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Abruzzo protagonista al 72. Trento Film Festival con due film: ecco quali

da Marina Denegri

Trento Film Festival

“Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” e “Monte Corno – Pareva ch’io fussi in aria” proiettati il 29 aprile e il 1° maggio

TRENTO – Il 72. Trento Film Festival, rassegna cinematografica con lo sguardo rivolto alle montagne, ai film loro dedicati e alle culture che ne abitano gli spazi, tornerà ad animare il capoluogo trentino dal 26 aprile al 5 maggio. L’Abruzzo, quest’anno, sarà fra le regioni protagoniste, con ben due film in programma, girati da giovani cineasti abruzzesi: “Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” di Lorenzo Pallotta e “Monte Corno – Pareva ch’io fussi in aria” di Luca Cococcetta.

Il primo, presentato in concorso, narra la vicenda della rompighiaccio italiana Laura Bassi, che lo scorso anno decise di seguire la stessa rotta compiuta da un’altra nave nel 1988 per raggiungere il punto più a Sud del pianeta, in Antartide. Un racconto che naviga attraverso le comunicazioni radio della nave stessa, sortendo nello spettatore l’effetto di una navicella spaziale. Ma anche un film dove l’essere umano viene riportato ad uno stato primordiale, fatto di scoperte, resistenze e paure, attraverso la narrazione di un’esperienza profondamente emozionante in un luogo remoto, pericoloso e ancora poco esplorato.

«Abbiamo scelto di raccontare questo viaggio estremo partendo da materiale d’archivio. – racconta il regista Lorenzo PallottaDurante la spedizione di ricerca in Antartide, nel 1988, la nave italiana fu costretta ad invertire la rotta prescelta a causa della consistente presenza di ghiaccio. Nel 2023 la rompighiaccio Laura Bassi decide di affrontare lo stesso percorso, superando diverse sfide. Ecco dunque che, nel confronto fra le due esperienze, il materiale d’archivio è stata un po’ la spina dorsale del film. Questo approccio a due diversi tipi di materiale, risalenti a diversi periodi storici, ci ha permesso di sperimentare vari formati e suoni, amplificando gli aspetti visivi e uditivi per offrire allo spettatore un’esperienza profondamente inedita».

L’intenzione di “Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” è dunque quella di coinvolgere lo spettatore nel concetto di “tensione evolutiva” intrinseca al viaggio e al percorso. Al centro di questa impresa epica, infatti, il tema cardine resta l’impossibilità di riuscire a dominare la natura, con momenti in cui l’equipaggio perde totalmente segnale, controllo e punti di riferimento.

Senza punti di riferimento lo era anche Francesco De Marchi, studioso e avventuriero che nel lontano agosto 1573, all’allora veneranda età di 69 anni, decise di partire alla conquista della vetta impervia e rocciosa del Corno Grande, sul Gran Sasso, realizzando un’impresa epica per il suo tempo: raggiungere una cima spinto soltanto dalla curiosità di salirla, ritenendo si trattasse della montagna più alta d’Italia. Prodotto con il sostegno del Club Alpino Italiano e della Regione Abruzzo, oltre che del Comune dell’Aquila e del Gran Sasso Science Institute, “Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” di Luca Cococcetta intreccia la fiction ad un vero e proprio racconto documentaristico di quella storica ascesa, coinvolgendo esperti e conoscitori del territorio, fra cui lo scrittore Stefano Ardito, lo storico Roberto Mantovani e il geologo Mario Tozzi, intervistati in merito agli stessi temi da trattati all’epoca da De Marchi. Fra questi, la salita e le sue difficoltà, la misurazione della cima, la geografia dei luoghi, lo stato del Ghiacciaio del Calderone e i commerci di lana e pelli che avvenivano tra L’Aquila e Teramo, ai due versanti opposti della montagna. Ad interpretare Francesco De Marchi nel film – che vanta anche la partecipazione dell’alpinista valdostano Hervé Barmasse, presente al Festival – è l’attore Massimo Poggio, già Achille Compagnoni nella fiction “K2 la montagna degli italiani” di Robert Dornhelm (2013).

«Ma la salita al Corno Grande fu qualcosa di avanguardistico quasi quanto il K2 stesso – spiega Cococcettae anticipò di oltre duecento anni l’ascensione del Monte Bianco, compiuta da Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard l’8 agosto del 1786 e ritenuta la prima ascesa nella storia dell’alpinismo. È un onore e un privilegio raccontare al Trento Film Festival, primo festival cinematografico del mondo dedicato ai film di montagna, come il nostro Gran Sasso porti con sé una vicenda altrettanto sensazionale e innovativa, che ha molti strascichi anche nell’oggi».

Quelle proposte dai due registi abruzzesi al Festival sono dunque storie “che continuano”, guardando alle avventure pionieristiche del passato con l’intento di evidenziarne lo stretto dialogo che le lega al nostro presente e al nostro futuro. Dall’Antartide al Gran Sasso.

La proiezione di “Terra Nova – Il paese delle ombre lunghe” (Lorenzo Pallotta, Italia, 2023) è prevista lunedì 29 aprile alle 19.15, con replica il 1° maggio alle 14.45.

“Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” (Luca Cococcetta, Italia, 2024) sarà invece proiettato mercoledì 1° maggio alle 19, con replica il 4 maggio alle 15.

In entrambi i casi le proiezioni si svolgono presso il cinema Modena di Trento.

Tutto il programma su www.trentofestival.it

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