C5, Pescara beffato, la vittoria sfuma nei 60″ finali

Condividi

Il Corigliano ottiene il pareggio a 7″ dalla fine

PESCARA – Ci sono partite che escono fuori da ogni logica e coerenza, ci sono partite che vivono secondo copioni bislacchi e contraddittori, ci sono partite in cui puoi vivere momenti di pura esaltazione e altri di buio scoramento, ci sono partite in cui fare delle valutazioni risulta un’operazione tanto vana quanto inutile. Pescara – Corigliano è stato tutto questo è forse anche qualcosa di più. E allora limitiamoci a raccontare la storia pazza di questa partita.
Si inizia subito con i fuochi d’artificio, non è ancora finito il primo giro di lancetta dei secondi ed il Pescara è già in vantaggio. Titti Borruto, in arte “cobra”, rientrato sul parquet dopo una sosta forzosa di sette mesi e all’esordio ufficiale in casacca biancazzurra, scardina la porta avversaria con un tiro “malignazzo” che lascia di stucco Tornatore. Ma appena chiusi i festeggiamenti di rito, il Corigliano avrebbe subito a disposizione la possibilità di impattare grazie ad generoso penalty concessogli dal cagliaritano Delpiano. Lemine calcia con orgogliosa sicurezza ma spreca indirizzando la palla sulla traversa. Scampato il pericolo, il Pescara ingrana le marce alte, regalando dieci minuti di futsal stellare. Con un pressing alto ed asfissiante e grazie a una velocità di palleggio supersonica sovrasta i calabresi in lungo e largo, realizzando tre reti da inserire d’ufficio nella selezione antologica intitolata “I gol più belli di sempre”. Grello dalla banda sinistra assiste Rogerio che in surplace si libera del suo avversario diretto e segna un gol magnifico, subito dopo è Salas ad inventare un tracciante rasoterra diagonale per Calderolli, il quale ringrazia e depositando palla nella porta sguarnita. Infine prodezza balistica di Calderolli che di sinistro lascia partire uno Skud che si schianta alle spalle del frastornato portiere ospite. È il minuto 12 e verrebbe voglia di lanciare la spugna sul parquet per non rendere troppo severa la lezione impartita dal Pescara agli uomini di Toscano. Grandina, infatti, sui bianconeri che però, ad onor del vero, non commettono l’errore di uscire mentalmente dalla partita. Accade invece il contrario, Rescia incautamente sbaglia un appoggio che viene intercettato da Nuno Coco che in fuga solitaria vola verso la porta, non lasciando scampo a Capuozzo. E non finisce qui perché Lemine, migliore in campo tra le fila degli ospiti, nonostante il penalty fallito, dopo meno di 120″ batte ancora il portiere pescarese, rimettendo i suoi in scia. Calo di concentrazione? Ipotesi probabile. Qualcuno inconsciamente, forse, stacca la spina troppo presto, ponendo il pensiero ai prossimi impegni di Coppa. Riflessioni spontanee al momento subito fugate da una immediata riscossa del Pescara che torna sul pezzo, collezionando un’altra bella serie di occasioni. Borruto, carico a molla per il rientro, fa copia e incolla, segnando la quinta rete per i delfini con un tiro molto simile a quello della sua prima realizzazione. Tornatore forse in questa occasione ha qualche colpa ma poco importa, in campo e sugli spalti si torna a far festa. Per la verità i cinque falli che gravano sul groppone dei padroni di casa pesano non poco, ma i pescaresi sino alla sirena del riposo controllano in sicurezza e neanche al più pessimista dei tifosi biancazzurri verrebbe mai in mente di poter avere il minimo dubbio sulla vittoria del Pescara. Si torna così negli spogliatoi tra gli applausi, nulla presagendo su quello che di lì a poco sarebbe accaduto.
Al rientro i ritmi indiavolati del primo tempo sono un ricordo, gli arbitri continuano a interpretare in forma monotematica e con scarsa equità le nuove indicazioni del designatore ed è forse anche vero che nelle teste degli uomini di Colini torni ad insinuarsi inconsapevolmente la voglia di controllare la gara piuttosto che farla. Per la verità le occasioni continuano a fioccare per i pescaresi ma Tornatore tanto incerto era sembrato nel primo tempo quanto impenetrabile sembrerà nella ripresa. Sono invece i calabresi a sfruttare un’altra inaspettata incertezza di Rescia e a realizzare con l’onnipresente Lemine la rete del 3-5. È il terzo minuto di gioco e da lì in avanti il Pescara, senza troppi scossoni, gestisce la gara senza mai entrare in affanno. Il Corigliano non spreca un pallone e gioca con ordine, sotto la guida sapiente di Lemine ma non sembra in grado di poter completare la rimonta. E anche quando Toscano, a quattro dal temine, tenta l’arma disperata del portiere di movimento, il Pescara non trema più di tanto. Nessun pericolo o quasi sino a 58″ dalla fine, quando il nazionale Dentini inventa, dal nulla, una rete da posizione defilatissima. Il gol, improvviso quanto imprevisto, rimescola il sangue nelle vene dei calabresi, incutendo negli animi dei padroni di casa il timore della beffa. A testa bassa il Corigliano tenta l’impossibile e a soli 7″ dalla fine Leggiero, commettendo fallo in area su Del Pizzo, offre agli ospiti l’occasione di un altro penalty, che questa volta Nuno Coco non sbaglia. È il 5-5 che provoca l’incredula disperazione dei tifosi biancazzurri. Il Corigliano in svantaggio per tutta la gara coglie un pari inaspettato ma certamente non del tutto immeritato. A volte basta un pizzico di fortuna per ribaltare situazioni di pieno sconforto ma i calabresi hanno avuto anche il gran merito di giocare sempre in modo aperto e ordinato e soprattutto con lo spirito di chi non molla mai. A loro merito i pochissimi passaggi sbagliati, un grande Lemine, la capacità di non arrendersi mai e di credere sempre nelle proprie possibilità . Onore al merito dei calabresi, che si candidano dopo due giornale al ruolo di sorpresa del campionato.
Per il Pescara neanche il tempo di rimuginare sulla partita perché già da domani si vola in Romania per il Main Round di Uefa Futsal Cup. Questa volta si alza il tiro con avversari di ben più alta levatura rispetto alla prima fase giocata ad Andorra. Ma questa è tutta un’altra storia e sarà bello raccontarla nei prossimi giorni. Almeno così si spera.

