Virtus Lanciano-Viareggio 1-2: doppio Bocalon e scacco matto di Scienza

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LANCIANO (CH) – In primis è per me doveroso fare le più sentite condoglianze agli amici e tifosi del Lanciano Mauro e Davide per la perdita della loro cara mamma. Adesso passo subito a parlare di “pallone”, sono stati ospiti al Biondi di Lanciano per il recupero (gara che Domenica scorsa non è stata disputata a causa dell‘abbondante nevicata caduta in terra Frentana) della quarta giornata di ritorno del campionato di prima divisione girone B i bianconeri del Viareggio.

COSI’ IN CAMPO – Vi analizzo prima la disposizione tattica e di gioco degli uomini di mister Scienza che ha schierato al Biondi tutti elementi classe 1988 – 89 e 90 ad eccezione dell‘attaccante Marolda che è un 1981. Lo scacchiere del mister di Domodossola (ha schierato il solito 4-4-2) ha visto una inedita ed incerottata linea difensiva, infatti il capitano Fiale ha dovuto alzare bandiera bianca, non avendo ancora recuperato dall´infortunio nella gara contro il Foligno. Assente anche il terzino Martina (problemi muscolari) e il centrocampista Luppi, mentre non al meglio era Brighenti che però ha stretto i denti ed è sceso lo stesso in campo. Questi quindi gli undici scelti dall‘ex bandiera del Piacenza: Pinsoglio (scuola Juve e all’esordio quest’anno tra i professionisti) tra i pali, Bertolucci a sinistra, Massoni (classe 87 ed ex Verona) e l´esordiente De Paola al centro e Brighenti (classe 1989) sull´out di destra. Cristiani, Pizza (che proprio nativo di Viareggio), Castiglia (scuola Juve) e Taormina (classe 88 che ha giocato sulla destra) in mediana; Bocalon (al debutto assoluto) e Marolda (l’ex Teramo è l’attuale bomber della squadra della città perla della Versilia con le 5 reti realizzate) in attacco.

Mister Camplone oggi non ha potuto contare su Vastola squalificato e sulla riserva Volpe che non ha ancora recuperato dall‘influenza, in ogni caso ha recuperato i vari Amenta, Ferraro, Di Gennaro, Turchi e Colombaretti che non erano al meglio nell’ultima gara disputata a Foggia. Per questo l’undici che ha mandato in campo con il consueto 4-3-3 era quello titolare (infatti ormai Colombaretti viene preferito a Vastola) con la linea difensiva composta da Colombaretti a destra centrali Ferraro ed Antonioli e Mammarella a sinistra, il centrocampo era invece composto da D’Aversa davanti la difesa con Sacilotto a destra e Di Cecco a sinistra, in avanti Di Gennaro come terminale offensivo con Turchi a destra e Zeytulaev a sinistra. Negli ultimi 20 minuti è stato inserito Colussi al posto di D’Aversa tentando uno spregiudicato, ma sempre inefficace e “spuntato” 4-2-4.

LA GARA – Arriviamo a raccontarvi la gara di oggi che è stata sicuramente condizionata dal terreno di gioco appesantito dalla nevicata di sette giorni fa e dalla pioggia caduta fino a poche ore prima del match. A vincere con merito è stato il Viareggio che è tornata al successo lontano dalle mura amiche dopo oltre 16 mesi, infatti l’ultimo successo fu contro il Figline sul neutro di San Giovanni Valdarno nel Settembre 2009. La squadra ospite ha giocato con grinta ed in modo ordinato e questo è bastato per “bastonare” una ancora deludente Virtus.

Scienza ha dato scacco matto a Camplone con la sua squadra di ventenni che però ha dimostrato voglia di vincere e attaccamento alla maglia. La squadra ospite ha dimostrato di avere anche le idee più chiare con un 4-4-2 concreto, la linea difensiva ha spesse volte anticipato i nostri avanti e in mediana gli ospiti sono stati bravi a verticalizzare il gioco e a velocizzarlo nei tempi giusti. La Virtus invece ha continuato a giocare per linee orizzontali e cercando di sfruttare le qualità tecniche di alcuni elementi, ma in questo periodo la squadra va a marce ridotte e poi a dire il vero schemi o trame di attacco in questo campionato si sono visti solo raramente.

