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Catania-Pescara: la voce dei tecnici

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Sannino e Baroni analizzano la sfida di campionato

CATANIA – Al termine della partita Catania-Pescara sono intervenuti in conferenza stampa i due tecnici. Marco Baroni, allenatore del Pescara, ha sottolineato come se da un lato non è arrivato un risultato positivo dall’altro può dirsi soddisfatto per la prestazione del gruppo anche se gli errori non sono mancati:

«Non c’è stato solo il palo all’ultimo minuto. Abbiamo offerto una prestazione importante. L’atteggiamento e la volontà non sono mancati. Giochiamo a calcio, in questo momento la pressione del risultato e della classifica ci penalizzano. Possiamo uscirne solo con le prestazioni. Commettiamo ancora troppi errori ma servono scosse positive per venir fuori da questa situazione. Il pareggio sarebbe stato meritato. Qualche episodio sfavorevole l’abbiamo pagato. Non piangiamoci addosso. Paghiamo una classifica problematica che non dimostra il valore espresso in campo. La sconfitta di quest’oggi non è meritata. Abbiamo cambiato tanto, tantissimo. Non voglio trovare alibi. Il campionato di serie B è diviso in tre stagioni, siamo ancora nella prima. Noi dobbiamo trovare la vittoria, ci serve per il morale ed a tutti i costi. La mia più grande paura adesso è un cedimento mentale dei miei giocatori. Per questo mi son messo alla loro testa e siamo andati verso i nostri tifosi, che hanno fatto tanti chilometri per seguirci. So, per esperienza, che abbiamo i valori morali per venir fuori da questa posizione. Non dobbiamo mollare. Sul rigore non parlo. Quello non concesso. Parlo solo della prestazione della squadra. Contro l’Entella, prossima settimana, dovrà esser una partita in cui non dovremo sbagliare nulla. Solo così potremo venir fuori da questa situazione. Con i problemi non si vincono le partite».

Giuseppe Sannino, tecnico della squadra siciliana, ha evidenziato l’importanza fondamentale di aver conquistato il primo successo in campionato, nonostante non sia rimasto soddisfatto del primo tempo dei suoi:

«Avevamo bisogno dei tre punti. Sono arrivati attraverso un primo tempo che non mi è piaciuto ma un secondo in cui avremmo potuto chiudere la gara più volte. Sono un fatalista. A Crotone abbiam preso noi il palo, adesso l’ha preso il Pescara. Questa gara ci deve far pensare che qualcosa è cambiato ma deve ancora cambiare l’atteggiamento di tutti. Basta dire che andremo in serie A. Così ci facciamo solo del male. Capiamo il momento. Stiamo attraversando un momento non felice tra infortunati e squalificati. Altri che stanno in campo stoicamente come Spolli, Capuano che gioca in un ruolo non suo. Abbiamo grandi problemi a cui dobbiamo sopperire con altri valori. Il valore del Catania, che ci ha permesso di vincere, è stato anche il passo in avanti di Leto e Castro nel sacrificarsi in fase difensiva. Rosina è un trottolino, non so quanti anni abbia. Capuano può sbagliare un passaggio ma fa di tutto. Spolli è voluto rimanere in campo, per fortuna, perché lo stavo cambiando prima dell’espulsione. Non è il Catania che voglio, ma potremo arrivarci solo attraverso la consapevolezza dei nostri mezzi. Molto presto chiederò alla società che i tifosi vengano a Torre del Grifo. In questo momento non servono i proclami. Bisogna guardarci negli occhi e capire che soffriremo ovunque finché avremo un numero di giocatori importante che ci permetterò di lavorare e ripartire. Serve la serenità. I ragazzi stanno acquisendo la giusta serenità. Sentivo i ragazzi che parlottavano dopo la partita, facendosi forza. Stasera dobbiamo goderci questa vittoria. Poi dovremo pensare a trovare undici giocatori da metter in campo a Frosinone, perché non so nemmeno se li avremo a disposizione. Jankovic adesso è infortunato. Sta facendo di tutto per mettersi a disposizione ed imparare. Martinho non riesce a gestire la sua gara per 90° ma è anche un ragazzo tra i primi a catapultarsi e proporsi. Purtroppo ci son giocatori che son costretti a giocare in ruoli che non gli appartengono. Abbiamo provato anche un altro sistema di gioco, ma questo toglie certezze. Aver in campo giocatori come Capuano dà certezze. Ho in mente un Catania diverso, ma questo è quel che ho a disposizione adesso. Conta solo vincere, in qualsiasi modo. A Frosinone andremo in campo giovanissimi a centrocampo. Mi auguro che questo periodo buio passi presto. Poi penseremo a come far a dar sostegno in mezzo al campo. Adesso godiamoci questi punti. Ho sentito l’urlo liberatorio dei tifosi, dei miei ragazzi e di tutto l’ambiente. Stasera andiamoci a mangiar tutti una pizza ed una birra».

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[Si ringrazia la redazione di Mondo Catania per la collaborazione]

Catania-Pescara: la voce dei tecnici ultima modifica: 2014-09-28T22:12:29+00:00 da Redazione
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