Teramo

Atri, inaugurata la rassegna Stills of Peace: il report

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ATRI – Le temperature non proprio estive e lo spettro latente del coronavirus non hanno fermato i trecento ospiti intervenuti all’opening di Stills of Peace, Frammenti di Pace, la rassegna internazionale fiore all’occhiello della Fondazione Aria, in collaborazione con il Comune di Atri, con la regia dell’agenzia delloiacono Comunica, che apre al dialogo con le diverse comunità internazionali attraverso l’arte e la cultura contemporanea. Dopo Pakistan, Spagna, Francia, Cina, Marocco e Iran, quest’anno S.o.P. ha aperto il dialogo con l’arte e la cultura del Giappone.

Dopo i saluti dei padroni di casa, il Sindaco Ferretti e l’Assessore alla Cultura Felicione, delle istituzioni presenti, Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Sospiri e Vice Presidente della Fondazione Tercas Iommarino, il neo Presidente della Fondazione Aria La Rocca ha illustrato la genesi del progetto culturale internazionale: “aprire le possibilità, fornire supporto alle idee e alle conoscenze tanto del proprio territorio che del mondo, riconnettere le idee e le forze culturali con l’imprenditoria, provare a progettare modalità diverse per sviluppare sia la cultura che le relazioni sociali ed economiche”. Dopo la lettura del messaggio augurale da parte di S.E. l’Ambasciatore del Giappone in Italia, Hiroshi Oe, doveroso ed interessante il contributo storico-scientifico della Presidente del Centro Studi Alessandro Valignano, Marisa Di Russo, che ha ripercorso in una video intervista il viaggio in Oriente del grande Padre Gesuita e la sua fitta corrispondenza con il Generale Claudio Acquaviva, due grandi abruzzesi ai quali si deve anche la prima missione giapponese in Italia nella Roma del 1500.

Evelina Frisa, conduttrice della kermesse, ha dato il via alla presentazione delle iniziative principali della settima edizione di Stills of Peace 2020 che seguiteranno fino al 6 settembre: la mostra Lights/Spaces (Carlo Bernardini e Kaori Miyayama, a cura di Antonio Zimarino), il connubio tra realtà e dimensione onirica, presso le Cisterne di Palazzo Acquaviva; nel Museo Archeologico, invece, le mostre Gei Sha (Yoko Yamamoto, a cura di Paolo Dell’Elce) e Stampe Giapponesi Contemporanee 1946 – 1993 a cura di a cura di Takizawa Kyoji – The Japan Foundation, tra le quali spicca la stampa di Yayoi Kusama “Zucca” del 1988, la più nota zucca gialla a pois neri, il suo tema più simbolico e più conosciuto nel mondo, la selezione di 50 artisti giapponesi ricompongono un quadro perfetto dell’estetica e dell’immaginario intellettuale giapponese del secondo dopoguerra. L’affascinante cornice del Palazzo Cardinal Cicada, riaperto dopo 50 anni di chiusura e ancora in fase di restauro, ospita infine la mostra Kensho (Paolo Dell’Elce, a cura di Mariano Cipollini), un percorso di conoscenza profondo sia di se stessi che dell’altro. Anche quest’anno non poteva mancare il seguitissimo appuntamento con il cinema d’autore in lingua originale con sottotitoli in italiano Cine Japan a cura di Pino Bruni nel cortile all’aperto di Palazzo Duchi d’Acquaviva di Atri.

Sul palco gli ospiti hanno avuto un assaggio di due delle forme d’arte più diffuse in Giappone: l’Ikebana e l’Origami, con performance live delle maestre Flavia De Giovanni e Haruka Seki accompagnate da Grazia Di Fabio, del direttivo dell’Associazione Giappone in Abruzzo, in abito tradizionale giapponese.

A causa delle misure anti Covid-19, ricordiamo che l’accesso è contingentato con check e uso della mascherina obbligatori in tutte le sedi della rassegna. Per avere maggiori informazioni o consultare il programma completo c’è il sito www.stillsofpeace.com. Prenotazioni visite alle mostre e posti per i sei appuntamenti di Cine Japan su www.viviatri.it.

Atri, inaugurata la rassegna Stills of Peace: il report ultima modifica: 2020-07-20T17:57:56+00:00 da Redazione
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Tags: Atri

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