Teramo

Discorso del Sindaco Maurizio Brucchi per le celebrazioni del 4 Novembre 2017

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TERAMO – Discorso del Sindaco Maurizio Brucchi per le celebrazioni del 4 Novembre 2017:

“Signor Prefetto, autorità civili, politiche e religiose, associazioni degli ex combattenti, studenti, concittadini, quella odierna è davvero una festa solenne per l’intero Paese, tant’è che oggi tutti i Palazzi ministeriali, delle Forze armate, degli Enti, saranno coperti dal Tricolore. In tutti i capoluoghi si svolgono cerimonie di formale e sostanziale austerità.
Il segnale che il Paese intero vuol dare è quello di una unità salda, di una comunità coesa.

Le celebrazioni del 4 novembre sono inoltre sostanziate da un messaggio chiaro, che rafforza il rapporto di fiducia e finanche di affetto tra i cittadini e le Forze Armate, rapporto che nel tempo e grazie all’operato di queste ultime, si è accresciuto e consolidato.

Un rapporto che noi abruzzesi – e noi teramani in particolare – possiamo dire di aver ulteriormente fortificato in questo ultimo anno, a seguito del sisma che sul finire del 2016 colpì la nostra terra ferendola gravemente con pesanti strascichi non solo nel patrimonio immobiliare, in quello artistico, nelle pubbliche proprietà ma anche nella sensibilità collettiva e dei singoli.

Le Forze Armate, in tutte le loro espressioni e ciascuna con le proprie caratteristiche, hanno affiancato le nostre popolazioni rendendo un servizio che abbiamo percepito non solo come espressione di un dovere ma innanzitutto come vicinanza, come partecipazione e condivisione di una situazione così angosciante. Perciò, al di là dei compiti istituzionali che le Forze Armate assolvono con impareggiabile esito, l’impegno profuso tra la nostra gente si è tradotto anche – e direi soprattutto – in un autentico aiuto, senza il quale le cose sarebbero andate in modo differente.

Sono certo di interpretare il sentimento di tutti i presenti e dei miei concittadini, se colgo questa solenne occasione per porgere un ringraziamento accorato alle Forze dell’Ordine: preziose, vicine, attente, solidali, concrete.

Di fronte ai dati che il terremoto ci lascia in eredità – più di 2.100 Ordinanze di sgombero; oltre 5.000 persone senza abitazione, un considerevole numero di edifici pubblici inagibili, danni al patrimonio religioso, problemi su non pochi siti culturali e molto altro ancora – abbiamo potuto constatare che la solidarietà, l’unità, la competenza, la condivisione hanno trovato casa, e si sono manifestate con evidenza proprio in virtù dell’operato delle Forze Armate e della Protezione Civile.
Ecco allora, che la celebrazione odierna trova la prova più confortante manifestazione di cos’è l’Unità: principio fondante, tradotto, in questi difficili mesi, in concretezza tangibile.

Le Forze Armate hanno dimostrato di essere l’espressione autentica della nostra identità, quella che ci fa “popolo”, che continua a camminare affrontando difficoltà, rallentamenti, ostacoli e perseguendo il comune progresso.

E se questa Unità deve continuare ad essere – anzi deve costantemente rafforzarsi – ci auguriamo che si espliciti, a livello istituzionale, nel segno della condivisione, della collaborazione, nell’assunzione di responsabilità condivise, nella adeguata ripartizione di risorse economiche, umane e normative.

Il mondo sta vivendo una stagione preoccupante. Crescenti tensioni internazionali e la minaccia del terrorismo, stanno rapidamente cambiando le prospettive di Pace e progresso che negli ultimi decenni parevano avere preso una direzione incoraggiante. Ora tutto sembra rimesso in gioco. Sul fronte interno persistono le difficoltà di categorie come gli anziani, i senza lavoro, i disabili, le famiglie; non accenna ad allentarsi la sfiducia verso le istituzioni soprattutto politiche, si registra una preoccupante accelerata del populismo ed è sempre più evidente l’impoverimento del senso civico collettivo.

Non dobbiamo però lasciarci andare alla sfiducia ma dobbiamo sentirci animati dalla speranza, dobbiamo credere in noi, in questo straordinario e bellissimo Paese. Ciò deve tradursi nel recupero e nella tutela del patrimonio immateriale e materiale che sostanzia la nostra identità; parlo della cultura, della storia, delle tradizioni, del sentire diffuso e condiviso: aspetti che hanno modellato il nostro popolo e la nostra storia.

Auguri a tutti noi; auguri all’Italia, perché i valori che oggi celebriamo trovino casa dentro il tessuto sociale, con sempre più solide fondamenta.

Viva l’Italia, Viva le Forze Armate.”

Discorso del Sindaco Maurizio Brucchi per le celebrazioni del 4 Novembre 2017 ultima modifica: 2017-11-05T12:58:57+00:00 da Redazione
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