ABRUZZO – C
Se lo chiede il Codacons, che ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alle Corti dei Conti di Marche, Abruzzo e Lazio.
I cittadini dei comuni colpiti dal sisma denunciano di essere stati abbandonati dalle istituzioni, e nei giorni scorsi hanno messo in atto proteste e presidi per richiamare l’attenzione sull’immobilismo dello Stato che poco o nulla avrebbe fatto per sostenerli – spiega l’associazione – .
Quello che desta perplessità e che potrebbe addirittura realizzare reati come quello di truffa o di appropriazione indebita, è la destinazione dei fondi raccolti attraverso le campagne di solidarietà, i quali restano apparentemente bloccati senza nessuna indicazione in merito alla cifra complessiva dei soldi sino ad oggi raccolti, all’effettivo utilizzo dei fondi raccolti, a quando gli stessi verranno impiegati e soprattutto come e per quali finalità e sotto il controllo e vigilanza di quale organo.
Il mancato utilizzo dei soldi versati dai cittadini per aiutare le popolazioni colpite dal sisma potrebbe quindi configurare una appropriazione indebita e una truffa nei confronti di tutti coloro che hanno contribuito con generosità ad aiutare il prossimo.
Per tale motivo il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Roma e chiede anche alle Corti dei Conti di Marche, Abruzzo e Lazio di aprire apposite indagini sul caso, per capire il reale utilizzo dei fondi di solidarietà raccolti.
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