Bucchi: “Ritrovare il giusto equilibrio”. Ardemagni: “Una liberazione, dopo un periodo difficile”

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PESCARA – Inaspettata e amara la sconfitta di sabato scorso contro il Padova in un momento difficile per i colori biancoazzurri dopo aver incamerato punti preziosi per la lotta salvezza e dopo essere balzati nei quartieri alti della classifica. Non si tratta di vertigini da playoff ma una serie di infortuni che hanno costretto il tecnico Di Francesco a rivedere uomini e schemi, non potendo contare su pedine preziose, proprio nel momento dalla verità.

Il pensiero che ha accomunato Bucchi e i compagni è stato quello dall’unione, di restare vicini ai colori biancoazzurri perchè la stagione resta positiva ad oggi per i punti ed il gioco visto nel complesso ma per aiutare ad uscire da questo momento negativo occorre incitare e far sentire il proprio apporto in particolare verso i numerosi “baby” 90′ e dintorni che vivono maggiormente di entusiasmi.

Di opposto umore lo spogliatoio del Padova che ritrova il suo bomber della passata stagione Ardemagni (autore di una doppietta) che ha visto il successo della squadra e suo personale come una vera e propria liberazione dopo un periodo di magra dal punto di vista dei risultati.

CRISTIAN BUCCHI – Sono gli episodi che alla fine determinano la partita, oggi hanno meritato la vittoria non hanno rubato niente, hanno creato più occasioni di noi. Siamo stati un pò frettolosi, poco precisi specie nell’ultimo passaggio. Abbiamo sbagliato partita, in un campionato così lungo, dispiace perchè è avvenuto in casa, in una partita che poteva essere importante, perchè l’avversario era in difficoltà e con i tre punti avremmo allontanato la zona bassa della classifica.

Credo che come non ci siamo montati la testa quando eravano in zona playoff adesso non dobbiamo abbatterci, i nostri tifosi possono comunque essere contenti della nostra stagione e siccome mancano diverse partite possiamo chiudere al meglio in un periodo fondamentale della stagione. Sono partite che nascono male e finiscono peggio, nel primo tempo loro hanno sbagliato palle gol clamorose, non hanno rubato niente creando numerose palle gol, noi un paio di tiri poco pericolosi e un palo. In quattro partite solo un punto però abbiamo una classifica positiva che ci permette di avere una giusta tranquillità dalla zona salvezza e un margine di speranza, un sogno nel cassetto da riprendere più avanti. Dobbiamo lavorare con grande tranquillità, abbiamo ricevuto dei fischi giusti quando si gioca male ma non dobbiamo preoccuparci.

Il mister è il primo che ci deve tenere carichi, siamo tutti suoi “figli” e quando sente delle critiche è il primo a risentirne. Siamo dispiaciuti perchè capiamo lo stato d’animo del tifoso. Speriamo tutti insieme di ritrovare il giusto equilibrio. Pescara è una piazza importante soprattutto negli ultimi anni dove si è rischiato il fallimento, si è assaporato il sogno della serie A, subito si ripensano ai tempi d’oro e si dimentica quello che è stato il corso fino alla scorsa stagione. La gente si è ingolosita e che abbia voglia di sognare come anche noi giocatori ma dobbiamo restare con i piedi per terra e centrare la salvezza perchè tenere la categoria è quello più importante. Tutto quello che sarà di più sarà un sogno da vivere tutti insieme, con i tifosi.

La prossima giornata a Modena sarà una gara particolare in un ambiente dove sono più legato come calciatore e uomo. Però da professionista nei novanta minuti non guarderò in faccia a nessuno ma penserò solo al bene della squadra.

MATTEO ARDEMAGNI – Sono contento per me e per il mister, perchè è la prima vittoria in trasferta. E’ stata una liberazione dopo un periodo difficile personale (non trovavo il gol) e per la squadra per alcune brutte sconfitte e alcuni immeritati pareggi. Grande reazione dopo la brutta figura con il Cittadella. Abbiamo giocato contro una buona squadra, che sta facendo un ottimo campionato. Siamo venuti qui con un altro atteggiamento, sia nel primo che nel secondo tempo si vedeva una squadra che voleva ottenere qualcosa di più.

Il 4-3-3 l’avevo fatto già a Reggio Calabria. Mi sono trovato bene perchè si crea qualcosa in più in avanti, correndo bene tutti quanti e con la concentrazione giusta, anche se possiamo regalare qualcosa qualocsa di più nelle ripartenze dell’avversario. Con questo modulo mi arrivano più palloni lì davanti.

Sui playoff? Meglio non dirlo perchè l’ultima volta che l’abbiamo detto siamo caduti un pò in basso. Guarderemo più avanti questa opportunità. Dispiace per Di Gennaro che era rientrato in settimana ma poi si è rifatto male e per Succi che è un grande giocatore. La vittoria è dedicata ai tifosi che erano un pò arrabbiati dopo la prestazione con il Cittadella. Adesso tocca a noi cercare altre vittorie per convincerli in positivo. La medicina dell’attaccante è sempre il gol, da mesi non trovavo la via della rete e sapevo che per uscirne l’unica via di fuga è non mollare mai, lottare sempre perchè chi si ferma è perduto. Capitano momenti che non riesci a buttarla dentro, i miei compagni mi sono stati vicino e voglio condividere anche con loro questo bel momento.


Bucchi: “Ritrovare il giusto equilibrio”. Ardemagni: “Una liberazione, dopo un periodo difficile” ultima modifica: 2011-03-22T08:33:12+00:00 da Direttore
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