Al Tipografia ci sarà il release party del primo disco della band abruzzese, “Noi non siamo infinito”
PESCARA – Venerdì 16 ottobre 2015 dalle ore 22 al “Circolo Arci Tipografia” (via Raiale, 169) di Pescara, ci sarà il release party del primo disco degli abruzzesi Voina Hen, “Noi non siamo infinito”, che uscirà per Maciste Dischi (Sara Loreni, Jhonny Blitz, Galoni, Cento) il 15 ottobre. Sul palco insieme ai Voina Hen anche Luca Romagnoli, frontman dei Management del Dolore Post Operatorio, mentre ad aprire la serata ci penseranno gli Inferno & Suicidio Techno. A seguire dj set del Management del Dolore Post Operatorio.
Di seguito il videoclip del primo singolo, Calma Apparente, uscito in anteprima su Sentireascoltare:
“Noi non siamo infinito” è un manuale per imparare a ballare sulle macerie, è un messaggio forte e chiaro per un’intera generazione: abbiamo fallito, ma questo è meraviglioso. Non faremo mai il lavoro dei nostri sogni, i nostri genitori ci hanno spudoratamente mentito. Nessuno di noi vivrà facendo foto in bianco e nero. Nessuno di noi si arricchirà montando video low-cost. Nessuno di noi venderà milioni di dischi. Nessuno farà il calciatore. Ma guardandola dalla giusta prospettiva questa non è neanche lontanamente una cosa triste, questo glorioso fallimento è un’ irripetibile opportunità.
Ci dà il permesso di essere incazzati, di ubriacarci, di mandare a fare in culo i nostri vicini, di girare con le maglie bucate e le scarpe rotte, di non avere cravatte grigie negli armadi. Questo fallimento giustifica i nostri errori e i nostri sbalzi d’umore. Ci permette di accettare il fatto che faremo un lavoro che odieremo anche perché tutti odiano il proprio cazzo di lavoro. Il nostro fallimento ci permetterà di essere senza remore, di non vergognarci di avere paura. Finalmente possiamo prendere atto della cosa più importante: noi non siamo speciali, ed è una cosa meravigliosa.
Questo disco parla proprio di questo: dei nostri stupidi desideri, delle nostre assurde aspettative, di questa nostra sconfitta che è una sconfitta trionfale, di come la felicità non derivi per forza dal successo. Che si può essere felici anche se si è furenti di rabbia, che non importa quanto guadagni o che lavoro fai, che le cose importanti sono altre. Tipo il bar. E lamentarsi. Magari direttamente al bar. Questo è un disco che urla e che strepita, un disco che ha il meraviglioso sapore del disgusto. Un disco che odia con forza, ma con il sorriso stampato in faccia. Un disco che non accetta il futuro e che sputa in faccia a chi, dopo anni di caviale, adesso offre solo avanzi.
BIO – I Voina Hen vengono da Lanciano (Chieti – Abruzzo) e gia’ per questo meritano una medaglia. Suonano da anni, senza cavarne un ragno dal buco. Sono figli della crisi, indipendenti che vivono sulle spalle dei genitori. Non c’e’ alcuna buona intenzione nelle parole dei Voina Hen, nessuna cantilena morale, nessun disgustoso insegnamento. E’ solo una gara per vedere chi sputa piu’ lontano. Una rabbia inutile e cieca, come sempre dovrebbe essere. Tra le paludi ferraresi nell’inverno del 2013, inscatolano – all’interno del Natural Head Quarter Studio – tutto il rancore per il nulla in “Finta di Niente”: EP interamente autoprodotto e diretto artisticamente dalle menti malate di Mauele “Max Stirner” Fusaroli (Luci della centrale elettrica, Zen Circus, Nada, Nobraino, Management del Dolore Post-Operatorio ecc.) e Marco Di Nardo Diniz (Management del Dolore post Operatorio). Nella primavera del 2014 iniziano le registrazioni del loro primo disco ufficiale, “Noi non siamo infinito”, sempre a Ferrara e sempre al seguito della folle accoppiata Marco “Diniz” Di Nardo e Manuele “Max Stirner” Fusaroli. Nel frattempo tutti i membri hanno presentato domanda per il personale ATA, inseguendo il sogno di un’intera generazione: diventare bidelli nullafacenti.