La partita ha vissuto un primo tempo ricco di occasioni da reti quasi tutte frutto di errori difensivi causati anche dal terreno di gioco veramente scivoloso (era forse logico provvedere a far spalare il campo già dal Lunedì scorso così il terreno avrebbe avuto modo di assorbire l’acqua caduta anche nelle ultime ore).

Nella ripresa invece le squadre si sono allungate e specie negli ultimi 20 minuti le giocate pericolose sono state frutto di giocate individuali o di palloni gettati nella mischia senza convinzione ed organizzazione di gioco.

La Virtus ha provato a raddrizzare la contesa con azioni confusionarie, ma questo non è bastato anzi in più di una occasione gli ospiti avrebbero potuto triplicare le marcature, da ricordare infatti che i Toscani hanno colpito anche due pali e che probabilmente nel finale l’arbitro poteva concedere un altro penalty ai ragazzi di Scienza per una trattenuta di Colombaretti su Marolda. All’uscita dal campo la squadra di casa è stata accompagnata da sonori e meritati fischi e gran parte del pubblico ha chiesto a gran voce la testa del mister e del sig. Leone. Questo non gioco, quasta consapevolezza di avere una Ferrari ma di non riuscire a vincere, questo mettere sempre scuse da parte dello staff tecnico stanno sempre più allontanando un pubblico da sempre caldo e numeroso come quello di Lanciano.

Lo dicevamo anche quando la Virtus “volava“, il gioco della squadra di Camplone non convince, il 4-3-3 continua a non decollare; geometrie o giocate che possono impensierire gli avversari sono merce rara e in attacco si va avanti con giocate per le ali o lanci alti che cercano la testa del centrale d’attacco, che spesse volte è troppo indietro, troppo isolato ed anche spalle alla porta. Ci auguriamo di sbagliarci ma il duo Leone-C amplone pur avendo tra le mani una “vettura” di buona cilindrata non è in grado di pilotarla, speriamo proprio che nelle prossime gare mi smentiscano e si torni a sognare un posto nei play off in quello che è il girone di prima divisione più scadente degli ultimi 20 anni.

Forse però ci si dovrebbe iniziare a guardare alle spalle considerando il fatto che nelle ultime 14 gare si è vinto solo in due occasioni e cioè a Barletta e in casa contro il Foligno quindi non contro due blasoni e poi in modo non del tutto meritato.

Quello che secondo il nostro mister doveva essere la nostra marcia in più quest’anno (Zeytulaev) è un giocatore in costante difficoltà che non riesce mai ad incidere se non in senso negativo. Da rimarcare che nelle interviste rilasciate dal vice-presidente Guglielmo Maio la posizione del tecnico pescarese non è più così salda.

Tutto il pubblico Lancianese si era poi dimostrato più competente degli addetti ai lavori e dello staff della Virtus quando aveva criticato la scelta (siamo stata l’unica compagine dalla serie A alla serie D a farlo) di non allenarsi per 10 giorni consecutivi a Natale e queste invece sono le conseguenze con una squadra che adesso ha le gambe pesanti ed è senza fiato (questa imbarazzante situazione lo si era vista anche a Foggia).

Vi faccio poi notare che facendo la somma algebrica dei giocatori scesi in campo oggi tra le due compagini il delta era di 120 anni e in campo questa maggiore esperienza della squadra di casa non si è proprio vista. Preoccupa poi la costante che le squadre allenate da Camplone abbiano sempre dei cali in questa parte di stagione. Insomma in questo momento il Lanciano calcio è tutto tranne che Virtus! Nell’ultimo giorno di mercato la famiglia Maio tornerà sicuramente “a fare spesa” dimostrando nuovamente il proprio attaccamento alla città, arriverà dal Pescara uno tra Del Prete e Vitale e si vocifera anche un movimento in entrata da Cesena, ma probabilmente il “male” dei rossoneri non è nell‘organico quindi alla fine è possibile che cambiando gli addendi il risultato finale non cambi.

