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Boxe, il tecnico Simone Di Marco racconta la preparazione di Luca Iovoli

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Il fighter di Tocco da Casauria si è aggiudicato il titolo di campione italiano nella categoria 81 kg dilettanti

PESCARA – È nata una stella nel mondo del pugilato italiano. Si chiama Luca Iovoli che domenica si è aggiudicato il titolo di campione italiano nella categoria 81 kg dilettanti. Vittoria netta in finale e ancora gli trema la voce per l’emozione. Sul ring del Pala Del Mauro di Avellino contro ogni pronostico è arrivato fino in fondo coronando anni di sacrifici sull’asse Tocco da Casauria-Pescara. Ogni giorno avanti e indietro per allenarsi. Sacrifici e rinunce per salire sul gradino più alto del podio. Per anni è stato un pendolare per eccellenza: ogni mattina da Tocco da Casauria a Chieti dove ha frequentato l’istituto di Informatica; sempre con lo zaino della scuola in spalla e il borsone della palestra necessario per gli allenamenti del pomeriggio, a Pescara, e poi di sera di nuovo verso a Tocco da Casauria.

La medaglia d’oro al collo è motivo di orgoglio per il 20enne toccolano e per la sua società, Boxing Team Simone Di Marco, che in passato ha vissuto altre emozioni del genere con altri pugili. Una vera e propria scuola di pugilato e di vita.

Tre anni fa un giovanissimo Luca Iovoli, sempre in quel di Avellino, aveva conquistato il titolo di campione italiano Youth. Si è ripetuto la scorsa settimana in un percorso tricolore che ha avuto il momento decisivo nella semifinale vinta contro il favorito numero uno Antonaci.

Ed è proprio il suo tecnico Simone Di Marco, meticoloso ed esigente, che racconta incertezze e fiducia di una preparazione strutturata a 600 km di distanza, poiché Luca Iovoli è un carabiniere effettivo in servizio nella provincia di Vicenza dal mese di dicembre, trasferito proprio nel momento in cui avrebbe dovuto iniziare il lavoro specifico in avvicinamento ai campionati assoluti, che già lo scorso anno ha dovuto saltare proprio per il concomitante inquadramento nell’Arma, sebbene si fosse qualificato per le finali di Roma 2019. «Penso che la chiave di questa preparazione sia stata la fiducia reciproca tra noi», ha commentato Simone Di Marco, «io so di preparare un atleta con la A maiuscola, la cui serietà è un’eccellenza, la cui perseveranza è da manuale. La sua fisicità sta maturando insieme alla sua qualità pugilistica, strutturando un carattere agonistico che è venuto fuori nei quattro match degli assoluti, in un crescendo di strategie tecnico-tattiche che ci hanno regalato questo trionfo incredibile», il pensiero del tecnico pescarese.

Sedute di sparring organizzate non solo con la difficoltà della distanza, ma, soprattutto, con l’insidia del Covid, ostacolo a qualsiasi possibilità di spostamento. Licenze vissute in volata verso Pescara per rifinire i vari aspetti della preparazione, per affrontare un girone i cui nomi saliti sul ring avrebbero impensierito qualsiasi addetto ai lavori, per arrivare dopo la vittoria degli ottavi di finale e successivamente dei quarti, a disputare la semifinale contro Federico Antonaci, testa di serie numero 1 del girone, pugile azzurro fin dalle giovanili, con cinque partecipazioni agli europei, pugliese coriaceo con oltre 110 match all’attivo.

Antonaci è andato giù alla prima ripresa per un preciso e potente diretto sinistro inferto da Iovoli e, nonostante il match sia stato infuocato, la voglia di farcela ha battuto l’esperienza e Iovoli si è aggiudicato così l’accesso alla finale.

Domenica pomeriggio contro Vincenzo Lizzi – bronzo olimpico giovanile, campione europeo Youth e pluricampione italiano in forza al Gruppo sportivo dei Carabinieri – Iovoli si è ripetuto sulle ali dell’entusiasmo. Il traguardo raggiunto permette a Iovoli di continuare a sognare il ritorno nel giro azzurro per rappresentare l’Italia sui ring più prestigiosi del mondo e di inseguire l’obiettivo di entrare nel Gruppo Atleti dell’Arma che con orgoglio rappresenta e che non smette di ringraziare per le licenze e il supporto nella preparazione agli assoluti di Avellino.

Luca Iovoli, fighter di Tocco da Casauria e portacolori del Boxing Team Simone Di Marco, si è imposto nell’ultimo atto sul coriaceo piemontese Vincenzo Lizzi. La prepotente scalata del ventenne Iovoli era partita al primo turno con una vittoria sul toscano Bachi ed è proseguita senza soste fino all’acuto contro uno degli astri nascenti della boxe italiana. Iovoli si è aggiudicato 2 riprese su 3, portandosi a casa il titolo.

Un altro abruzzese, il marsicano Amedeo Sauli, invece ha perso la finale dei 69kg contro Gianluigi Malanga. L’Abruzzo dunque replica i due titoli dell’ultima rassegna: nel 2019 trionfò anche il pescarese Francesco D’Alessandro (49 kg) in forza alla Asd Pugilistica Di Giacomo

Boxe, il tecnico Simone Di Marco racconta la preparazione di Luca Iovoli ultima modifica: 2021-02-06T17:19:10+00:00 da Marina Denegri
Pubblicato da
Marina Denegri

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