L'Aquila

Aielli , tornate a casa le spoglie del soldato Mario Marco Angeloni

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Il 1 novembre ci sarà una cerimonia solenne

AIELLI (AQ) – I resti del  soldato Mario Marco Angeloni , 72 anni dopo la morte, sono finalmente tornati  ad Aielli dove giovedì sono stati seppelliti ai piedi del monumento ai Caduti con  una cerimonia che ha toccato i cuori di tutti i presenti. Le spoglie hanno fatto ritorno a casa grazie al lavoro congiunto del sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, e dei familiari di Mario Marco Angeloni, che hanno ritrovato dopo lunghe ricerche il suo corpo seppellito nel cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno in Germania, e ne hanno chiesto il rimpatrio.

“Marco è tornato – ha scritto in una nota il primo cittadino – . Partì nel 1941 a soli 20 anni, catapultato nel l’inferno del fronte. Il 9 settembre 1943 i nazisti lo fecero prigioniero e lo internarono in un campo di prigionia.
Lì trovò la morte, dopo atroci sofferenze, dopo due anni di stenti e di umiliazioni. Fu sepolto nel cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno, riquadro F, fila 8, tomba 19.È tornato a casa oggi, 25 ottobre 2017, 72 anni dopo.”

“Finalmente – ha detto il sindaco  Di Natale – la famiglia avrà una tomba su cui piangere e gli aiellesi una lapide su cui poter deporre un fiore. Da oggi sarà la sua terra ad accudirlo, i suoi monti a proteggerlo. La tumulazione privilegiata, sotto il nostro monumento ai caduti, è a memoria di tutti gli aiellesi morti durante le due guerre mondiali ed è anche un riconoscimento postumo ad una famiglia, la famiglia Angeloni, a cui la barbarie del secondo conflitto strappò tre figli. Le sue spoglie, quindi, diventano un simbolo e si trasformano in un monito per le future generazioni: la guerra è miseria, la guerra è morte.”

Ad accogliere il soldato Angeloni, alle 11.30, c’erano le istituzioni locali, don Antonio Allegretti, i familiari, esponenti di varie associazioni e molti cittadini. Un corteo ha accompagnato il feretro ai piedi del monumento ai caduti di Aielli, dove Mario Marco Angeloni è stato sepolto in rappresentanza di tutti i caduti di tutte le guerre.

Nel suo discorso prima della tumulazione, don Antonio ha detto:

“La morte, anche se avvenuta tanti anni fa, rappresenta sempre una ferita aperta. Mi sono emozionato a vedere come la sorella abbia accolto la piccola urna in lacrime. Le guerre strappano via vite giovani, come nel caso di questo soldato, partito ventenne dalla sua Aielli e non tornato”.

Il 1 novembre alle ore 11.30, ci sarà una cerimonia solenne.

Bracco: “Onore al soldato Mario Marco Angeloni”

Il  Consigliere regionale Leandro Bracco ha così  commentato la vicenda

 “Mario aveva solo vent’anni quando fu sradicato dalla propria terra. Lasciò la fidanzata, i genitori, tre fratelli, due sorelle e gli amici. L’abominio del secondo conflitto mondiale aveva inghiottito la sua esistenza. Nel 1941 scese le scale di casa per partire in guerra. Credeva e confidava nel fatto che trascorsi alcuni mesi sarebbe ritornato nei luoghi che l’avevano visto crescere. Non fu così. Il destino che lo attendeva era atroce.

All’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943 venne fatto prigioniero dai nazisti. Sofferenze terrificanti, stenti e umiliazioni continue contraddistinsero i quasi due lunghissimi anni che trascorse in un campo di prigionia tedesco. Nella primavera ’45 mancavano pochi giorni al termine dell’inferno e al ritorno alla vita. Lui però non ce la fece a resistere. Troppo era stato il dolore che il suo corpo e la sua anima avevano vissuto a causa della barbarie e della follia della guerra. Nel maggio del 1945 la morte sopraggiunse.

E per oltre settant’anni il suo corpo è stato sepolto in un luogo sì nobile, ma che comunque non gli apparteneva. Ora però le spoglie di Mario, dal cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno in Germania, sono finalmente tornate nel suo Abruzzo. Nella sua Marsica. E tutti noi non possiamo che inchinarci di fronte al sacrificio di un uomo la cui storia è al tempo stesso sinonimo di tragicità e speranza”.

“La storia del soldato Angeloni – prosegue l’esponente di Sinistra Italiana – racchiude in sé una molteplicità di sfaccettature che inducono a una profonda riflessione. Appena ventenne il distacco dolorosissimo dai propri cari, poi la bestialità e ferocia della guerra, successivamente la sofferenza disumana e la conseguente morte in un campo di concentramento nazista. Ora finalmente il ritorno nella sua terra ma soprattutto il giusto onore che la collettività porterà al suo sacrificio. Onore e rispetto che a Mario Marco Angeloni saranno tributati sine die”.

“Come non ricordare poi – rileva Bracco – che proprio la famiglia Angeloni pagò un prezzo altissimo per via della guerra. Oltre a Mario infatti altri due suoi fratelli persero la vita a causa del secondo conflitto mondiale”.

“Un grazie di cuore a Enzo Di Natale, sindaco di Aielli, la cui azione meritoria ha fatto sì che i resti del soldato Angeloni potessero tornare in Marsica”.

“Mercoledì prossimo 1° novembre si svolgerà una cerimonia solenne nel centro aiellese. Sarà l’occasione migliore affinché la collettività tutta si possa stringere attorno al suo concittadino e alla sorella Benedetta, l’unico familiare in vita che ancora ricorda il sorriso spensierato di Mario. Un sorriso con il quale un giovane uomo, nel gennaio 1941, accompagnò il saluto alla sua famiglia e che ora, a quasi 77 anni di distanza – conclude Leandro Bracco – troverà il giusto onore e il doveroso rispetto nella sua Aielli. Nel suo Abruzzo”.

Aielli , tornate a casa le spoglie del soldato Mario Marco Angeloni ultima modifica: 2017-10-28T15:05:38+00:00 da Redazione
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Tags: Aielli

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