Teramo–Sambenedettese 4–3: nel segno di Orta e Gambino… ma che paura

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Doppietta per entrambi gli attaccanti teramani, ma la difesa balla contro i marchigiani. Per gli ospiti ottime le prestazioni di Salvagno, Di Vicino e di Di Rito (doppietta)

TERAMO – Gara annunciata come spettacolare che non ha tradito le aspettative nonostante la differenza di punti in classifica, con la squadra abruzzese a guidare il girone e la squadra marchigiana a metà classifica. Vincono i padroni di casa ma non senza qualche brivido nel finale, merito di un avversario caparbio e mai domo.

GLI SCHIERAMENTI – Per i padroni di casa un 4-4-2 con Farò tra i pali, D’Eustacchio e Russo esterni di difesa, Ianni e Lo Russo centrali. A centrocampo Costa Ferreira e Borrelli esterni con Cerchia e Gattari mediani. In avanti capitan Orta e Gambino. Per gli ospiti 4-4-1-1 con Bortone tra i pali, Ogliari e Mengo centrali con Moscarino e Di Gioacchino esterni di difesa. In mediana Rulli e Caligiuri esterni con Salvagno e D’Angelo centrali. Sulla trequarti Di Vicino che appoggia la punta Covelli.

LA PARTITA – L’atteggiamento tattico della Samb crea immediatamente delle difficoltà ai diavoli biancorossi: i marchigiani, ben orchestrati dal regista Salvagno, giocano molto bene palla a terra e, grazie ad un pressing molto alto, provano ad aggredire subito la truppa di Cifaldi. La mossa porta subito i suoi frutti, visto che al primo vero affondo gli ospiti passano.

Covelli e Di Vicino triangolano al limite dell’area: il passaggio di ritorno del fantasista mette la punta ospite solo davanti all’estremo abruzzese, tocco sotto sul portiere in uscita e palla in rete (12’pt). Il gol subìto dà una scossa ai biancorossi, che dopo 3 minuti riescono a pareggiare: Gambino di testa suggerisce per Orta, che si invola in contropiede, l’attaccante riesce a dribblare l’estremo ospite, ma si defila troppo per cercare la conclusione: passaggio di ritorno per lo stesso Gambino che controlla di petto e deposita in rete a porta praticamente vuota (15’pt).

Passano appena quattro minuti, ed il Teramo, sulle ali dell’entusiasmo, riesce a ribaltare il punteggio: Borrelli, sulla sinistra, ubriaca di finte il diretto avversario e pennella al centro un pallone stupendo per la testa di capitan Orta il quale, da due passi, incrocia la palla all’angolino sinistro della porta di Bortone (19’pt). La rete del vantaggio placa la furia del Teramo, e la partita diviene sempre più tattica: le uniche fiammate le crea il solito, incontenibile, Borrelli. L’esterno teramano, al termine dell’ennesimo show personale, trova la conclusione in spaccata di Costa Ferreira: Bortone sulla linea evita la terza capitolazione ai suoi (29’pt).

Al 39’pt arriva l’episodio che cambia la gara. Prima della battuta di un corner, Covelli, fino a quel momento migliore dei suoi, macchia la propria prestazione rifilando a gioco fermo un pugno a Gattari: su segnalazione del quarto uomo, l’arbitro estrae giustamente il rosso diretto nei confronti dell’attaccante. La Samb, ridotta in dieci, proprio sul finale reclama un calcio di rigore per un contatto tra D’Eustacchio e D’Angelo: l’ostruzione del difensore teramano è netta, ma l’arbitro non ravvisa gli estremi per il penalty.  Si va negli spogliatoi, col punteggio di 2-1 dopo 3 minuti di recupero.

L’avvio del secondo tempo per i rossoblù è da brividi: in due minuti il Teramo segna altri 2 gol; la terza rete al 4°st, con Gambino che con un colpo di testa mette sull’angolo opposto un cross del terzino destro D’Eustacchio, la quarta  al 6°st Orta risolve una mischia in area su una punizione battuta dall’onnipresente Borrelli.

Partita chiusa? Nemmeno a dirlo, perché l’ottimo Di Rito (subentrato all’inizio della ripresa al posto di Caligiuri)  all’8st  sfrutta due rimpalli favorevoli per presentarsi solo davanti a Farò, e castigarlo. La Samb ci crede, il Teramo accusa la fatica ed arretra troppo: i biancorossi commettono l’errore di non addormentare la partita, andando ancora alla ricerca del gol, sfiorato da Gambino in girata (si salva l’estremo marchigiano in due tempi).

I rossoblù attaccano, sfiorando il gol del 4-3 su una clamorosa disattenzione di Farò, con il portiere teramano che viene salvato dal palo, dopo una clamorosa leggerezza, ma, il gol è nell’aria ed arriva puntuale tre minuti dopo. Il neo acquisto Di Rito firma la sua personale doppietta all’esordio sfruttando una bella  triangolazione  in area con Di Vicino e riaprendo,così, una partita che sembrava ormai chiusa. I rossoblù chiudono in 9 per l’espulsione di Moscarino (al 44’st frasi ingiuriose al guardalinee) e sfiorano il pari in un finale da batticuore: sugli sviluppi dell’ottavo corner per i rossoblù, il pallone giunge a Mengo che, da posizione defilata,con un tiro al volo sfiora il palo destro per il sollievo dei tifosi teramani.

Gli ultimi assalti marchigiani si spengono su un fuorigioco inesistente fischiato a Di Rito, con la punta lanciata verso il portiere teramano. Finisce 4 a 3 una partita molto sentita dalle due tifoserie, dove gli errori difensivi e quelli arbitrali, hanno dato vita ad una gara senza esclusione di colpi.

TABELLINO:

TERAMO: Faro, D’Eustacchio, Russo, Lorusso, Ianni (10’ st Gabrieli), Gattari, Costa Ferreira (13’ st Di Paolo), Cerchia, Orta (33’ st Arcamone), Borrelli, Gambino, A disposizione: Savietto, Lenart, Curri, Raimondo, Allenatore: Rinaldo Cifaldi.

SAMBENEDETTESE: Bortone, Ogliari (36’ pt Pulcini), Moscarino, Salvagno, Di Gioacchino, Mengo, D’Angelo, Rulli, Covelli, Di Vicino, Caligiuri 1’ st Di Rito). A disposizione: Chessari, Zero, Cuccu, De Rosa, Zazzetta. Allenatore: Luigi Boccolini.

Arbitro: Stefano Giovani di Grosseto ( Emanuele Prenna di Molfetta e Salvatore Stasi di Barletta).

Reti: 9’ pt  Covelli (S), 14’ pt Gambino (T), 18’ pt Orta (T), 4’ st Gambino (T), 6’ st Orta (T), 9’ st Di Rito (S), 38’ st Di Rito (S).

Ammoniti:  D’Eustacchio (T), Salvagno (S).

Espulsi: Covelli (S), Moscarino (S).

NOTE: Angoli 8-2 per la Samb. Recupero: 3 minuti nel primo tempo e 4 minuti nella ripresa.

Teramo–Sambenedettese 4–3: nel segno di Orta e Gambino… ma che paura ultima modifica: 2010-12-13T11:07:06+00:00 da Andrea Ambrosini
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Andrea Ambrosini

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