeting si articolerà in cinque giornate ospitate nell’Auditorium GSSI- Gran Sasso Science Institute (via Michele Jacobucci 2, L’Aquila).

“DarkSide è una collaborazione internazionale che mira alla scoperta della materia oscura per tramite di una massa bersaglio di argon. Una delle importanti linee guida nel suo sviluppo è stata l’obiettivo di una piena compatibilità ambientale. La Collaborazione DarkSide ha introdotto molte tecniche avanzate: da queste ci attendiamo impatti positivi sulle economie locali di Abruzzo e Sardegna”, osserva Cristiano Galbiati, ricercatore ai Laboratori INFN del Gran Sasso, professore alla Princeton University e al GSSI Gran Sasso Science Institute, e coordinatore del progetto DarkSide.

“Siamo felici di ospitare il Meeting generale della collaborazione Darkside al GSSI. La collaborazione Darkside è di casa qui da noi, a conferma della nostra partecipazione a questa grande impresa scientifica, della nostra vocazione internazionale e dell'attenzione che poniamo alle ricadute tecnologiche della ricerca scientifica sul territorio, in particolare su quello abruzzese", afferma il Rettore del GSSI Eugenio Coccia.

Molti gli interventi di altissimo rilievo, tra cui si segnalano in particolare:

• martedì 19 marzo alle ore 17: special lecture del Premio Nobel per la Fisica 2015 Arthur B. McDonald, “Understanding our Universe from Deep Underground”, che rientrerà oltretutto nel ciclo “La Lezione del Maestro” del GSSI-Gran Sasso Science Institute e sarà aperta al pubblico; • mercoledì 20 marzo alle ore 18: il talk “SNO and SNO+: Two Neutrino Experiments in SNOLAB” del Professor Aksel Hallin dell’University of Alberta;

L’esperimento DarkSide-20k raggruppa in un’unica Collaborazione Internazionale operante ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso gli scienziati provenienti dai quattro diversi esperimenti di prima generazione, sparsi in tre diversi laboratori in Europa e in America, che hanno sviluppato la tecnica di rivelazione della materia oscura tramite un bersaglio di argon. DarkSide-20k è caratterizzato da una peculiarità tecnologica unica per questo tipo di esperimenti: per la prima volta i rivelatori di luce tradizionali sono sostituiti da rivelatori al silicio, i cosiddetti Silicon PhotoMultipliers (SiPMs), interamente disegnati e prodotti all’interno di una filiera italiana. La due fase di produzione più importante avviene in Abruzzo: dapprima i SiPMs vengono prodotti nella fonderia di silicio LFoundry, selezionata da INFN, e poi verranno assemblati in veri e propri rivelatori all’interno della “Nuova Officina Assergi”, una facility per la produzione di rivelatori su larga scala che sarà a breve realizzata da INFN e GSSI presso il Tecnopolo d’Abruzzo in L’Aquila.

Il gas argon in uso per la rivelazione della materia oscura è del tutto particolare e molto più puro di quello prodotto dall’atmosfera. È estratto da speciali pozzi di gas nel Colorado per tramite dell’impianto Urania per poi essere purificato nell’impianto Aria, una colonna di distillazione criogenica dell’altezza di 350 metri in fase di costruzione nel pozzo minerario dell’ultima miniera di carbone italiana, la “Monte Sinni” di Carbosulcis nel cuore del distretto Sulcis-Iglesiente.