Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Alba Adriatica hanno invece consentito di smascherare il misfatto architettato a dovere. I militari, infatti, nel corso dei servizi preventivi sono andati a controllare – sul posto di lavoro – il detenuto beneficiario del permesso in argomento, riscontrando che all’indirizzo fornito ai magistrati non esisteva alcuna ditta. I militari, successivamente, si sono quindi recati presso l’abitazione di D.G.M. 50enne, per verificare la presenza in casa, apprendendo dai familiari che il congiunto si era regolarmente recato al lavoro.
Gli accertamenti sono quindi proseguiti, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro di Teramo, ed hanno consentito di appurare che la ditta era cessata già nel 2002 e l’artigiano beneficava – a sua volta – del reddito di cittadinanza, nonché che la documentazione prodotta alla Corte di Appello era palesemente falsa.
A questo punto i Carabinieri hanno redatto una dettagliata informativa di reato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo, per cui l’ex artigiano dovrà rispondere ai Giudici di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità giudiziaria, mentre il detenuto è stato denunciato per il reato di evasione.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter