Al via oggi la Conferenza sul clima di Durban

La diciassettesima Conferenza delle parti (Cop 17)  sui cambiamenti climatici prende il via oggi . Circa 200 i rappresentanti dei Paesi che  fino al 9 Dicembre discuteranno su due temi centrali : il Fondo verde per il clima e il post Kyoto

Apre oggi,28 novembre, a Durban in Sud Africa, la diciassettesima Conferenza delle parti (Cop 17)  , ultimo appuntamento per gli Stati prima della Conferenza di Rio del 2012  per trovare una posizione comune nella lotta ai cambiamenti climatici.Circa 200 rappresentanti dei vari Paesi discuteranno fino al 9 dicembre su due temi centrali : il Fondo verde per il clima, che dovrebbe avere una dotazione di 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020, per aiutare i Paesi in Via di sviluppo a crescere in modo sostenibile, e il secondo periodo di attuazione del protocollo di Kyoto.L’obiettivo della Conferenza è trovare un accordo mondiale sulla riduzione delle emissioni  per limitare l’incremento delle temperature  e tenerlo al di sotto dei 2 gradi centrigradi.

Dopo l’esito deludente dei precedenti incontri, quello di Copenhagen e quello di Cancun , si spera in una svolta decisiva circa le azioni che i Paesi intraprenderanno e  circa la costruzione di un accordo globale sulla riduzione delle emissioni di gas serra, ma soprattutto si auspica che gli accordi futuri su tale tema siano realmente legalmente vincolanti. Gli accordi però, ammesso che ci siano,  da soli non sono sufficienti per salvare il nostro Pianeta se ognuno di noi non mette in discussione l’attuale modello di sviluppo, non si pone degli obiettivi ispirati alla sostenibilità  e non intraprende azioni virtuose che, anche  localmente, rispettino Kyoto.

Benedetto XVI, concludendo l’Angelus a piazza San Pietro ha parlato ieri della Conferenza di Durban ed ha sintetizzato ciò che occorrebbe fare

Auspico che tutti i membri della comunità internazionale concordino una risposta responsabile, credibile e solidale a questo preoccupante e complesso fenomeno, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni più povere e delle generazioni future.