Presentazione Libri

Città Sant’Angelo, sabato 18 febbraio al teatro Comunale “Il caso Macbeth”

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CITTA’ SANT’ANGELO (PE) – La Fondazione Nicola Polidoro di Città Sant’Angelo, attiva sul territorio da più di venticinque anni, organizza un evento culturale di grande rilievo al teatro Comunale il 18 Febbraio 2017 alle ore 21.00. Il titolo della manifestazione è “Il caso Macbeth”.

Si tratta di un avvenimento volto a presentare l’ultimo libro di Giuseppe Testa (scrittore, editorialista catanese nato a Città Sant’Angelo), che si impernia proprio sul capolavoro di William Shakespeare.

La manifestazione sarà preceduta da una conferenza stampa che si terrà presso la sala La figlia di Jorio della Provincia di Pescara il 17 Febbraio alle ore 11.00 con la presenza dell’autore Giuseppe Testa, del Presidente della Fondazione Nicola Polidoro, Sergio Spinelli, dell’attore-regista Domenico Galasso, del Presidente del Teatro Minimo Angolano, Ettore Mazzocco e del Dirigente Scolastico del MIBE, Raffaella Cocco.

Per la realizzazione dello spettacolo, infatti, la Fondazione Nicola Polidoro si è avvalsa della preziosa collaborazione degli allievi del Liceo Artistico, Musicale e Coreutico “Misticoni – Bellissario” di Pescara. Gli alunni, magistralmente coordinati dai loro docenti, Maria Teresa Di Mascio, Caterina Scarafile e R. Luigia Maggiore, hanno realizzato l’apparato scenografico (Liceo artistico), eseguiranno le musiche della serata (Liceo musicale) e cureranno le coreografie (Liceo coreutico). Di seguito, le considerazioni dell’autore.

“Pensato per il quarto centenario della morte del Bardo (1616), questo libro è il frutto di una lunga fedeltà del suo autore alla tragedia di Macbeth: forse non la maggiore, ma certo la più controversa dell’intero corpus scespiriano. Macbeth è l’unico dramma storico di Shakespeare che, seppur per via riflessa, parla di una storia contemporanea all’autore.

Il dramma, ambientato nel Medioevo in Scozia, riguarda un re scozzese, come è scozzese il re succeduto in Inghilterra alla morte della grande Elisabetta. E’ praticamente certo che la tragedia fu commissionata (forse dal re in persona) a Shakespeare per rafforzare a Londra la posizione del sovrano scampato per un caso alla Congiura delle Polveri, uno degli eventi decisivi dell’intera storia inglese. Non c’è alcun dubbio che, scrivendo Macbeth, l’autore pensasse al suo re e protettore: Giacomo I Stuart.

Ed è di questo rapporto che il libro si occupa. Non si tratta dell’ennesima lettura poetica o artistica della tragedia, ma di una lettura in chiave storica, intesa a cogliere la profonda riflessione sulla natura del potere che Shakespeare svolge a ridosso di avvenimenti che cambiarono la stessa natura della monarchia britannica in una fase cruciale come quella delle guerre di religione. Dopo Macbeth, come dopo Giacomo I, il potere regale non sarà più lo stesso in tutta l’Europa: prerogative come il diritto assoluto alla discendenza di sangue vi sono messe in discussione in termini irreversibili, innestando nel linguaggio del dramma storico i frutti della riflessione politica, tragicamente laica, di Machiavelli.

Dopo l’esperienza, così bene augurante per il mio libro precedente (La donna di fiori, Sellerio, 2011), di una presentazione a Pescara e a Città Sant’Angelo (2 Aprile 2011), a cui mi legano affetti familiari e amicizie calorose, sono molto contento di proporre questa nuova fatica allo stesso pubblico: attento, partecipe, curioso. Il più bel regalo che uno scrittore possa ricevere. Grazie a tutti. Di cuore”.

Giuseppe Testa.

Città Sant’Angelo, sabato 18 febbraio al teatro Comunale “Il caso Macbeth” ultima modifica: 2017-02-16T19:31:15+00:00 da Redazione
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