Scuola

Apertura scuole in Abruzzo, Testa su bonus baby sitter

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Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale: “Necessaria misura a sostegno dei genitori che lavorano. Il Governo si attivi migliorandone consistenza economica e funzionalità”

REGIONE – “Le linee guida ministeriali invitano i genitori a tenere a casa i bambini all’insorgenza del primo sintomo, che sia raffreddore, tosse o qualche linea di febbre, ma nessuno per il momento sembra aver considerato quali possano essere le difficoltà nel seguire questa indicazione. Secondo una indagine di Yoopies, piattaforma internazionale di servizi alla famiglia, circa il 70 per cento dei nuclei familiari analizzati vede la tata come l’unica soluzione possibile, ma del bonus baby sitter, introdotto con il decreto “Cura Italia” e rinnovato con quello “Rilancio”, non v’è traccia alcuna tra le nuove misure predisposte dal Governo centrale. Con l’apertura del nuovo anno scolastico, dunque, giunge al capolinea – così come anche lo smart working ed il congedo parentale – la disposizione introdotta per agevolare i genitori durante la chiusura delle scuole ma è così evidente quanto le famiglie vadano ancora sostenute in tal senso.

Che la scuola debba essere il miglior posto dove portare i propri figli è fuori dubbio, quindi ben venga anche la raccomandazione di lasciarli a casa se non sono in condizioni di benessere generale, ma sta di fatto che l’incognita della comparsa dei sintomi al mattino, anche di un banale raffreddore, spaventa numerosi genitori.

Come fare con il lavoro? Quali strade seguire? Sono domande ancora senza risposta, alla vigilia dell’apertura delle scuole, poiché non ci sono linee guida né tanto meno cenni circa una imminente misura a sostegno dei genitori che lavorano. Penso alle numerose famiglie che, inevitabilmente, si troveranno in difficoltà nella gestione della “emergenza” nell’emergenza e dovendo ancora una volta far fronte ad un aggravio di costi per il servizio di baby sitting, sia chi ne usufruisce regolarmente ma con fasce orarie ben diverse, sia chi sarà costretto ad avvalersene solo per la fattispecie in questione. E penso ai nuclei monoparentali e a quelli senza una rete familiare in grado di offrire assistenza, non tutte le famiglie, ad esempio, sono strutturate con i nonni che vivono nella stessa località dei nipoti. Appare chiaro come la problematica assumerà, a breve, dimensioni importanti su tutto il territorio nazionale.

Nonostante il 91 per cento delle famiglie interpellate dalla succitata indagine (dati aggiornati ad agosto 2020) abbia giudicato insufficiente l’intervento dello Stato – appena in grado di coprire un quarto delle spese sostenute per due bambini custoditi 8 ore da una baby sitter per cinque giorni alla settimana, misura tra l’altro non cumulabile con il congedo parentale straordinario, senza contare quanto sia risultata farraginosa la procedura approntata per ottenerlo – il bonus si colloca al secondo posto nella classifica dei trasferimenti monetari targati covid-19 che ha gestito l’Inps in questi mesi di pandemia.

Auspico, dunque, che il Governo si attivi per reintrodurre questo strumento economico in favore delle famiglie e che lavori alacremente per ridurne le criticità, migliorandone la consistenza economica e la funzionalità. Viene spontaneo affermare come prima degli incentivi sui monopattini – che non certo hanno la capacità di incidere su un rilancio dell’economia e dei posti di lavoro – ci sia il benessere delle famiglie italiane”. Così, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Guerino Testa.

Apertura scuole in Abruzzo, Testa su bonus baby sitter ultima modifica: 2020-09-10T09:43:30+00:00 da Redazione
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