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Terza serata a Pescara Jazz: due concerti per veri intenditori

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PESCARA – Ieri serata per intenditori al terza di Pescara Jazz 2012 ed altro successo di pubblico. Il primo concerto ha riscosso consensi unanimi. “Mostly Monk”- An evening with Four Pianos”: un quartetto di pianisti eccezionali (Kenny Barron, Mulgrew Miller, Eric Reed e Benny Green) ha reso omaggio ad uno dei più grandi talenti di sempre, Thelonious Monk, a trent’anni dalla sua scomparsa.

Un riuscito incontro artistico: sul palco palpabile la stima fra i quattro che hanno portato in esclusiva il progetto a Pescara Jazz. Stili a confronto, ma con la voglia di tributare il meritato credito alla visione mainstream di un musicista unico nella storia del panorama musicale afroamericano.

Molto particolare come concerto: grazie alla collaborazione con Angelo Fabbrini, quattro pianoforti sul palco del Teatro D’Annunzio, un suggestivo colpo d’occhio a vedere la cosa realizzata.

I virtuosi musicisti si sono così alternati in duetti, piano solo ed esibizioni tutti insieme fra gli applausi scroscianti del pubblico: un’ora e quaranta di musica per palati fini.

A seguire, dopo la pausa, il concerto di Dave Douglas & Joe Lovano Quintet: Sound Prints. Il trombettista Dave Douglas ed il sassofonista e compositore Joe Lovanon si sono presentati on stage affiancati da Lawrence Fields al Pianoforte, Linda Oh al Contrabbasso e Joey Baron alla Batteria. Un live in puro stile jazz, per due grandi maestri del genere nei loro rispettivi strumenti.

Già nei dischi hanno dato prova di quanto la loro collaborazione, fondata su voci distinte e robuste, sia ben realizzata, ma è dal vivo che emerge la magica fusione, ma anche la splendida individualità della tromba e del sax.

L’idea di Sound Prints, quintetto che ieri ha letteralmente incantato la platea, nasce da lontano: nel 2008, quando Lovano e Douglas erano membri del progetto SFJazzCollective, presente anche a Pescara Jazz, il gruppo ha reso omaggio ad un’icona vivente del jazz come Wayne Shorter producendo arrangiamenti di brani originali del sassofonista e temi composti dai membri del collettivo influenzati dalla voce compositiva di Shorter.

Quell’esperienza ha segnato così tanto i due musicisti al punto tale da portarli proprio a concepire Sound Prints, vera e propria all-star ensemble in cui militano appunto il pianista Lawrence Fields, la contrabbassista Linda Oh e il batterista Joey Baron. Il repertorio, proposto anche al Teatro D’Annunzio, mette insieme brani originali e nuove composizioni di Shorter, realizzate con la collaborazione diretta del sassofonista: Sound Prints rappresenta così il singolare incontro fra l’arte di tre grandi del jazz di oggi.

Terza serata a Pescara Jazz: due concerti per veri intenditori ultima modifica: 2012-07-15T16:22:41+00:00 da Piero Vittoria
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Piero Vittoria

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