Delegazione del PD su sede del presidio ASL di Montesilvano

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Riceviamo e pubblichiamo la nota di: Romina Di Costanzo, Segretario Partito Democratico di Montesilvano; Pietro Gabriele, Capogruppo Consiliare Partito Democratico di Montesilvano; Feliciano D’Ignazio,Consigliere Comunale Partito Democratico di Montesilvano; Francesco Di Pasquale, ex Consigliere PD dell’Amministrazione Di Mattia con delega al settore

MONTESILVANO (PE) – Ieri mattina, sopralluogo presso la sede del presidio ASL di Montesilvano, in C.so Umberto I n.447, di una delegazione del Partito Democratico, composta dalla segretaria cittadina Romina Di Costanzo, dal gruppo consiliare PD, Pietro Gabriele e Feliciano D’Ignazio e l’ex consigliere con delega al settore Francesco Di Pasquale, per evidenziare in situ lo stato di fatiscenza e i tanti disservizi, in un confronto con il personale medico, paramedico e amministrativo. A conclusione del sopralluogo, il dossier prodotto sarà parte integrante di un punto specifico all’odg, proposto dal gruppo consigliare al prossimo consiglio comunale per far chiarezza sullo stato dell’arte e sollecitare il trasferimento dei servizi nella nuova struttura in maniera da garantire le condizioni di salubrità ambientali per i tanti utenti.

“L’ottimismo e la leggerezza dei nostri amministratori nell’annunciare il completamento e la riconsegna della struttura alla ASL per fine giugno cozza con la situazione che abbiamo rilevato stamane. Un quadro sconfortante alla luce dei tanti disservizi e disagi ravvisati dagli utenti soprattutto con l’inoltrarsi della stagione estiva.
E’ inaccettabile che la terza città d’Abruzzo, a livello demografico, debba continuare a usufruire di una struttura fatiscente, risultata più volte inadeguata anche per i Nas, trattandosi di un servizio essenziale e imprescindibile per la città e l’area vestina.
Il bacino di utenza della struttura, ex centro Telecom, con in corso una proroga di sfratto, copre oltre cinquantasettemila utenze, tra Montesilvano e Cappelle, estensibili in funzione di altre domande provenienti dai comuni limitrofi.
Presso il distretto si erogano non soltanto prestazioni ambulatoriali ma anche medicina legale, centro unico prenotazioni e A.D.I., assistendo per quest’ultima oltre un migliaio di pazienti annui, con servizi specialistici per malati terminali (anestesie, terapia del dolore, etc.), con una media di oltre18.150 prestazioni erogate in totale.
Questo in condizione di fatiscenza, senza idoneo accesso ai disabili per i servizi allocati al primo piano con ovvi disagi per gli utenti, a cominciare dalle mamme in dolce attesa, o con carrozzini e per persone anziane.
Gli impianti di climatizzazione sono insufficienti e coprono solo in parte le aree del personale medico e infermieristico, lasciando le aree comuni e le sale di attesa scoperte; la potenza dell’impianto elettrico è sottodimensionato, tanto che i quadri elettrici vanno in surriscaldamento, bloccando l’erogazione della corrente e dunque la continuità funzionale degli strumenti diagnostici.
Fatto ancor più grave a fronte di una presenza di una struttura nuova, in corso di ultimazione in Via Di Vittorio, frutto della lungimiranza delle amministrazioni di centro-sinistra, il cui progetto fu ridimensionato dalla giunta Cordoma e che doveva essere completata già nel lontano 2011.
Già qualche mese prima che questa amministrazione si apprestasse ad imporsi prepotentemente sulla precedente con la pretesa di fare prima e meglio, un tavolo di concertazione Comune, Regione e Asl aveva fissato la fruibilità preventiva dei primi due piani della struttura di proprietà della Asl e l’ala laterale del Comune oltre alle aree esterne, per allocare il cup e i servizi più utili e necessari, fermo restando il poliambulatorio e il consultorio. Uno spazio sicuramente maggiore a quello attuale, per poi garantire l’implementazione successiva di tutti i servizi, con l’intenzione di trasferire anche la farmacia comunale, abbattendo i costi dell’attuale sede o in caso, di affidamento delle aree del Comune alla Asl, introitando l’affitto per gli spazi concessi.
Una soluzione di ripiego approntata per avviare un primo trasferimento pur non coincidendo con la piena operatività di tutti i servizi previsti.
Avremmo gradito che la foga con la quale l’Amministrazione si è apprestata a ricorrere per il servizio di gestione della farmacia comunale, al regime concessorio a terzi, in nome della spending review, per abbattere affitto e costi di gestione, si fosse espletato anche e soprattutto nell’accelerare il trasferimento del distretto.
Un buon amministratore è in grado di valutare l’ordine di importanza degli obiettivi da raggiungere nell’interesse dei suoi cittadini, andando ad incidere con azioni tempestive sulle priorità essenziali e la sanità è certamente una di queste”.

 

Delegazione del PD su sede del presidio ASL di Montesilvano ultima modifica: 2015-08-01T12:57:03+00:00 da Redazione
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