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Assergi, la nota di Giuseppe Lalli sulla Regina d’Ungheria

da Marina Denegri

“Ad Assergi nella cripta sotterranea della chiesa parrocchiale si ammira una gotica statua lignea raffigurante una misteriosa donna coronata”

SANTA ELISABETTA

L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo un’interessante nota di Giuseppe Lalli sulla Regina d’Ungheria.

Il 17 novembre la Chiesa Cattolica fa memoria di Santa Elisabetta d’Ungheria. Si tratta di una delle figure più affascinanti del medioevo cristiano. Ad Assergi (L’Aquila), paese abbarbicato sulle pendici meridionali del Gran Sasso d’Italia dove lo scrivente è nato e cresciuto, nella vetusta cripta sotterranea della bellissima chiesa parrocchiale si ammira una gotica statua lignea raffigurante una misteriosa donna coronata, dolcemente sdraiata sopra il coperchio di una cassapanca contenente le reliquie di San Franco, il principale protettore dell’antico borgo. Il viso della statua presenta lineamenti assai raffinati e un garbo espressivo di rara bellezza, frutto maturo, quanto a stile, di quella scuola che, denominata “Île de France”, prende il nome dalla regione francese da cui ha avuto origine. Si tratta, con tutta probabilità, di un pezzo di una Natività raffigurante la Vergine dopo il parto, ma da sempre la voce popolare la identifica non nella regina del Cielo ma in una regina della terra: Santa Elisabetta d’Ungheria“.

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