Teramo

Strade. La proposta della Provincia di Teramo per i trasferimenti all’Anas

Condividi

TERAMO – Centossessantadue chilometri di strade; due liste con ordini di priorità ben scandite; la prima Provincia abruzzese a formulare una proposta sulla riorganizzazione della rete stradale. Risale al 15 dicembre del 2014 l’elenco delle strade che, sulla base dei criteri tecnici contenuti nel Codice della Strada, sono state indicate all’Anas Abruzzo e alla Regione per un trasferimento di competenze. Nelle prossime settimane sia Anas che Regione dovranno decidere sulle istanze avanzate.

La riclassificazione delle strade provinciali in statali costituisce un tassello molto significativo per i cittadini in quanto, questo è il suo fine, si tratta di garantire manutenzione e livelli di transitabilità e sicurezza: tanto prioritaria da essere prevista nella legge regionale 56 del 7 aprile 2014..

Un ragionamento che prende il via dalla considerazione che molte strade, nel tempo, grazie anche agli investimenti effettuati dalle Province, hanno assunto un ruolo diverso – sia per tipologia, basti pensare alla Pedemonatana, sia per il ruolo di snodo viario con grandi vie di comunicazione – da quello classificabile come “provinciali”.

Se oggi la condizione della viabilità provinciale è particolarmente critica è anche perché la rete provinciale si è estesa – per quanto riguarda la provincia teramana circa 1630 chilometri – mentre sono stati drasticamente ridotti da parte di Stato e Regioni i trasferimenti per le manutenzioni.

Fra le priorità di primo livello la Provincia ha indicato: la 259 della Val Vibrata, la 491 di Isola del Gran Sasso, la 365 di che attraversa la Val Fino, la 262 di Campli e la 553 di Atri.

“Queste le nostre proposte, frutto di un lavoro serio che ha impegnato tecnici e anche amministrazioni locali per una rilevazione che fosse credibile e sostenuta dai fatti e dai dati – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – siamo in attesa di conoscere le intenzioni di Anas e Regione ed è impensabile che alle Province possano essere trasferite strade statali ad alta intensità di percorrenza come la statale ottanta, una ipotesi, questa, che circola sulla scorta di un documento ufficioso non concertato con nessuno men che meno con la Provincia.  Il contratto si fa in due e noi, se le condizioni non sono quelle eque e favorevoli definite nei tavoli ufficiali, non lo firmiamo”

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter