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A Chieti ricordato il contributo della Divisione Nembo alla Liberazione della città

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L’evento ha visto la presenza sia delle autorità locali, sia dell’ANPI di Chieti e dei ragazzi della terza media dei quattro Comprensivi

CHIETI – Una mattinata di confronto e di conoscenza quella che si è svolta oggi all’Auditorium Cianfarani, sede della giornata celebrativa della Divisione “Nembo” per il contributo dato alla Liberazione della città di Chieti dall’occupazione nazifascista, insieme a tutte le altre forze di resistenza, civili e militari presenti sul territorio e in azione per liberarlo. L’evento, patrocinato dal Comune di Chieti, ha visto la presenza sia delle autorità locali, sia dell’ANPI di Chieti e una rappresentativa dei ragazzi di terza media dei quattro Comprensivi cittadini, accompagnata dalle dirigenti.

All’alba del giugno del 1944 la città di Chieti era provata da macerie, danni, perdite umane e anche materiali comportate dai bombardamenti e dalla guerra – così il sindaco Diego Ferrara – . È stato interessante e istruttivo ripercorrere attraverso la storia della Divisione Nembo e i movimenti da questa svolti in Abruzzo e a Chieti nel giugno del 1944, anche la storia della Liberazione della nostra terra dal dominio nazifascista. La manifestazione, organizzata dalla Nembo, che in occasione degli 80 anni dal giugno 1944 ripercorre in varie città i passi fatti allora, voleva semplicemente raccontare ciò che i soldati di allora hanno vissuto, uomini che erano poco più che ragazzi, molti dei quali hanno perso la vita, ma che, come tanti altri soldati e partigiani, si sono messi a disposizione per dare un futuro diverso all’Italia.

Con un excursus fotografico e documentale sulla città, stamattina il generale di divisione della riserva Leonardo Prizzi, già comandante della Nembo, ha ricostruito la storia di quei giorni a Chieti. Tanti furono i sacrifici che portarono a una Liberazione di cui in tanti furono tassello, questi giovani militari che ricordiamo a Chieti con una targa posta in via 4 Novembre, insieme a tutti coloro, civili e militari, che fecero la Resistenza e contribuirono a scrivere una storia nuova per la città, per l’Abruzzo e per il Paese. Compito delle istituzioni è aprire le porte a tutte le occasioni utili a costruire una memoria collettiva inclusiva, composta di tasselli, di fatti ed eventi che hanno contribuito a scrivere il futuro della città e che, per questo, vanno tutti ricordati. Per questo voglio sottolineare che non c’è stato alcun intento revisionistico, né polemico sui fatti di allora, come qualcuno ha invece frettolosamente paventato, anche perché siamo un’amministrazione di centrosinistra e abbiamo bene a mente la storia e il valore della Resistenza, ma semplicemente abbiamo ripercorso delle tappe di una Divisione che è stata in città e ha contribuito a liberarla.

Due le piazze dell’evento, per l’organizzazione del quale voglio ringraziale la consigliera Barbara Di Roberto che ha fatto da ponte con gli organizzatori: alla Civitella la conferenza aperta in presenza delle istituzioni cittadine e i rappresentanti dell’esercito sulla storia della divisione, che grazie all’empatia del generale Prizzi ha coinvolto i ragazzi in un’avvincente e divertente narrazione; poi la Villa, con la deposizione della corona su via 4 Novembre e poi alla Villa comunale dove stand informativi dell’esercito italiano e dei paracadutisti della Folgore e alcuni mezzi utilizzati nelle operazioni, sono stati a disposizione dei ragazzi e della città”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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