Federica Ferrarini e Simone Bello, entrambi dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara saranno in Turchia dal 22 al 29 ottobre
CHIETI – Due ricercatori dell’‘Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, la professoressa Federica Ferrarini, docente di Geologia strutturale, e il dottor Simone Bello, afferenti al Dipartimento di Scienze Psicologiche della Salute e del Territorio (DiSPuTer), diretto dal professor Nicola Mammarella, nonché membri attivi del “Centro interUniversitario per l’analisi Sismotettonica Tridimensionale” (CRUST), faranno parte di una Task-Force europea dedicata allo studio degli effetti cosismici generati dai potenti terremoti (Magnitudo 7.8 e 7.5) che hanno colpito Turchia e Siria il 6 febbraio scorso. Questa attività si inserisce all’interno del più ampio quadro del progetto “EuQuaGe”, un’iniziativa europea mirata alla costituzione di una Task-Force con competenze nel campo della geologia e sismologia, finalizzata all’intervento e all’assistenza in situazioni di emergenza e post-emergenza sul territorio europeo durante una crisi sismica. L’iniziativa “EuQuaGe” coinvolge oltre 40 ricercatori provenienti da 36 istituti scientifici (Università, Centri di ricerca e Istituti geologici) appartenenti a 18 Paesi europei. La prima di queste missioni internazionali, focalizzata sulla Turchia e coordinata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in cooperazione con l’Autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri del Ministero degli Interni turco (AFAD), si svolgerà dal 22 al 29 ottobre 2023. Alla missione parteciperanno 18 ricercatori provenienti da Italia (CNR, CRUST-DiSPuTer, INGV, ISPRA), Francia (IRSN), Portogallo (LNEG) e Turchia (AFAD) che opereranno insieme nell’area epicentrale del terremoto turco del febbraio 2023. L’obiettivo principale di questa prima spedizione è condividere metodologie di raccolta dati relativi agli effetti cosismici superficiali, seguendo protocolli concordati.
“L’effetto cosismico superficiale – spiega la professoressa Rita de Nardis, docente di Geofisica della terra solida e Direttore del CRUST della “d’Annunzio” – rappresenta la “cicatrice” permanente che il terremoto può lasciare sul paesaggio e può estendersi anche per centinaia di chilometri. Queste manifestazioni superficiali possono causare danni importanti alle strutture strategiche e agli edifici situati nelle loro vicinanze. Per questo motivo, i dati raccolti in queste campagne sono estremamente utili per gli studi sulla geologia dei terremoti e per la valutazione della pericolosità sismica”.
“L’iniziativa – spiega il professor Francesco Brozzetti, docente di Geologia strutturale e Coordinatore del CRUST Emergency Group della “d’Annunzio” – si innesta su un progetto di ampio respiro, finalizzato a far confluire le attività di EuQuaGe, per intervento in emergenza e post-emergenza durante le crisi sismiche in tutto il territorio UE, sotto il coordinamento della Protezione Civile Europea”.