PAGELLE:

VIRTUS LANCIANO:

Chiodini 6 il numero uno Frentano non può nulla sulle due reti avversarie, salvato due volte dai pali, attento in altre occasioni;
Colombaretti 5,5 è un giocatore duttile ed utile, questa volta mister Camplone lo schiera come esterno destro di difesa, alterna buone giocate ad errori grossolani, Taormina lo salta più di una volta, spreca l‘occasione del pareggio;
Mammarella 5+ è pericoloso su punizione, ma viene troppo spesso saltato, non a suo agio sul terreno pesante;
D’Aversa 5 gioca nella consueta posizione davanti al pacchetto arretrato, cerca di dettare i tempi di gioco, ma non accende mai la luce, non è in condizione, i 37 anni si fanno sentire, viene sostituito;
Colussi 5 oltre 20 minuti e non si sporca neanche la maglia, in molti non si sono accorti del suo ingresso in campo;
Antonioli 5 alcune disattenzioni ed alcuni buoni salvataggi, soffre la velocità degli ospiti;
Ferraro 4,5 l’ex Beneventano è il pupillo del mister, commette tanti errori, poco concentrato, su un terreno così se non metti il cuore;
Turchi 6 – rientra titolare dopo un paio di gare, sulla destra è un pericolo per la squadra di mister Scienza, impensierisce a volte Bertolucci ed a volte Massone, fornisce alcuni assist ai compagni di reparto e lotta come un leone, però è meno brillante della prima parte del torneo, il terreno non favorisce le sue giocate e cala nella ripresa;
Di Cecco 6 fa spesso un lavoro oscuro ma indubbiamente prezioso, sbaglia alcune giocate serve l‘assist del pari;
Di Gennaro 6+ il buon Francesco si danna l’anima anche se il modulo 4-3-3 “imposto” da mister Camplone lo porta a giocare spesso spalle alla porta ed è troppo lontano dai compagni di reparto, segna la quinta rete stagionale ed è uno degli ultimi ad arrendersi;
Sacilotto 6+ il brasiliano da alla squadra di casa qualità e quantità, una gara fatta di cuore, tecnica e grinta;
Zeytulaev 4 non riesce quasi mai a saltare l’uomo, sicuramente non sta attraversando un buon periodo, commette anche il fallo del rigore e sbaglia alcune opportunità da rete;
dal 80’ Titone cerca qualche giocata ma non fa male, ci sarà tempo per valutare le sue capacità.

VIAREGGIO:

Pinsoglio 8 portiere classe 1990 di sicura prospettiva futura, il numero uno ospite si fa trovare pronto sulle conclusioni di Zeytulaev, Turchi, Mammarella e  Di Gennaro;
Brighenti 6,5 gioca sulla destra, ha la meglio su Zeytulaev anche se non avanza quasi mai, ma non era al meglio della condizione fisica;
Bertolucci 6 ha un cattivo cliente come Turchi, ma riesce più volte a limitarlo, bravo tecnicamente;
dal 82’ Malacarne senza voto;
Mazzoni 6,5 è il capitano degli ospiti, gioca come centrale della difesa ospite, di testa anticipa spesso Di Gennaro e Colussi nel finale, bravo anche nell’impostare le azioni;
De Paola 6,5 è l’altro centrale della difesa Toscana, giocatore dalla discreta tecnica ed anche prestante fisicamente;
Pizza 7 in mediana svolge un lavoro prezioso, non sfigura al cospetto del più esperto reparto ospite;
Castiglia 6,5 è un motorino in mezzo al campo, ma a volte poco preciso, il suo lavoro è di quantità;
Cristiani 7 lotta come un leone, non gli manca la qualità, sa sempre dove indirizzare la sfera, sulla destra impensierisce e non poco Mammarella;
dal 76’ Visone senza voto;
Bocalon 8 Scienza lo impiega in coppia con Marolda e al debutto con i bianco-neri segna una doppietta, è la bestia-nera del Lanciano in quanto l‘anno scorso segnò la rete della vittoria del Portogruaro al Biondi, giocatore pericoloso e veloce;
Marolda 6,5 gioca come centrale d’attacco, è un pericolo costante per gli uomini della famiglia Maio, colpisce un palo, buona l‘intesa con il compagno di reparto;
dal 88’ D’Antonio senza voto;
Taormina 7 una spina nel fianco nella difesa di casa, colpisce un palo nel finale .

TABELLINO:

Virtus Lanciano – Viareggio 1 – 2.

Virtus Lanciano (4-3-3): Chiodini, Colombaretti, Mammarella, D’Aversa (al 69‘ Colussi), Ferraro, Antonioli, Turchi, Di Cecco, Di Gennaro, Sacilotto, Zeytulaev (al 79‘ Titone). Allenatore: Camplone. A disposizione: Aridità, Romito, Tamàsi, Amenta, Improta.

