Il presidente della Provincia di Chieti chiede di nuovo interventi sul tratto autostradale tra Val Vibrata e Vasto Sud
CHIETI – Non si arrende il presidente Enrico Di Giuseppantonio che torna a chiedere un intervento per la messa in sicurezza del tratto autostradale compreso tra Val Vibrata e Vasto Sud e anche la realizzazione della terza corsia prevista fino al casello di Pedaso.
Ciò ha richiesto Di Giuseppantonio anche in nome dei colleghi di Teramo e Pescara,interpellando il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli e scrivendo una lettera indirizzata anche al presidente del Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l’Italia SpA Fabio Cerchiai, al presidente della Regione Gianni Chiodi, all’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra e ai parlamentari eletti in Abruzzo.
Da diversi anni, prima come sindaco di Fossacesia, poi come vicepresidente nazionale dell’Anci,Di Giuseppantonio ha evidenziato come la realizzazione della terza corsia lungo tutto il tratto abruzzese dell’autostrada adriatica fosse una delle priorità assolute per la viabilità regionale, non solo in termini di sviluppo e di miglioramento delle infrastrutture, ma soprattutto per garantire una maggiore sicurezza a quanti percorrono un’arteria ormai divenuta fondamentale per il traffico turistico e commerciale nord-sud.
Il recentissimo “esodo” di inizio agosto, che ha coinvolto milioni di italiani in partenza per le vacanze e che ha messo a dura prova il sistema autostradale nazionale, ha evidenziato ancora una volta la insufficienza strutturale del tratto abruzzese dell’A-14, ed in particolare quello ricadente all’interno della Provincia di Chieti.
si legge nella missiva del presidente Di Giuseppantonio e continua:
Nella sola giornata di sabato scorso, 7 agosto, sin dalle prime ore del giorno le code che hanno paralizzato l’autostrada adriatica dal casello Val Vibrata a quello di Vasto Sud hanno convinto la Società Autostrade ad indicare agli automobilisti provenienti da Milano e da Bologna una via alternativa per bypassare il tratto abruzzese dell’A-14.
Di Giuseppantonio anche l’anno scorso, a poche settimane dal suo insediamento come presidente della Provincia di Chieti, ha chiesto di nuovo che si valutasse la possibilità di effettuare urgenti interventi sul tratto abruzzese dell’A-14 in seguito ad un gravissimo incidente che ha coinvolto numerosi veicoli tra i caselli di Lanciano e Val di Sangro, frazione tra le più pericolose, poiché caratterizzata da continui saliscendi e viadotti stretti e difficili, con mancanza, per diversi chilometri, della corsia di emergenza.
Per il presidente infatti è inaccettabile che l’Abruzzo sia escluso da qualsiasi intervento migliorativo della rete autostradale in considerazione del fatto che la regione è meta di turismo in continua espansione e cerniera naturale per tutti coloro che scelgono le regioni meridionali per le loro vacanze, nonché sede della più grande zona industriale del centro-sud, in Val di Sangro, che movimenta decine di migliaia di mezzi pesanti.
E conclude il suo elaborato sottolineando che:
Discorso analogo può essere fatto per il tratto abruzzese della Strada Statale 16, che viene spesso utilizzata per deviare il traffico in caso di problemi sull’autostrada A-14, ma che non presenta i requisiti di sicurezza necessari per sopportare una mole di traffico così elevata, specie nei viadotti che attraversano la Provincia di Chieti, molti dei quali sono stati dichiarati interdetti al traffico pesante e sono in attesa dal 2004 dei necessari lavori di consolidamento. Questi tratti costituiscono un oggettivo pericolo per la circolazione, in quanto, nonostante i divieti, i mezzi pesanti vi transitano ugualmente.