ABRUZZO – L’Abruzzo, regione verde d’Europa, potrebbe guadagnare la maglia nera per la tutela degli animali. Infatti la maggioranza del Consiglio regionale vuole modificare la legge che garantisce l’accesso agli arenili per i cani e i gatti, i cosiddetti animali d’affezione.
Già nel 2013 la contestata Legge Regionale “ammazza – cani”, era diventata accettabile soltanto grazie all’approvazione delle decine di emendamenti presentati da LNDC, LAV ed ENPA, facendo tornare nei ranghi il senso di responsabilità nella difesa dei migliori amici dell’uomo. Lav, Lega nazionale per la difesa del Cane ed Enpa avevano proposto degli emendamenti al provvedimento, “perché l’Abruzzo non vuole e non accetterà una legge “ammazza cani” che non incentiva la prevenzione ma la soppressione, che non guarda al futuro ma torna al passato, che non tutela gli animali ma tutti coloro che vogliono amministrare esclusivamente il potere economico e gestionale”.
Ora la Regione Abruzzo torna a mostrare una nuova totale insensibilità sull’argomento.Spiega la Lega Nazionale per la Difesa del Cane
La Giunta presieduta da Luciano D’Alfonso ha infatti presentato un progetto di modifica della LR 19 del 2014 riguardante le “Norme per l’accesso alle spiagge degli animali d’affezione”. Una legge che ha rappresentato un enorme passo avanti sul fronte della civiltà, garantendo a cani e gatti la possibilità di accedere a tutte le spiagge regionali tranne per quanto riguarda le aree interdette, appositamente segnalate. A tale scopo, i titolari di concessioni demaniali sono tenuti a comunicare al proprio Comune le misure limitative all’accesso degli animali alle spiagge, mentre i Comuni stessi possono individuare le aree in cui l’ingresso è vietato ma sono tenuti a prevedere almeno un tratto di spiaggia libera in cui è consentito.
Le modifiche proposte dall’attuale maggioranza ribalterebbero completamente il senso di questa legge. Già nell’articolo 1, che attualmente recita “la Regione garantisce l’accesso alle spiagge di cani e gatti accompagnati”, la Giunta Regionale propone di sostituire la parola “garantisce” con la parola “promuove”. Inoltre, secondo la modifica proposta, i Comuni non dovranno più individuare e segnalare le aree in cui l’accesso è vietato ma “possono individuare zone di accesso agli animali”. Una grande limitazione è rappresentata dal fatto che i titolari di concessioni potranno consentire l’accesso solo a cani di piccola taglia non oltre i 10 kg. Infine, la legge attualmente in vigore consente la balneazione degli animali sotto la stretta sorveglianza del proprietario, mentre la modifica proposta è vietare loro l’ingresso in acqua salvo nelle aree consentite.
È chiaro che le regole non saranno prescrittive e quindi non ci saranno obblighi, ma sarà facoltà dei balneatpri disporre l’accesso sulla spiaggia. Di conseguenza si rendernno di fatto le spiagge nuovamente inaccessibili agli animali. Fortunatamente queste modifiche sono state per ora bloccate dall’opposizione, in particolare del M5S che ha fatto notare quanto siano controproducenti da un punto di vista turistico e il tutto è tornato in Commissione.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane constata con amarezza:“La Regione Abruzzo, “regione verde d’Europa”, non si dimostra affatto all’altezza del suo nome e non mostra l’adeguata sensibilità verso gli animali e l’ambiente. Pensiamo anche all’immobilismo politico, salvo alcuni proclami non seguiti dai fatti, rispetto all’imminente realizzazione dei pozzi petroliferi al largo delle coste teatine, a ridosso del costituendo parco marino, che rischiano di comprometterne il delicatissimo ecosistema. È assolutamente inaccettabile che una regione con un potenziale naturalistico enorme come l’Abruzzo decida di avere delle piattaforme petrolifere a poche miglia dalla propria costa e non consenta l’accesso degli animali in spiaggia. Sembrerebbe quasi che una parte della classe politica della Regione voglia a tutti costi segnare un clamoroso autogol!”
Arriva l’estate, cominciano le vacanze, tutti in spiaggia. Ma per chi ha un cane, le ferie o anche solo le gite fuori porta si trasformeranno spesso in una lunga ricerca di quell’angolino dove l’amico a quattro zampe è tollerato. Senza contare l’immagine negativa che avranno i turisti, possessori di animali, che visiteranno e soggiorneranno nella nostra Regione.