Viareggio (4-4-2): Pinsoglio, Brighenti, Bertolucci (all‘82 Malacarne), Pizza, Massoni, De Paola, Cristiani (all‘76 Visone), Castiglia, Bocalon, Marolda (all‘88 D‘Antonio), Taormina. Allenatore: Scienza. A disposizione: Merlano, Silvestri, Calamai, D‘Onofrio.

Arbitro: Todaro Vincenzo (della sezione Palermo), assistenti Fazio Salvatore (della sezione di Messina) e Grispigni Antonello (della sezione di Roma 1).

Reti: al 33‘ Bocalon, al 48’ Di Gennaro e al 65‘ Bocalon su rigore.

Recupero: 2′ nel primo tempo e 4′ nel secondo tempo.

Angoli: 4 per la Virtus e 2 per il Viareggio.

Espulso: nessuno.

Ammoniti: Brighenti, De Paola, Pizza, Bocalon, Visone, D’Antoni, Sacilotto e Di Cecco.

Spettatori: 1.200 circa di cui 946 abbonati, le due curve sono rimaste chiuse perché in parte erano ancora ricoperte di neve. Terreno di gioco appesantito dalla neve e dalla pioggia cadute sul Biondi nei giorni e nelle ore precedenti il match, tempo coperto e nella seconda frazione del primo tempo anche nebbioso, temperatura di circa 6 gradi con vento debole da ovest.

CRONACA:

al 1′ Marolda si invola tra le maglie della difesa di casa e solo davanti a Chiodini (defilato sulla sinistra) colpisce un clamoroso palo;
al 8′ Di Cecco si incunea in area avversaria e va a deviare di testa un cross di Sacilotto, ma la palla finisce alta sopra la traversa;
al 10′ D’Aversa di testa gira a lato da ottima posizione dopo cross dalla destra di Zeytulaev,
al 15’ Turchi sulla destra dal fondo serve una ottima palla per Zeytulaev che da pochi metri di testa manda su Pinsoglio che devia di piedi;
al 19′ errore di Antonioli che perde palla, con Bocalon e Taormina che si presentano davanti a Chiodini, ma quest’ultimo spedisce fuori l’assist del numero 9 ospite;
al 20′ Zeytulaev si infila nell’area ospite, ma perde il tempo per la conclusione davanti a Pinsolgio; nella mischia successiva Turchi prova la conclusione ma la palla termina a lato, con lo stesso numero 11 di casa che arriva in ritardo sul tiro-cross del generoso Manuel;
al 32′ altro pasticcio della difesa di casa questa volta con Ferraro che permettere a Marolda di tirare in porta dal limite, ma la sua conclusione termina a lato;
al 34′  Bocalon si invola (favorito da un colpo di testa all’indietro di Ferraro) per linee centrali come un treno vincendo anche i contrasti delle pozzanghere, evita Chiodini e deposita in rete per il vantaggio ospite;
al 36′ Pinsoglio di nuovo protagonista con un buon intervento su Turchi che conclude da pochi metri;
al 47’ Di Gennaro si vede respingere una conclusione sotto rete dopo assist di Sacilotto;
al 48’ lo stesso bomber di casa entra in area (servito da un ottimo assist di Di Cecco) e da posizione defilata sulla destra conclude di precisione per la rete del momentaneo pareggio;
al 59′ ancora l’ex portiere scuola Juve è protagonista respingendo una conclusione del capitano di casa dai 20 metri;
al 64’ errore in area di casa di Zeytulaev che commette un ingenuo ed inutile fallo su Cristiani che era tra l’altro in posizione defilata, il conseguente penalty è trasformato da Bocalon con un tiro centrale che spiazza Chiodini;
al 73′ il Viareggio va vicino al tris con Taormina, che sulla destra supera Antonioli e va a colpire il secondo legno della partita per i suoi;
al 84’ punizione velenosa di Mammarella dai 25 metri che impegna Pinsoglio;
al 90’ Colambaretti entra in area sulla destra, ma da favorevole posizione non conclude e prova un improbabile assist;
al 91’ Di Gennaro recupera un pallone negli ultimi 20 metri entra in area e contrastato non incide.

Virtus Lanciano-Viareggio 1-2: doppio Bocalon e scacco matto di Scienza ultima modifica: 2011-01-31T10:23:17+00:00 da Gianluca De Vincentiis
Pubblicato da
Gianluca De Vincentiis

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