PESCARA-CORIGLIANO FUTSAL 5-5 (5-2 p.t.)

PESCARA: Capuozzo, Rescia, Calderolli, Borruto, Cuzzolino, Ercolessi, Leggiero, Salas, Rogerio, Lara, Grello, Garcia Pereira. All. Colini

CORIGLIANO: Tornatore, Lemine, Coco, Delpizzo, Juanpe, De Luca, Schiavelli, Dentini, Trovato, Lento, Forace, Lo Buglio. All. Toscano

MARCATORI: 00’58’’ p.t. Borruto (P), 7’34’’ Rogerio (P), 9’07’’ Calderolli (P), 11’38’’ Cuzzolino (P), 13’03’’ Coco (C), 15’03’’ Lemine (C), 15’20’’ Borruto (P), 3’27’’ s.t. Lemine (C), 19’08” Dentini (C), 19’52’’ rig. Coco (C)

AMMONITI: Cuzzolino (P), Juanpe (C), Lemine (C), Leggiero (P)

ARBITRI: Daniele Ferretti (Roma 1), Marco Delpiano (Cagliari) CRONO: Lorenzo Di Guilmi (Vasto)

C5, Pescara beffato, la vittoria sfuma nei 60″ finali ultima modifica: 2015-09-26T19:14:22+00:00 da Redazione
Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter