Il play sbaglia il tiro libero che poteva portare Bologna ai supplementari, a 4” dal termine. Per gli uomini di Ramagli una vittoria importantissima per sbloccare la classifica.
TERAMO – Quando Terrell Mc Intyre a 4” dal termine, sbaglia il tiro libero che poteva portare Bologna ai supplementari, il Palascapriano esplode di gioia. Per Teramo è la fine di un incubo. Gli abruzzesi riescono finalmente ad ottenere la prima vittoria in stagione, dopo una gara vibrante, che, alla fine del terzo periodo (chiuso dagli uomini di Ramagli sopra di 11 punti) sembrava in cassaforte e che si è, invece, riaperto incredibilmente nell’ultimo quarto, con gli emiliani che hanno piazzato un parziale di 23-13, sfiorando la rimonta.
La partita era iniziata bene per gli abruzzesi. Wanamaker piazzava subito due canestri, seguito da Dee Brown. Gli emiliani parevano incapaci di reagire e solo Sanikidze con un tiro da tre, faceva capire che le b”V nere” erano scese sdul parquet. Coach Finelli, così, chiamava il primo time out a 7.38”” e subito dopo, faceva entrare l’ex di turno, Poeta, per cercare di dare una scossa alla squadra.
La mossa si rivelava azzeccata, perchè proprio il play, fischiatissimo dal suo ex pubblico, suonava la carica, trascinando i suoi alla parziale rimonta (19-18) al primo fischio di sirena, grazie a 7 punti e ad alcune accelerazioni che mandavano in tilt la retroguardia biancorossa.
Nel secondo periodo era Ramaglia ad azzeccare il cambio vincente. L’ingresso in campo di Polonara per Amoroso, infatti, dava maggior pericolosità agli abruzzesi. L’ala infatti segnava 9 punti e trascinava i suoi, al riposo in collaborazione con Fultz sul 46-41. L’unica colpa di Teramo era quella di non essere molto precisa sotto canestro, altrimenti il margine, sarebbe potuto essere più ampio.
Bologna infatti viveva di fiammate e il solo Sanikidze con due triple, la teneva a galla. Il resto della squadra con McIntyre in testa, pareva spaesata e incapace di reagire. Al ritorno dalla pausa, Teramo capiva di poter far sua la gara, e metteva il turbo. Nei primi quattro minuti, Amoroso (8 punti) e Borisov (4) e Dee Brown, trascinavano gli abruzzesi, fino ad un parziale di 60-43, con Bologna che, nei primi 5 minuti metteva a segno la miseria di due punti.
Pareva il momento della svolta. Gli abruzzesi però, ionverce di affondare i colpi su unaquadra allo sbando, si limitavano a controllare le sfuriate delle “V nere”, chiudendo il terzo quarto sul 60-49. Bologna, così nell’ultimo periodo, riemergeva dalle sue ceneri e azzannava alla gola un Teramo spaurito, che arretrava il suo raggio d’azione.
Gli emiliani, ritrovavano miracolosamente Mc Intyre, dato per disperso nei primi tre periodi. L’americano siglava 2 triple e trascinava i suoi alla riscossa, in collaborazione con uno strepitoso Sanikidze. Teramo si aggrapava a Fultz e Amoroso per portare a casa la vittoria, ma era proprio Mc Intyre, a dare a Teramo la certezza di tornare a vedere la luce, sbagliando, come già detto, il tiro libero del pareggio.
Teramo tira così un sospiro di sollievo e inizia ufficialmente la sua stagione alla caccia della salvezza. Coach Ramagli deve però lavorare sui cali di concentrazione dei suoi. Come contro Avellino, infatti, anche contro Bologna, i biancorossi sono spariti nell’ultimo periodo. Bologna invece è apparsa troppo svagata. Finelli deve ritrovare alcuni uomini cardine e scegliere un quintetto maggiormente affidabile in fase di copertura. L’esperimento del doppio play Mc Intyre-Poeta, infatti, ha scoperto troppo la squadra, esponendolo alle ripartenze avversarie. I due devono ancora affinare l’intesa, ma il materiale tecnico a disposizione è notevole.
TABELLINO:
Quintetti base:
Banca Tercas Teramo: B.Brown, Amoroso, D. Brown, Wanamaker, Borisov;
Canadian Solar Bologna: Mc Intyre, Koponen, Gigli, Sanikidze, Douglas.
Parziali: 19-18; 46-41; 60-49; 73-72.
Banca Tercas Teramo: B.Brown 8, Amoroso 14, D.Brown 7, Fultz 15, Borisov 12, Wanamaker 6, Polonara 11;
Canadian Solar Bologna: Mc Intyre 11, Koponen 8, Poeta 12, Gigli 7, Sanikidze 16, Martinoni 1, Gailius 6, Douglas 11.