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Convegno sugli aspetti psicologici e psicoanalitici del rapporto persona – cibo

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Di Pietro: “Il cibo non ha solo una mera caratteristica nutrizionale, ha anche un significato simbolico, affettivo, relazionale e ha valore identitario”

PESCARA – Si è tenuto giovedì 24 maggio dalle ore 9:30 alle 13 presso la Sala Tinozzi della Provincia di Pescara il convegno “Il Cibo: Relazioni, Affetti…Personalità”. L’evento è stato ideato e organizzato dalla dott.ssa psicologa Tiziana Di Gregorio, con il patrocinio della Provincia di Pescara, dei Comuni di Alanno e Manoppello, del Lions Club Pescara Ennio Flaiano, dell’Usl Pescara, della Federconsumatori e dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo. Punti essenziali dell’incontro, gli aspetti psicologici e psicoanalitici del rapporto tra la persona e il cibo e la normativa che concerne l’origine degli alimenti in etichetta.

«Si è parlato degli aspetti psicologici, relazionali, affettivi e/o psicopatologici del cibo che entra in una relazione e nelle relazioni», ha detto Fausto Agresta, psicologo, psicoterapeuta, presidente onorario CSPP. «A parte i casi gravi di anoressia e bulimia negli adolescenti, mi è stato chiesto il perché una persona o una famiglia tenda a mangiare troppo o rifiutare il cibo. La descrizione sintomatologica è semplice ma se non si ricorre a una terapia che ricerchi e sradichi il problema, esso non verrà risolto. Il corpo diventa un veicolo di ansie, un contenitore di aggressività e affetti. Secondo recenti studi, tra 10 anni il 50% della popolazione italiana potrebbe essere composta da persone che soffrono di bulimia. Per evitare tutto questo bisognerebbe fare interventi di prevenzione nelle scuole e nelle famiglie».

«Tema cardine del convegno è stato l’approccio a 360 gradi tra essere umano e cibo, analizzato nei suoi aspetti più profondi», commenta Alessandra Di Pietro, dirigente scolastico Istituto De Cecco Pescara. «Il cibo non ha solo una mera caratteristica nutrizionale, ha anche un significato simbolico, affettivo, relazionale e ha valore identitario. Esso infatti è contemporaneamente cultura, tradizione e innovazione. Il prodotto tipico raggruppa elementi materiali e tangibili, le cosiddette materie prime di una determinata aerea geografica, ma anche elementi intangibili che sono la cultura, il modo in cui un prodotto viene cucinato. Esso diventa l’espressione del territorio di un popolo. Come dicono i grandi chef, “quando un cuoco si mette ai fornelli non cucina semplicemente ma racconta una storia, una cultura, una tradizione, un passato che si reinventa e si rinnova con elementi di modernità”».

Oltre ad Agresta e alla Di Pietro sono intervenuti i seguenti relatori: Marilisa Amorosi, dirigente psichiatra Centro Salute Mentale Asl Pescara Nord; Marilisa Laudadio, farmacista, nutrizionista, esperta in fitoterapia e intolleranze alimentari Federconsumatori Abruzzo; Rita D’Arcangelo, psicologa e psicoterapeuta; Marzia D’Incecco, segretario comunale Bellante Scafa. L’evento è stato moderato dal giornalista Paolo Castignani.

Convegno sugli aspetti psicologici e psicoanalitici del rapporto persona – cibo ultima modifica: 2018-05-26T01:03:12+00:00 da Redazione
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