A Pescara la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi per soli, coro e orchestra

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Giovedì, 10 ottobre al Teatro Massimo uno straordinario appuntamento: il  concerto d’apertura della 48ª Stagione Concertistica 2013/2014 della Società del Teatro e della Musica, realizzato in collaborazione con il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara

PESCARA – Giovedì 10 ottobre alle ore 21.00,in occasione del bicentenario verdian0 (1813-2013), il palcoscenico del Teatro Massimo ospiterà la solenne  Messa da Requiem di Giuseppe Verdi per soli, coro e orchestra.Il capolavoro del più grande compositore italiano vede impegnati oltre duecento musicisti con il Coro e l’Orchestra del Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara, l’Associazione Coro “Ventidio Basso” di Ascoli Piceno e il Coro dell’Accademia; un eccellente quartetto di solisti formato da Daniela Schillaci soprano, Laura Brioli mezzosoprano, Aldo Caputo tenore e Mirco Palazzi basso. Maestri del Coro Corradina Del Zozzo e Giovanni Farina. La direzione è affidata al M° Pasquale Veleno, già ospite nelle nostre passate stagioni in concerti di grande successo.

Dedicata alla morte di Alessandro Manzoni, la Messa da Requiem fu composta da Verdi come un omaggio sincero allo scrittore che egli profondamente ammirava anche come uomo, per il suo sostegno alla causa del Risorgimento italiano. Questa imponente composizione sacra di spettacolare grandiosità e di grande unità espressiva fu eseguita la prima volta nella Chiesa di San Marco, a Milano, il 22 maggio del 1874, sotto la direzione dell’autore stesso e con solisti Teresa Stolz, Maria Waldmann, Giuseppe Capponi e Ormondo Maini. L’opera, nella sua successiva esecuzione alla Scala di Milano, avvenuta poco tempo dopo ebbe un grande successo di pubblico. La critica musicale del tempo invece rimproverò Verdi per il carattere troppo poco “sacro” ed eccessivamente “teatrale” del suo Requiem.

Fulcro della composizione è la pessimistica visione di Verdi sul fine ultimo della vita. E’ un’opera in cui l’uomo si confronta dolorosamente e senza illusioni con l’assurdità della morte con domande che non hanno risposta. Ma, se risposta non può darsi, che almeno si abbia qualche consolazione: così la Messa da Requiem vive sul contrasto tra il turbinoso e terrificante Dies Irae iniziale, di una grandiosità veramente dantesca, e i successivi tentativi di attenuarne la terribilità, nel segno di una religiosità intimamente laica non conciliabile con la religione ufficiale. Il compositore pare infatti concentrarsi esclusivamente sul problema di rendere il più possibile espressivo e comunicativo il senso delle parole latine della liturgia, attraverso il quartetto di solisti, il coro e l’orchestra: da qui la concezione formale ad affresco, ricca di violenti contrasti, con improvvisi impeti e momenti di commosso lirismo, in un gioco di masse sonore di spettacolare grandiosità. Il Requiem, della durata di circa un’ora e mezzo, accoglie momenti di severa scrittura contrappuntistica (il Kyrie, sulle parole quam olim, l’offertorio Domine Jesu, il Sanctus, la parte centrale del Libera me), che sono tra le sue pagine migliori. Di ispirazione teatrale sono invece la cupa marcia funebre della sezione centrale del Lux aeterna e soprattutto l’impressionante Dies irae, che Verdi considera come il corpo centrale della messa per i defunti. Uno struggente abbandono lirico pervade infine alcune strofe dello stesso Dies irae, l’Agnus Dei, il Libera me.

L’onere e l’onore di inaugurare la stagione concertistica 2013/2014 della Società del Teatro e della Musica “L. Barbara” è uno di quei momenti destinati a lasciare il segno nella storia del Conservatorio e nelle cronache del proprio legame con la città ed il territorio. Il concerto in programma rappresenta non solo una prima storica presenza in un cartellone prestigioso e l’inizio di una collaborazione che non poteva più farsi attendere ma l’ulteriore segno di una sempre più incisiva capacità propositiva del nostro Istituto. Iniziano a non essere pochi i riscontri dentro e fuori regione di un successo sempre crescente dei giovani musicisti delle nostre compagini corali e orchestrali come testimoniano l’invito al Festival Internazionale delle Orchestre Giovanili di Ischia nel 2012, lo Stabat di Rossini eseguito su invito dell’Ambasciata Argentina nella Basilica dell’Ara Coeli a Roma, i concerti delle stagioni sinfoniche ospitate nel nostro auditorium. Convertire in musica la freschezza, l’entusiasmo e la passione dei nostri ragazzi e dei loro docenti appassiona me come tutti coloro, colleghi e collaboratori, che si adoperano perchè serate come questa siano possibili.A loro, ai ragazzi, a chi ci ha affiancato in questo progetto, va la mia più sincera riconoscenza ed un sentito ringraziamento. In un momento storico sicuramente non facile ed ancor meno propizio per chi nella cultura opera e per chi si spende per assicurare una prospettiva ai nostri studenti, non esiste sforzo che non valga la pena di compiere, non esiste strada che si debba aver paura di percorrere. E questo concerto è sicuramente un bel segnale.

Massimo Magri
Direttore del Conservatorio di Musica “L. D’Annunzio”

I prossimi appuntamenti:
28 ottobre SILVIA CHIESA violoncello – MAURIZIO BAGLINI pianoforte
31 ottobre SERGEJ KRYLOV violino – EDOARDO STRABBIOLI pianoforte.

A Pescara la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi per soli, coro e orchestra ultima modifica: 2013-10-08T12:28:25+00:00 da Redazione
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