E allora è giusto che Conte – se non dovesse tornare sui suoi passi – si ritrovi solo ad assumersi una responsabilità così grande, quella di determinare la morte della classe imprenditoriale. Con questo decreto il Governo colpisce le attività produttive in maniera violenta, attestando tra l’altro il suo atteggiamento schizofrenico : prima indica a queste stesse attività come mettersi in regola per poter continuare a lavorare e poi le fa chiudere bruscamente ad un orario di cui ancora non comprendo il senso.
Ma soprattutto, se il problema della salute pubblica imponesse davvero la chiusura di locali e ristoranti, così come di piscine e palestre e di altre attività produttive, che chiusura sia, ma non prima di aver comunicato agli italiani le adeguate modalità di ristoro necessario per vivere. Ritengo, cioè, che un Governo degno di essere definito tale, prima di chiudere abbia il dovere di sospendere i mutui, ad esempio, le tasse, e tranquillizzare i propri cittadini attraverso il riconoscimento di appropriate risorse economiche, come ampiamente dimostrato durante il periodo del lockdown dalla maggioranza dei Paesi cosiddetti civili”. Così, l’assessore al Commercio del Comune di Pescara, Alfredo Cremonese
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter