L’attività di risanamento era già avviata con riferimento alle disposizioni normative e specificatamente al D.L.vo denominato “Armonizzazione contabile”, che ha imposto a tutti gli enti una revisione straordinaria dei residui attivi e passivi per allinearli a nuovi principi. In particolare al principio della “competenza finanziaria potenziata” che sta a significare che gli importi iscritti in bilancio devono riferirsi ad attività effettivamente svolte e alla reale sussistenza del titolo di riscossione o pagamento; elementi, questi, che certificano implicitamente la veridicità dei dati inseriti nel documento contabile.
L’attività straordinaria condotta dal Comune, ha comportato l’emersione di un disavanzo, così come verificatosi in moltissimi altri Comuni d’Italia; nel nostro caso il dato è pari a 27 milioni di euro, di cui 10.300.000 circa derivanti dall’eliminazione dei residui e 16 milioni derivanti da disavanzo tecnico. Dalle relazioni predisposte dal Servizio finanziario e certificate dal Collegio dei Revisori risulta che il percorso di risanamento è a buon punto e il recupero è nettamente superiore a quanto fosse il disavanzo obbligatorio.
Il Sindaco Gianguido D’Alberto: “Dopo 4 anni e mezzo, il Comune di Teramo è rientrato con l’anticipazione di cassa e registra un saldo positivo al 31 Dicembre di 1.632.000 euro. Questo è il dato più significativo del Rendiconto. Tutta l’attività dell’ente si concretizza con la disponibilità di somme in Tesoreria. Ad oggi si può dire che il trend è positivo perché abbiamo una giacenza media di 4 milioni di euro. Questo ci lascia sperare che il riallineamento della situazione di cassa possa definirsi strutturale e non più derivante da eventi straordinari”.
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