A tu per tu con I Parsifal, cover band ufficiale dei Pooh

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Saranno in concerto a Palena il 18 agosto

PALENA (CH) – Trovarsi ad un concerto dei Parsifal è una vera esperienza: chiudendo gli occhi ci si trova immersi nell’atmosfera live dei Pooh. “Essere una cover band significa riprodurre fedelmente e meticolosamente voci, cori, look, scenografie e quant’altro”: così c’è scritto sul loro sito ufficiale.

Proprio questo lo spirito che li anima: ogni dettaglio è curato in maniera maniacale.

È impressionante la fedeltà e ci si chiede quanto sia sottile il confine fra gli originali e la cover band: la musica del più popolare gruppo italiano viene ricreata in maniera assolutamente perfetta. La scaletta di un concerto dei Parsifal va dai successi storici fino a vere chicche per intenditori per oltre due ore di live.

Qualche anno fa, per il quarantennale dei Pooh sono stati i veri protagonisti del Pooh Official Tribute Band, esibendosi davanti a loro e ricevendo dai Pooh stessi menzioni speciali per la simpatia e la perfezione assoluta della voce di Roby Facchinetti riprodotta da Salvo Guarnera – chitarrista dei Parsifal – e quella del batterista Stefano D’Orazio riprodotta da Igor Papale – batterista dei Parsifal.

Nati nel 1999, hanno scelto il nome ispirandosi al celeberrimo album del 1973. Negli anni hanno maturato una notevole attività live che li ha portati ad esibirsi in ogni parte d’Italia.

I Parsifal sono Igor Papale (batteria e voce), Salvo Guarnera (chitarra e voce), Raoul Colacino (basso e voce) e Alessio Zitello (Tastiere e voce).

Saranno a Palena, in provincia di Chieti, sabato prossimo18 agosto presso il Largo Istituto Scolastico. Li abbiamo incontrati dopo un loro recente concerto a Chieti.

Come nascono i Parsifal?

R – Il progetto ha origine dalla nostra passione per i Pooh, abbiamo cominciato andando a Mediaset facendo le selezioni per la trasmissione “Momenti di Gloria”. Questo ci ha caricati e spinti ad andare avanti.

Voi siete una band che dal vivo cura ogni minimo dettaglio: chi assiste ad un vostro concerto viene magicamente proiettato in un live dei Pooh. È tutto molto fedele agli originali: dalla strumentazione, al look, alle luci …

R- Siamo gli unici in Italia a fare tutto questo. Ad esempio abbiamo tre batterie sul palco e la cosa è molto d’effetto. Lo spettacolo è accompagnato da trovate scenografiche, quali fuochi durante alcune canzoni. C’è un apparato service e luci molto curato: niente viene tralasciato.

Come scegliete una scaletta di un live?

R – Il filo conduttore bene o male è sempre lo stesso: nelle piazze non viene solo il fan dei Pooh, ma anche il curioso, dunque siamo costretti a mettere in scaletta i brani più conosciuti anche se quest’anno c’è qualche bella sorpresa come Il tempo, una donna, la città, appositamente per i più affezionati. Non si può esagerare nel mettere canzoni più particolari, perché il pubblico è misto. Molti vogliono ascoltare Piccola Katy, Tanta voglia di lei o Uomini soli per citare qualche titolo. Il concerto dura due ore: ci piace molto variare, anche per noi stessi, per non suonare sempre le stesse cose.

Siete stati premiati nel 2006 come cover band ufficiale ed in particolare per la somiglianza di Igor con Stefano e la voce molto simile a quella di Roby: è stata una grande soddisfazione, ma anche un riconoscimento che vi ha regalato maggiore notorietà …

R- Verissimo: abbiamo avuto tanta pubblicità, ma anche la bellissima occasione di cantare davanti ai Pooh. Ci riempie d’orgoglio l’aver prestato loro la strumentazione per ben tre volte: per noi quegli strumenti hanno acquistato un valore in più, perché nel tempo ci diciamo ogni volta che li hanno suonati proprio i Pooh!

Portare tre batterie sul palco è già di grande impatto: come avete pensato la cosa?

R – Ogni anno ci piace cambiare lo spettacolo, già avevamo adottato però la scelta. Quest’anno abbiamo deciso di portare ciò che aveva Stefano D’Orazio proprio nel 2009. Magari in futuro cambieremo, però è bello vedere tre batterie. Vogliamo far vedere qual è la vera cover band dei Pooh: in giro ce ne sono tante che tra l’altro si spacciano per ufficiali ed invece non lo sono.

Noi, curando ogni dettaglio, cerchiamo di eliminare la confusione far le tante band che girano. Tutte le novità che mettiamo in concerto fanno la differenza. I Parsifal sono i Parsifal, la cover band ufficiale dei Pooh!

Quanto è difficile ricreare l’impasto vocale a quattro?

R – Io penso che siano doti naturali: molti ci provano per tanto tempo, ma restano limitati. Certo continuano ad andare sulle piazze con la musica dei Pooh, ma lo fanno alla loro maniera. La gente è poi il vero giudice: senza fare polemiche o riferimenti noi cerchiamo di portare in giro uno spettacolo alla Pooh, cosa che le altre band non fanno. Ci informiamo per vedere cosa fanno gli altri, ma ci accorgiamo sempre più che negli anni non offrono nulla di nuovo, vanno spesso a togliere, noi invece andiamo a mettere.

A tu per tu con I Parsifal, cover band ufficiale dei Pooh ultima modifica: 2012-08-16T17:04:51+00:00 da Piero Vittoria
Pubblicato da
Piero Vittoria

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