Ascoli-Pescara derby dalle mille emozioni

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Salvezza contro playoff, il ritorno di Bucchi nelle Marche, la crescita di Verratti sono solo alcuni dei temi di una partita mai banale

La partita tra Ascoli e Pescara sarà senza dubbio un derby di fuoco e non solo per l’orario in cui si disputerà la gara, cioè le 12.30 di domenica. Gli obiettivi di marchigiani e abruzzesi (salvezza per i primi e, ormai si può dire, playoff per i secondi) non lasciano alcun dubbio sul fatto che la sfida sarà accesa.

AL “DEL DUCA” IL 2 MANCA DA 23 ANNI – L’ultima volta che il Pescara fece visita all’Ascoli, il 14 maggio 2005, le aspirazioni delle due compagini erano esattamente l’opposto di quelle di oggi. L’Ascoli, guidato all’epoca da Giampaolo, era in lotta per la promozione, mentre il Pescara, affidato a Simonelli, per evitare la C1. La gara finì 1-0 per i marchigiani, grazie ad un gol di Cudini.

In quel campionato, successe tutto e il contrario di tutto con la giustizia sportiva che ribaltò i verdetti sul campo, permettendo all’Ascoli (che era stato sconfitto nei playoff) di andare in serie A e al Pescara (retrocesso sul campo) di essere ripescato. In quell’Ascoli, giocava Christian Bucchi. L’attuale centravanti biancazzurro fu uno dei protagonisti di quella squadra, segnando 17 reti in campionato, più due nei playoff. L’anno dopo lasciò i marchigiani per andare al Modena, ma tornò nella stagione 2008/2009, anche se questa volta segnò appena tre reti.

Più in generale, sono 38 le sfide disputate tra marchigiani e abruzzesi con un bilancio, a vantaggio dei bianconeri, di 17 vittorie a 13, mentre 8 sono stati i pareggi. Per quel che riguarda le sfide nelle Marche, in 20 gare, 12 volte il derby è andato alla squadra di casa, contro le sole 5 dei biancazzurri e tre pareggi. Il Pescara non vince il derby in trasferta dal 6 novembre 1988 (0-1 con gol di Berlinghieri). Da allora un pareggio e ben sei sconfitte consecutive.

La gara di domenica servirà, come detto, a misurare le reali prospettive dei due team.

LUPOLI E ROSSI … – Gli uomini di Castori, anche a causa dei cinque punti di penalità, sono in piena lotta per non retrocedere e sono reduci da un punto nelle ultime tre partite con zero gol segnati. L’attacco pare essere il principale problema dei bianconeri. L’Ascoli quest’anno ha puntato forte su Arturo Lupoli, ma il ragazzo non ha fin qui mantenuto le promesse.

Lupoli ha avuto una carriera, che fino ad un certo punto, ha ricalcato quella di Giuseppe Rossi, ma le strade dei due si sono successivamente divise in maniera netta. Lupoli, come Rossi è cresciuto nelle giovanili del Parma e come l’attuale attaccante del Villareal, da giovanissimo emigra in Inghilterra, nell’Arsenal di Wenger. Il giovane si mette in mostra nella squadra riserve dei Gunners e Wenger decide di mandarloin prestito al Derby County, in Championship (la nostra serie B) per farlo crescere.

Qui però finiscono le analogie con Pepito. La storia di Lupoli infatti, da quel momento in poi, è stata una continua discesa. Una volta scaduto il contratto con l’Arsenal, Lupoli decide di tornare in Italia e accetta il contratto della Fiorentina. In viola però non viene in pratica mai utilizzato, finendo in prestito prima a Treviso, poi Norwich City, Sheffield United e l’anno scorso ad Ascoli con la formula della comproprietà. Nel primo campionato ha messo a segno 6 reti, mentre quest’anno è fermo a 4. Castori ultimamente utilizza l’ex Arsenal come ala mancina di centrocampo, pronto ad affiancare la prima punta che al momento è Romeo, ex promessa delle giovanili della Samp. Il 4-5-1 del tecnico bianconero comporta la chiusura totale degli spazi con ripartenze in contropiede.

VERRATTI: IL REGISTA A CACCIA DI CONTINUITÁ – Sul piano tecnico non c’è gara tra le due formazioni. Se Gessa riuscirà ad avere la meglio su Lupoli, che, non è un’ala, come detto, il Pescara sulla sua fascia destra potrebbe sfondare e mettere cross invitanti per l’ex Bucchi, ormai pienamente ristabilito. La partita sarà anche l’ennesimo banco di prova per Marco Verratti. Ormai da due gare Di Francesco ha puntato sul giovane abruzzese, affidandogli le chiavi del centrocampo. Il ragazzo sta rispondendo bene e quello pare essere senza alcun dubbio il suo ruolo. Ora ha bisogno solo di continuità perchè, proprio i cambi di ruolo, sono stati probabilmente alla base della mancata convocazione di Verratti nell’Under21 di Ferrara. Il tecnico azzurro ha recentemente ammesso che nella sua gestione il modulo di base sarà il 4-4-2 e che non c’è posto per un trequartista.

Questo significa che per puntare all’azzurro, il giovane abruzzese deve calarsi il più possibile nel ruolo di regista, dove tra l’altro può sfruttare la sua visione di gioco ed avere più spazio per eventuali inserimenti a sorpresa. Quello di regista è senza alcun dubbio il futuro di Marco. L’importante è che lui ci creda.

L’appuntamento dunque è per domenica a mezzogiorno e mezzo, per capire chi delle due squadre avrà più fame di punti e voglia di azzannare l’avversario.

[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]

Ascoli-Pescara derby dalle mille emozioni ultima modifica: 2011-04-16T02:07:55+00:00 da Davide Luciani
Pubblicato da
Davide Luciani

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