“Si tratta di una sentenza – afferma la Consigliera Brandiferri – che definire storica non è affatto azzardato in quanto mira ad offrire un sostegno ancora più concreto e efficace nei confronti delle donne che hanno subito abusi e violenza. La Corte Costituzionale, infatti, stabilisce che le vittime di reati di violenza, come maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale, stalking, hanno diritto di chiedere e ottenere il patrocinio gratuito a spese dello Stato a prescindere dalla situazione di “non abbienza”, senza che abbia rilievo alcun limite di reddito. Quindi la Consulta riconosce l’ammissione automatica al gratuito patrocinio a tutte le persone offese da reati di violenza, indipendentemente da qualsiasi condizione sociale ed economica.
Appare evidente che la decisione in esame contiene una precisa scelta in materia di politica criminale che ha l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a denunciare e, quindi, a partecipare attivamente nel percorso di individuazione della verità e di accertamento dei fatti. Denunciare, infatti, rappresenta il passo più importante perchè, solo portando a conoscenza delle Autorità competenti i fatti violenti, si potranno attivare tutti gli strumenti di sostegno e di tutela nei confronti delle donne”.
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